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Libri di Mario Deaglio

Biografia e opere di Mario Deaglio

Un futuro da riprogettare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 232
I già precari equilibri mondiali, destabilizzati dai conflitti in corso, sono sempre più sotto stress. Se a ciò associamo gli sviluppi degli ultimi periodi, viene da chiedersi se anche il ruolo della democrazia rappresentativa del nostro mondo non sia forse messo in gioco. Per provare a rispondere a questa domanda, invece di partire dall’analisi dei mutamenti di una struttura economica, geopolitica, sociale, climatica, produttiva che di fatto non esiste più; invece di cercare di riattaccare a tavolino i cocci di una globalizzazione frantumata, proviamo a partire da una analisi – seppure sommaria – delle nuove caratteristiche che confusamente si intravedono e che potrebbero condurre a una struttura diversa da quella tradizionale. Non dunque una narrazione di cosa aspettarci per l’avvenire, ma piuttosto la proposta di uno strumento – un paio di occhiali – che ci aiuti a vedere un po’ meglio per imbastire un futuro diverso.
21,00 19,95

Il mondo ha perso la bussola

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 224
L’antifragilità è una caratteristica che dovremmo riscoprire, a livello non solo personale ma anche politico. È la caratteristica per cui un sistema complesso come l’economia – a fronte di squilibri inattesi, caotici, tipici di quando «si perde la bussola» – riesce ad apportare adattamenti, a individuare le cause delle crisi e a volgere in positivo ciò che sta accadendo. Un sistema antifragile migliora quando è esposto a sfide: è la scommessa del nostro mondo postglobale.
21,00 19,95

Dall'illusione dell'abbondanza all'economia dell'abbastanza

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 200
Il sistema degli scambi e degli equilibri internazionali che si era esteso a tutto il mondo prima della crisi finanziaria del 2008-2009 è ormai affidato alla storia. La successiva tempesta economico-sociale, geopolitica, climatica che stiamo ancora attraversando ci ha proiettati in un mondo che possiamo chiamare «postglobale», caratterizzato dal parziale abbandono delle regole del libero mercato, dall’incentivazione al ritorno in patria delle industrie nazionali e dalla necessità - e contemporanea difficoltà - a tradurre in piani concreti i progetti «verdi». Il conflitto ucraino e le tensioni sino-americane stanno ulteriormente mettendo sotto stress l’ordine internazionale del passato, anche per il rinchiudersi dell’America su se stessa. La frattura globale che si sta aprendo porterà a un’atmosfera mondiale di grande ostilità? Provocherà un rallentamento strutturale della crescita o sarà solo un sussulto temporaneo Al momento attuale non ci sono risposte, ma solo scenari. Eppure il problema va posto. Dobbiamo tuttavia dimenticarci i tempi spensierati - e in parte irresponsabili - in cui eravamo convinti di vivere una condizione di facile abbondanza, cercando invece di costruire - dall’ambiente in su - una «età dell’abbastanza», nella quale si possa vivere ragionevolmente bene. Noi, i nostri figli e i nostri nipoti. Il secondo Rapporto sul mondo postglobale cerca di mettere un po' d’ordine in questa matassa complicata, indicando le vie d’uscita che si devono cercare. E probabilmente si possono trovare.
19,00 18,05

Un mondo sempre più fragile. XXV rapporto sull'economia globale e l'Italia (1996-2021)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 256
Venticinque anni, venticinque analisi approfondite della realtà economico-politica di un mondo in rapidissima trasformazione: il Rapporto sull'economia globale e l'Italia giunge a questo prestigioso traguardo mentre la pandemia è ancora fortemente attiva e le certezze di più generazioni si sgretolano. Gli ultimi dodici mesi ci mostrano una globalizzazione scardinata, con un mondo all'affannosa ricerca di nuovi equilibri nel quale tentativi di pace si alternano a minacce di guerra, successi scientifici a fratture sociali, prospettive entusiasmanti a uno sconforto crescente. Un periodo di smarrimento e di instabilità in cui l'Italia ha particolarmente bisogno di «investimenti buoni» per ripartire. Una lettura critica non solo per comprendere un mondo sempre più fragile, ma anche per provare a guardare avanti. Contributi di Giovanni B. Andornino, Giorgio Arfaras, Giuseppina De Santis, Ivan Lagrosa, Paolo Migliavacca, Giuseppe Russo, Giorgio Vernoni.
21,50 20,43

Il tempo delle incertezze. 24° rapporto sull'economia globale e l'Italia

Libro
anno edizione: 2020
pagine: 256
Il XXIV Rapporto sull’economia globale e l’Italia fornisce le lenti necessarie per leggere e interpretare gli avvenimenti politici ed economici cruciali degli ultimi dodici mesi: l’Europa e l’Italia, gli Stati Uniti di Trump e la Cina, un Medio Oriente tornato ad alta tensione, le lotte interne del capitalismo, il futuro del lavoro o del non lavoro, l’impatto dell’accordo sul clima. Una chiave di lettura in cui dati, avvenimenti e riflessioni ci permettono di comprendere meglio l’attualità, in un mondo di risorse limitate a fronte di una auspicata crescita.
21,50 20,43

Il mondo cambia pelle? 23º rapporto sull'economia globale e l'Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 225
Un mondo in corso di mutazione, soprattutto l'Occidente al quale apparteniamo. Una frattura che corre lungo l'Atlantico, tra un'Europa sotto scadenza elettorale e l'America di Donald Trump che sfida il commercio internazionale; la difficile equazione tra lavoro e capitale a dieci anni dal crack Lehman Brothers; Mosca al bivio tra Washington e un'Asia sempre più cinese. E l'Italia, alla ricerca di una via tra la fine delle ideologie e nuovi paradigmi di sostenibilità non solo ambientale, ma anche politica, finanziaria e sociale. Una lettura per chiunque si ponga seriamente delle domande sul nostro presente e sul nostro futuro.
21,50 20,43

