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Libri di Joan Didion

Biografia e opere di Joan Didion

Diario per John

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 248
Nel novembre 1999, Joan Didion iniziò a frequentare uno psichiatra perché l’aiutasse in quelli che lei stessa definì in una lettera a un’amica «anni difficili». Questo libro restituisce il diario che compose in quel periodo per suo marito, lo scrittore John Gregory Dunne. Per diversi mesi, in modo meticoloso e dettagliato, Didion riportò su carta le conversazioni con il dottor MacKinnon, rivelando lati di sé inediti e mostrandosi mentre affrontava aspetti dolorosi della sua vita come la depressione, l’ansia, il senso di colpa e la lacerante complessità del rapporto con la figlia Quintana. Incontro dopo incontro, foglio dopo foglio, possiamo osservare Didion mentre si confronta con i problemi del suo lavoro, le difficoltà dell’infanzia e le incomprensioni con i suoi genitori, la sua tendenza precoce ad anticipare le catastrofi, e più in generale mentre tira le somme della propria vita, chiedendosi «a cosa era valso vivere, quale eredità si lasciava». Diario per John rivela, al pari delle altre opere di Joan Didion, l’incredibile intelligenza, precisione ed eleganza di cui è fatta la sua scrittura. Questo resoconto, intimo e personale come nessun’altra sua opera, ci offre l’opportunità di ascoltare ancora una volta la sua voce che si staglia coraggiosa e nitida, anche all’interno di un viaggio doloroso e straziante.
19,00 18,05

Ultime interviste

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 136
“Ultime interviste” è un viaggio nella vita e nei libri di Joan Didion attraverso i suoi ricordi: otto conversazioni con giornalisti e scrittori del calibro di Sheila Heti, Dave Eggers e Hari Kunzru, nelle quali Didion ci parla di sé con estrema sincerità, dal rapporto con la California a quello con New York, dalle prime influenze letterarie agli anni passati a Vogue, dalla pubblicazione dei primi reportage al successo internazionale. Ci sono molti modi di svelarsi, ma quelli di una scrittrice sono diversi. Nei romanzi lo schermo della finzione permette di celare nei personaggi pezzi di sé, o di raccontare il vero sotto le coltri dell’immaginazione; nei saggi e negli articoli l’onestà del reale diventa un modo per allontanare da sé l’obiettivo e nascondersi. Joan Didion ha rotto tutte le regole in ogni parola che ha scritto e, mentre immortalava i diversi volti delle epoche che ha percorso, si è autorappresentata di continuo con un senso di verità quasi straniante. Così avviene anche in queste interviste, nelle quali dialoga con colleghi ed estranei concedendosi con franchezza anche sui temi più dolorosi: la morte di John Gregory Dunne, il grande amore della sua vita, e quella della figlia Quintana; le difficoltà e le soddisfazioni della scrittura; ma anche le opinioni politiche, le sfide del giornalismo, i luoghi nei quali ha vissuto o che ha visitato. Risposta dopo risposta, Joan Didion sembra quasi manifestarsi davanti a noi con la sua espressione caparbia e severa, le sue frasi brillanti e ironiche, la sigaretta sempre accesa tra le mani eleganti. Uno sguardo che ci fissa tra le righe sulla pagina a ricordarci che lei era là, tra quelle storie, tra quelle vite, tra quei volti, perché raccontare il mondo è l’unico modo per poterlo capire.
16,00 15,20

Perché scrivo

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 152
La stampa, la politica, l’arte, la sua California, le donne: “Perché scrivo” è una raccolta di dodici saggi scritti da Joan Didion tra il 1968 e il 2000 che contiene tutti quei temi che avrebbero fatto di lei l’icona della cultura americana contemporanea. Che racconti i suoi inizi a Vogue, una riunione dei Giocatori Anonimi, analizzi la stampa underground locale o si interroghi sull’incipit di Addio alle armi, ciò che conta per lei è sempre trovare quell’identità che le permetta di essere narratrice, quel punto di vista esatto da cui raccontare una storia. Non ci nasconde però che il suo luogo privilegiato è la periferia della scena. Invece di intervistare Nancy Reagan, rimane a una distanza deferente mentre una troupe televisiva dà ordini alla first lady su come riempire un vaso di rododendri e, nel saggio su Robert Mapplethorpe, ricorda quando il suo compito era recarsi negli studi e «guardare le donne che venivano fotografate» mentre cercavano di diventare ciò che il fotografo di turno chiedeva loro. Il comportamento di Didion è l’opposto di quello che lei considera «degli artisti», spaventati dall'idea che l’analisi del proprio lavoro sia deleteria e che quella fragilità che li ha portati alla fama vada in pezzi non appena provi a essere decostruita. Anche quando il rifiuto la riguarda in prima persona, come per la non ammissione a Stanford, è capace di mutare la sua esperienza in qualcosa di universale, da osservare a debita vicinanza. Ognuno degli scritti di questa raccolta rappresenta l’essenza di Joan Didion e ne mette perfettamente a fuoco l’acutezza, che abbaglia in tutta la sua modernità e potenza visionaria.
17,00 16,15

