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Libri di Mario Mengheri

Biografia e opere di Mario Mengheri

Il benessere personale e organizzativo. Percorsi junghiani generativi e trasformativi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 140
L’intento del curatore è mostrare come il binomio benessere personale e benessere organizzativo sia possibile e assuma rilevanza particolare quando nell’ambito della Pubblica Amministrazione muove forme di saperi che sanno convergere in azioni integrate e sinergiche come avvenuto tra il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Pisa e l’Associazione Italiana per la Ricerca Psicosomatica (AIRP). La progettazione, realizzazione e implementazione di diversificati quanto innovativi percorsi formativi ha reso possibile nell’ambito di un sistema condiviso, avvicinarsi a conoscere, contenere e ridurre fattori rilevanti di rischio psicosociale da cui originano sempre più invalidanti e diffuse patologie lavoro-correlate di tipo psicologico. Percorrendo i territori straordinari della psicologia analitica di Carl Gustav Jung, alveo dinamico sistemico ed eco-psicosociale, e della mitologia, mirabile strumento di accesso alla consapevolezza, ogni persona ha potuto metaforicamente osservare ed esperire la trama entro cui si snoda il proprio mondo interiore. Così motivata, e con una certa urgenza, ha cercato di entrare nella propria psiche per accedere alle energie che in essa vi abitano e alle relazioni che ci definiscono. L’intervento formativo, basato sullo sviluppo e potenziamento delle competenze invisibili, si è in tal modo configurato come efficace percorso evolutivo alla consapevolezza. Il contesto organizzativo è stato osservato e presentato come corpo psichico, luogo cioè in cui si esprime e manifesta in tutta ricchezza e evidenza l’intera gamma dei bisogni di chi in quel contesto vive e lavora. L’ambito di lavoro si è connotato luogo d’elezione per il benessere quando ha saputo, e sa, riconoscere e valorizzare ogni soggettività in relazione. Il lavoro teorico/esperienziale ha consentito a ciascuno di comprendere e comprendersi meglio, di evolvere e sviluppare quelle capacità personali di e per la vita che hanno avuto e hanno come diretta conseguenza l’empowerment soggettivo e organizzativo. Il processo formativo, di cui il volume riporta i tratti più significativi, ha rappresentato un’opportunità preziosa per ri-guardare con uno sguardo nuovo, che sa vedere, alla propria storia e scoprire qual è il mito che ci abita e che mettiamo in scena nel presente. Questo consente di vivere una vita più autentica, presupposto base per una condizione di maggior benessere individuale e organizzativo.
22,00 20,90

Percorsi junghiani di vita e di cura. Riflessioni cliniche su narcisismo e anoressia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 226
Questo volume è per tutti coloro che vogliono saperne di più sul funzionamento psichico rispetto all'atteggiamento verso se stessi e gli altri e per riflettere sul proprio corpo e su come esso partecipi alla relazione ed entri nel vissuto del trauma. L'autore percorre la vita esplorandola con visione junghiana alla ricerca di ciò che può attribuirle senso. Attiva un confronto dialettico tra coscienza e inconscio allo scopo di smascherare e negoziare con il sabotatore interno, i cui ambasciatori, i sintomi, trasformati in opportunità, possono schiudere "possibilità" altre risvegliando consapevolezza e nuova vita. Attraverso un percorso iniziatico conduce il lettore alla scoperta del mito personale e della propria verità per vivere una vita più autentica e da protagonista. Grazie alla narrazione di due casi clinici, narcisismo e anoressia, intrecciata con scorci di vita personale, l'autore sviluppa un'appassionante narrazione e "usa" alcuni "suoi accadimenti" per un coinvolgimento riflessivo e più partecipato con e del lettore. Suo intento è rivolgersi non solo al pubblico degli addetti ai lavori e ai giovani aspiranti psicoterapeuti, ma a tutti i "cercatori di sé". Il lettore, trasportato nel "temenos", luogo sacro della stanza d'analisi, vivrà le assonanze e risonanze che in lui si produrranno dal percepire e riconoscere, attraverso la narrazione relativa a patologie tipiche della nostra epoca, parte della propria storia personale.
29,00 27,55

Formare alla relazione d'aiuto. Il counseling ad approccio integrato

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 384
Come si forma il buon counselor? Quali le qualità che deve avere? Un buon counselor deve essere una persona autentica e cercare dentro sé la propria vera soggettività, confrontarsi con le parti di sé che meno accetta e armonizzarle con il resto della personalità. Deve imparare a sapersi amare o amarsi di meno. Deve capire che può vivere meglio se riconosce gli istinti ed impara a gestirli. Un buon counselor deve impegnarsi ad accrescere la propria consapevolezza giorno dopo giorno, per tutta la sua vita. Deve imparare a dare il giusto spessore alla concretezza, ridimensionandola a "valor sfuggente" pur dandole il senso e l'ascolto opportuno. Un buon counselor deve imparare a vivere la vita e non da essa essere vissuto. Ma, soprattutto, un buon counselor deve sapere che ogni teoria, anche la più elaborata, può rivelarsi utile in alcune occasioni ma non in altre. Non deve rimanere legato a "rigidi" schemi teorici di riferimento, ma deve acquisire una elasticità mentale e una formazione multidisciplinare che gli consenta di attivare di volta in volta gli strumenti più adeguati alla situazione contingente. In questo senso, gli autori propongono qui - per la formazione del "buon counselor" - un approccio pluralistico integrato che comprenda e integri un pluralismo culturale e metodologico.
41,50 39,43

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