Un futuro da costruire bene

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 240
21,50 20,43

Globalizzazione addio? 21º rapporto sull'economia globale e l'Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 208
L'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, contro le previsioni pressoché generali, ha suggellato un anno bisestile, sviluppatosi all'insegna della disgregazione dell'ordine politico ed economico globale. Il dichiarato protezionismo del nuovo Presidente americano ne è un caso da manuale; la tendenza alla disgregazione sembra farsi strada molto rapidamente sia nel contesto internazionale sia all'interno dei singoli Paesi. Le discontinuità appaiono crescenti sull'orizzonte mondiale e soprattutto su quello europeo (la Brexit, i migranti, il terrorismo). Per l'Italia, il compito appare abbastanza chiaro: si tratta di non spegnere, ma anzi di rafforzare, i lumicini di ripresa che ardono ormai in gran parte dell'economia ma che non riescono a fornire sufficiente luce e calore, come le precedenti edizioni del Rapporto hanno evidenziato.
21,50 20,43

La ripresa, e se toccasse a noi? 20º rapporto sull'economia globale e l'Italia (1996-2015)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 208
Nel suo XX anno, il Rapporto esplora il cambiamento degli ultimi decenni e le prospettive future. E trova un mondo sospeso tra orizzonti di speranza, aperti dalle nuove tecnologie, e realtà estremamente difficili, legate al venir meno del vecchio ordine internazionale, economico e politico. La crisi economica, ormai largamente alle spalle, lascia però in eredità un futuro problematico e la prospettiva di nuove fonti energetiche e nuovi miracoli economici. Il Rapporto trova un'Europa appannata e un'Africa che sembra scuotersi di dosso il torpore economico di millenni. In questo quadro generale, l'Europa fatica a trovare la propria misura. L'Italia si rivela in controtendenza: ha ripreso a muoversi sul cammino, necessariamente lungo, del recupero e della ripresa; con un orizzonte diventato meno buio, appoggiato a settori e mercati nuovi. Se si tratterà di ripresa vera, e non di un semplice rimbalzo, lo vedremo nei prossimi trimestri dall'umore del Paese, dalla sua volontà di guardare lontano, di recuperare l'entusiasmo e l'iniziativa che un tempo lo caratterizzavano.
21,00 19,95

Un disperato bisogno di crescere. 19º rapporto sull'economia globale e l'Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 205
Mai come nel 2014 le nostre certezze consolidate hanno vacillato. L'Ucraina ha riportato lo spettro della guerra in Europa, il "Califfato" l'ha esteso nel Medio Oriente. Gli Stati Uniti potrebbero esportare idrocarburi in concorrenza con Russia e Arabia Saudita. Ovunque la crescita rallenta, ben al di là delle previsioni iniziali, e il prodotto interno lordo italiano mette a segno un'altra variazione negativa. Un clima meno amichevole del passato percorre l'economia globale, mentre gli ostacoli al libero commercio continuano ad aumentare. Nel frattempo, la spinta dell'innovazione trasforma i modi di produrre e di consumare. Cambia anche la struttura sociale: la classe media si espande in Oriente ma è in trincea in Occidente, dove il "precariato" potrebbe avere una funzione fortemente destabilizzante. In questo clima, Europa e Italia cercano di muovere passi incerti di rinnovamento. Per l'Europa diventa urgente operare scelte fondamentali in campo energetico, per l'Italia il motore delle esportazioni non basta più, occorre far salire la domanda interna e in particolare superare la crisi dell'edilizia. Il XIX Rapporto propone al lettore un quadro ragionato di questi sviluppi e questi problemi, intrecciando tra loro i risultati di studi condotti da esperti di varie discipline: un contributo all'analisi delle cause di una crisi che è ancora tra noi, e anche alla ricerca di una crescita che continua a sfuggirci di mano.
21,00 19,95

Sull'asse di equilibrio

Libro
anno edizione: 2012
pagine: 208
21,00 19,95

La ripresa, il coraggio e la paura. 15º rapporto sull'economia globale e l'Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 208
Il Rapporto sull'economia globale e l'Italia si apre con uno sguardo al passato e si chiude con uno sguardo al futuro. Dalla tranquilla euforia del 1995 siamo passati all'inquieta sensazione di fragilità che attraversa il 201 0: nel frattempo il mondo è cambiato radicalmente, e il predominio dei paesi occidentali sviluppati vacilla di fronte alla crescita delle economie "nuove". Il Rapporto si sofferma sulla nascita di una "classe media globale", sulle prospettive energetiche, sull'emergere di nuovi prodotti e nuovi settori, sulla "partita" in corso fra stati sovrani e grandi società multinazionali. Ma quanto tempo ci vorrà per tornare ai livelli produttivi della prima metà del 2008? E la possibilità di una "crisi a W" può considerarsi scongiurata? A queste e ad altre domande il Rapporto cerca di rispondere mettendo in luce futuri punti di svolta, elementi di fragilità e di criticità e mostrando possibili vie per il loro superamento. L'Italia mostra segni evidenti di fatica: gli effetti della crisi sono stati differenti sui diversi settori e nei diversi territori, così come si differenziano le prospettive di ripresa. La scelta è fra arrendersi alla paura del declino e alle chiusure e fratture che questa genera, o affrontare con coraggio le scelte necessarie a tornare su una via che assicuri non solo sviluppo economico ma anche, in senso più fondamentale, crescita delle opportunità individuali e collettive.
21,00 19,95

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