L'anno del pensiero magico

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 240
È la sera del 30 dicembre 2003 quando John Gregory Dunne, sposato da quarant’anni con Joan Didion, muore all’improvviso. Da quella data inizia per la scrittrice l’anno del pensiero magico, in cui lutto e sogno sovrascrivono la vita, e l’impossibile addio all’uomo amato si trasforma lentamente in un profondo colloquio con la morte, durante il quale tutto viene riconsiderato: la malattia, la cecità della fortuna, le parole non dette dell’amore, l’essenza sfuggente e ingannevole della memoria, la consapevolezza di dover fare prima o poi i conti con la fine. Il pensiero magico disseziona la perdita, illude Joan Didion di poter fermare, per incanto o sortilegio, chi se ne è andato per sempre. Ma i ricordi che la legano a lui, chiusi in un abbraccio troppo stretto, tramutano in polvere. “L’anno del pensiero magico”, l’opera più famosa e apprezzata di Joan Didion, è racconto del parossismo e della rinascita, memoriale dell’intimità violata, indagine giornalistica sulla solitudine e saggio sul destino e la speranza umana; è l’opera che meglio ha saputo raccontare il lutto e il dolore, toccando ferite ancora pulsanti, aprendone di nuove sulla pagina. È il prezzo pagato da Joan Didion per prendere coscienza che, se anche tutto intorno a lei sembra essere crollato, occorre liberare dalla presa dei ricordi coloro che l’hanno lasciata, e vivere le possibilità del presente senza rifugiarsi nei rimpianti del passato.
19,00 18,05

Blue nights

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 204
Sono passati sette anni da quando Joan Didion e John Gregory Dunne festeggiavano il matrimonio della figlia Quintana Roo. Joan Didion siede alla scrivania, sfoglia vecchi album e rivive quel giorno, i gelsomini del Madagascar nei capelli della figlia, il fiore di frangipani tatuato sulla spalla. Affiorano istantanee degli anni passati con Quintana in California: Malibù, la scuola di Holmby Hills, le stagioni «che arrivano in modo così teatrale da sembrare colpi di un destino inatteso». I ricordi spingono Joan Didion a interrogarsi sul suo essere madre, ora che la figlia è morta. A rileggere ogni evento della vita di Quintana in cerca di segni che forse non aveva voluto vedere. A fare i conti con il tempo che scorre, con la malattia e la vecchiaia. “Blue Nights” sono le ore lunghe e luminose della sera che a New York preannunciano il solstizio d’estate – «l’opposto della morte del fulgore, ma anche il suo annuncio» – e che Joan Didion passa a riflettere sulla fine della promessa, sull’inevitabilità della dissolvenza. Joan Didion con “Blue Nights” eviscera ed esorcizza la sofferenza personale attraverso la scrittura; trasforma il dolore che la assilla in un racconto universale sulla perdita e sul tormento.
19,00 18,05

Notti insonni

Libro: Libro rilegato
editore: Blackie
anno edizione: 2021
pagine: 176
Ubriachi, attori, giocatori d’azzardo, «amore e alcol e tutti i vestiti sul pavimento». La musica di Billie Holiday nei night club, gli incontri erotici e le feste, le delusioni, le amicizie e «le persone che ho sepolto». Da un alberghetto bohémien di Manhattan, una giovane donna scappata dalla casa d’infanzia nel Kentucky osserva New York e il mondo, iniziando a diventare sé stessa attraverso i ricordi, le esperienze, gli incontri che gettano luce sul razzismo, il sessismo, le miserie e le grandezze dell’epoca. Quella giovane donna sarebbe diventata la più influente critica letteraria americana, un’intellettuale capace di plasmare la cultura del suo tempo. "Notti insonni", pubblicato per la prima volta nel 1979, è la storia della sua vita e la storia di un secolo, il Novecento. Un collage di romanzo, memoir, saggio, lettera, poesia e sogno. Un linguaggio in cui perdersi e, infine, ritrovarsi. Prefazione di Joan Didion, Postfazione di Claudia Durastanti.
19,00 18,05

L'anno del pensiero magico. Monologo

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 79
"È successo il 30 dicembre 2003. Potrebbe sembrare un bel po' di tempo fa, ma non è così quando capita a te..." In questo adattamento teatrale del suo bestseller mondiale, vincitore di numerosi premi letterari, Joan Didion trasforma la storia dell'improvvisa e inaspettata perdita del marito e dell'unica figlia in uno scioccante monologo al femminile. Lo spettacolo, che ha visto Vanessa Redgrave nei panni della protagonista, ha debuttato nel marzo 2007 al Both Theatre di New York ed è stato un successo di pubblico e di critica.
7,00 6,65

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