Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Marita Rampazi

Biografia e opere di Marita Rampazi

Dilemmi globali. Introduzione alla sociologia della globalizzazione

Libro
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 172
Riflettere sulla globalizzazione, oggi, significa interrogarsi sul futuro in una situazione di profonda incertezza, causata dal cambiamento degli orizzonti della vita associata. Lo scenario attuale è l'esito di un processo con radici lontane, tuttora aperto a sviluppi imprevedibili e che coinvolge le principali dimensioni dell'agire umano. La sociologia può contribuire alla sua comprensione, offrendo strumenti utili ad analizzare le interdipendenze fra le varie dimensioni, gli elementi di continuità e discontinuità storica, il rapporto fra l'esperienza individuale e i cambiamenti strutturali. Due le chiavi di lettura scelte dal libro: l'analisi dei mutamenti nel modo di vivere e rappresentare lo spazio e il tempo, intesi come specchio del più generale cambiamento in atto nella società; e l'attenzione per l'ambivalenza dei fenomeni sociali, che consente di guardare alla globalizzazione come a un processo dinamico, la cui evoluzione dipende dalle scelte che maturano nel presente e coinvolgono la responsabilità di tutti, dai governi alle imprese, ai singoli cittadini.
16,00 15,20

Un posto da abitare. Dalla casa della tradizione all'incertezza dello spazio-tempo globale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 160
"Dov'è la nostra casa, oggi?". Nella storia dell'Occidente, non era mai accaduto che questo interrogativo si ponesse come un problema generalizzato. Indizio di una fragilità crescente dei soggetti di fronte al compito di definire il significato e i confini della propria collocazione nella realtà globale contemporanea. La principale difficoltà deriva dal fatto che oggi sembrano messe in discussione le due condizioni che hanno sempre sostenuto i processi dell'abitare. La prima è la capacità dello spazio fisico di delimitare e organizzare l'esperienza sociale e individuale. La seconda è la capacità del tempo di sostenere un' idea di trascendenza. C'è un futuro per l'abitare, in un mondo privo di confini, culturalmente poliedrico, istituzionalmente indefinito? Il libro affronta questo interrogativo, spostando l'attenzione dalla dimensione del "non più" verso quella del "non ancora". Il "non più" delle certezze che si stanno perdendo con il venir meno delle "case" del passato. Il "non ancora" di quelle che si possono costruire sulle ceneri degli assetti del passato: nuove forme di socialità, nuovi assetti istituzionali, nuovi modi per "sentirsi a casa" nel mondo.
28,00 26,60

Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: XVII-238
In un mondo dominato da incertezza, velocità dei cambiamenti, compressione del tempo e dello spazio, il luogo che si considera come "casa" è quello dove appare possibile ricomporre a unità i frammenti dell'esperienza. In questo senso, il sentirsi a casa non si collega soltanto allo spazio fisico dell'"abitazione" tradizionalmente intesa. Soprattutto per i giovani, questa esperienza può passare, oggi, attraverso una relazione soggettivamente significativa con alcuni tempi e spazi collettivi che prendono forma nella città. Vere e proprie "isole di durata", questi spazi-tempi mettono in evidenza i mutamenti che hanno investito la realtà giovanile e delineano nuove reti concettuali necessarie per interpretarla. Il libro ricostruisce questi cambiamenti prendendo le mosse da una ricerca nazionale sulla costruzione dello spazio-tempo nelle pratiche del quotidiano, in particolare dai risultati delle indagini svolte a Pavia e a Milano, rispettivamente sul vissuto degli spazi domestici e sulla nuova relazione con gli spazi pubblici da parte dei giovani. Una guida indispensabile per comprendere i vissuti giovanili e le pratiche di resistenza quotidiane che i giovani mettono in atto, superando le tradizionali dicotomie tra sfera del pubblico e sfera del privato. Ma anche, più in generale, per approfondire la comprensione delle dimensioni e delle dinamiche simboliche che caratterizzano la vita quotidiana nell'epoca della globalizzazione.
19,00 18,05

Storie di normale incertezza. Le sfide dell'identità nella società del rischio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 182
Perché le persone hanno bisogno di raccontarsi? Perché questo bisogno, oggi, sembra esprimersi a livelli tali da far dubitare che la nostra società sia malata di protagonismo? L'ipotesi del libro è che il bisogno crescente di raccontarsi derivi dal fatto che la narrazione è un modo per rispondere alle "sfide" dell'identità, nell'attuale società dell'incertezza. Oggi, le persone sono più libere che in passato di costruire un percorso di vita autonomo, ma sono anche più sole nella loro ricerca di senso. Raccontarsi è un modo per esplicitare il proprio percorso, attirare l'attenzione su di esso, stabilire una relazione, sollecitare qualche forma di riconoscimento: è un modo per essere certi di esistere. Come si racconta? La narrazione di sé implica sempre un interlocutore, si snoda su piani diversificati e prende forma grazie al gioco complesso della memoria. Il libro analizza questi aspetti, sottolineando le dinamiche comunicativo-relazionali che li caratterizzano. Che cosa si racconta e che cosa si fatica a raccontare? Si presentano alcuni esempi di ricerche su tre punti nodali: l'incertezza biografica; il divenire delle famiglie; l'esperienza della "normale" violenza quotidiana.
29,00 27,55

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.