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Libri di Jacques Rancière

Biografia e opere di Jacques Rancière

Insegnamento universale: lingua materna

Libro: Libro in brossura
editore: Eutimia
anno edizione: 2019
pagine: 328
Nel 1818, Joseph Jacotot fugge in esilio in Belgio. Qui, a Lovanio, fa l'esperienza di insegnare ciò che egli stesso non sa. Ne ricava un metodo, di cui questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1823, costituisce la prima e fondamentale tappa. La prefazione di Jacques Rancière, a cui va il merito di averlo riportato all'attenzione, chiarisce come la non-pedagogizzata lingua materna che è oggetto di questo libro non sia altro che la lingua dell'emancipazione. L'introduzione del curatore cerca di aprire qualche possibile pista di ricerca per il lettore che può finalmente confrontarsi con una traduzione italiana dell'opera di Jacotot. Prefazione di Jacques Rancière.
27,00 25,65

Il disaccordo

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2016
pagine: 150
La filosofia politica esiste? Una domanda simile sembrerebbe inopportuna: innanzitutto perché la riflessione sulla comunità, sulla legge e sul suo fondamento si trova all'origine della nostra tradizione filosofica, e non ha mai smesso di animarla; e poi perché, da qualche tempo, la filosofia politica va affermando a gran voce il suo ritorno. Ma questa filosofia politica "ritrovata" non sembra affatto spingere la sua riflessione al di là di ciò che gli amministratori dello Stato possono argomentare sulla democrazia e sulla legge, sul diritto e sullo Stato di diritto. In sostanza, tutto quello che sembra in grado di garantire è la comunicazione tra le dottrine classiche e le ordinarie forme di legittimazione degli Stati democratico-liberali. L'espressione "filosofia politica", sostiene Jacques Rancière, non definisce un ambito specifico della filosofia. Piuttosto, designa il terreno di un incontro polemico in cui si manifesta il vero paradosso della politica: l'essere priva di un fondamento autonomo. C'è politica solo perché nessun ordine sociale è fondato in natura e nessuna legge divina può mettere ordine nelle società umane. Questa è la lezione offerta da Platone. La politica nasce infatti nel momento storico in cui il popolo mette in crisi l'ordine naturale del dominio e include nella legge il principio di uguaglianza. Ma è intorno a questa uguaglianza che matura il dissenso. In cosa vi è o non vi è uguaglianza? E tra chi e chi? È qui, su questa logica del disaccordo, lontana tanto dalla discussione consensuale quanto dal torto assoluto, che si forma la filosofia politica: essa inizia nel momento in cui la filosofia accoglie la difficoltà, l'aporia, o il disagio della politica, inizia con il ripudio platonico dell'apparenza, del disinganno e delle controversie caratteristiche della democrazia, e la rivendicazione di una politica "fondata sulla verità". Bisognerà allora chiedersi quali trasformazioni abbia subito il regime della verità dall'archi-politica platonica alla meta-politica marxista, e quali siano stati gli effetti di tali mutamenti sulla pratica politica fino ai nostri giorni.
15,00 14,25

L'inconscio estetico

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 90
Ciò che rende possibile e pensabile la teoria freudiana è, secondo Rancière, una riconfigurazione dell'ordine simbolico che si verifica nel contesto dell'idealismo tedesco, quando, specialmente con Hegel, il sensibile si fa manifestazione (sintomo) dell'Idea e il pensiero si inscrive nell'empiria. A ben vedere, l'inconscio estetico è anche ciò che sta a monte dell'intera riflessione politologica di Rancière: la "rivoluzione estetica" produce uno spazio materiale e simbolico i cui caratteri sono quella confusione e indistinzione alla cui rimozione la filosofia politica, sin dalla sua fondazione platonica, si era dedicata.
10,00 9,50

Il disagio dell'estetica

Il disagio dell'estetica

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 136
Jacques Rancière si è imposto sulla scena internazionale soprattutto per i suoi studi dedicati ai rapporti tra arte e politica. Tra questi, il testo qui presentato (pubblicato in Francia dall'editore Galilée nel 2004) è senza dubbio l'espressione più matura e compiuta. In un serrato confronto con l'estetica del Novecento e con le diverse forme dell'arte contemporanea (fotografia, cinema, installazioni), l'autore mostra come l'estetica, che è politica non per accidente ma per sua stessa essenza, si trovi da sempre stretta tra due politiche opposte: quella che pretende di trasformare le forme dell'arte in forme della vita collettiva, e quella che preservando l'autonomia dell'arte da ogni compromissione militante o commerciale intende custodirne la promessa d'emancipazione. E mostra al contempo come proprio questa tensione resti l'unico antidoto contro la tendenza, sempre più diffusa, a neutralizzare la potenza dissensuale dell'arte.
15,00

Il maestro ignorante

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 148
"Tutte le intelligenze sono uguali", dichiara nel XIX secolo Joseph Jacotot, rivoluzionario francese esule in Belgio. Riprendendo questo principio Jacques Rancière delinea in questo libro la possibilità dell'esistenza dì una politica di emancipazione sottratta alla sfera dello Stato. Il volume è un'avventura intellettuale che si interroga sull'importanza della mente e dell'intelligenza individuale nella politica.
16,00 15,20

La favola cinematografica

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2006
pagine: 253
"Un tale modo di comporre una favola tramite un'altra è tutt'altro che l'idea di un'epoca: si tratta piuttosto di un dato costitutivo del cinema come esperienza, come arte e come idea d'arte. Ma al contempo si tratta anche di un dato che pone il cinema in una continuità contraddittoria con l'insieme di un regime dell'arte. Creare un film con il corpo di un altro, è quel che, da Epstein ai giorni nostri, non hanno mai smesso di fare i tre personaggi che il cinema mette in gioco: i cineasti che "mettono in scena" delle sceneggiature alle quali talvolta non partecipano in alcun modo, gli spettatori il cui cinema è composto di ricordi sovrapposti, i critici e i cinefili che compongono un'opera di pure forme plastiche con il corpo di una fiction commerciale. Ed è anche quel che fanno gli autori delle due grandi summe che hanno voluto riassumere la potenza propria del cinema: i due volumi di "Cinema" di Deleuze, e gli otto episodi di "Histoire(s) du Cinéma" di Godard". (Jacques Rancière)
20,00 19,00

Mallarmé o la politica della sirena

Mallarmé o la politica della sirena

Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2000
pagine: 100
Mallarmé non è un poeta ermetico, oscuro, esoterico. E' solo difficile, perché difficile è la situazione della poesia in un momento di massima crisi dei valori, letterari, storici, civili, di fronte alla sfida della complessità "moderna". Jacques Rancière, filosofo e storico della politica, rilegge Mallarmé in una chiave nuova, che fa del poeta francese il portavoce esemplare di un'esigenza che attraversa anche la letteratura e la poesia di questa fine-millennio: portare i lettori e il pubblico all'altezza dell'universale, senza concessioni alle sirene di un falso impegno, di una discesa compiacente della poesia stessa all'inferno senza ritorno del gusto e delle richieste correnti.
12,00

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