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Libri di Marcello La Matina

Biografia e opere di Marcello La Matina

L'accadere del suono. Musica, significante e forme di vita

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 228
Che cos’è e come esiste il suono musicale? Perché esso viene custodito ovunque gli uomini si radunino in una forma di vita convocata? Cosa lega l’accadere del suono alle aspettative di chi lo produce? Da queste domande prende avvio una ricerca che tocca alcuni punti cruciali del nostro esperire i linguaggi: segno e simbolo, significante e denotato, Occidente e Oriente. Prefazione di Giovanni Piana.
20,00 19,00

Cronosensitività. Una teoria per lo studio filosofico dei linguaggi

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 575
Possiamo ancora descrivere la competenza linguistica come la conoscenza di un codice? O non dobbiamo piuttosto guardare a quelle teorie che sono sensibili al "tempo" nel quale l'altro "avviene"? Da queste domande prende avvio una riflessione sulla natura e le finalità di una filosofia dei linguaggi. Ne nasce una teoria compiuta, che mescola in modo originale il pensiero di Nelson Goodman e quello di Donald Davidson con i metodi di una filologia "multimediale", capace di recuperare l'individualità di ogni evento comunicativo, restituendo alla persona quella centralità che le discipline del segno e del codice le avevano, per oltre un cinquantennio, sottratto.
34,20 32,49

Il problema del significante. Testi greci fra semiotica e filosofia del linguaggio

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 268
In teoria la semiotica studia la relazione fra Significante e Significato: nella pratica, però, molte analisi finiscono col rimuovere ciò che il discorso mostra e col descrivere solo il Significato (di una poesia, di un film ecc.). Così, che si studi un testo greco antico o un romanzo francese è indifferente. In questo libro si cerca di mostrare l'inadeguatezza degli approcci tradizionali (soprattutto quello greimasiano) dinanzi a un testo antico, la loro incapacità di coglierne la differentia specifica: occorre una nuova teoria, che recuperi il ruolo diagnostico del Significante. Nel primo capitolo l'autore rintraccia un nuovo modello segnico sensibile alle modalità di esistenza temporale dei testi. Nel secondo, esaminando il dialogo platonico fra Socrate ed Eutifrone, analizza le rotture dell'omofonia greca del Significante e l'emergere del contrasto fra una lingua logica e una ancora tribale. Nel terzo cerca di ricostruire un Significante perduto, ossia il testo orale delle conferenze di filosofi come Plutarco di Cheronea. Nell'ultimo capitolo esamina lo statuto teorico della citazione soffermandosi sulle citazioni occulte di autori pagani in testi cristiani. Il libro si muove nello spazio incerto entro il quale semiotica e filosofia del linguaggio si intersecano e incontrano la filologia. Un saggio insolito, non convenzionale, frutto di una ricerca che vede, nelle frontiere fra i saperi, non confini invalicabili ma passaggi per inedite esplorazioni.
21,50 20,43

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