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Libri di I. Ponzo

Biografia e opere di I. Ponzo

Concordia Discors. Convivenza e conflitto nei quartieri di immigrazione

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 322
Le città italiane vengono profondamente trasformate dall'immigrazione. Non solo nella composizione demografica, ma anche nel modo di vivere lo spazio pubblico, nelle relazioni e nelle forme di aggregazione tra cittadini, nelle sfide per i governi locali. In questa metamorfosi, il quartiere è la dimensione-chiave, il livello a cui concetti astratti, come quello di integrazione, si traducono in esperienze concrete, in sensazioni di novità o di estraneità, in forme nuove di cooperazione o di conflitto. Il volume, primo tassello di un programma di ricerca più vasto (concordiadiscors.eu), studia sul campo come cambiano le città italiane al crescere della mobilità e dell'eterogeneità culturale dei loro abitanti. Attraverso un viaggio interdisciplinare in quattro quartieri di Torino, Milano e Genova, Concordia Discors cerca di dare risposte a un interrogativo cruciale: perché, in alcuni luoghi, l'integrazione tra gruppi di origine diversa si produce senza traumi, mentre altrove, magari a pochi isolati di distanza, emerge come un grave problema?
34,00 32,30

Immigrati: servizi uguali o diversi?

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 157
Sebbene con l'evolversi del fenomeno migratorio l'opzione di servizi di welfare rivolti indistintamente a tutta la popolazione sia prevalsa su quella di servizi dedicati agli immigrati, ce da chiedersi se sia davvero la soluzione migliore. Il volume cerca di rispondere a questo interrogativo attraverso un'indagine comparata che analizza alcuni servizi per l'inserimento lavorativo, abitativo e scolastico nelle province di Torino e Cuneo. Non abbiamo trovato una risposta, ma interessanti dati empirici. A determinare il grado di orientamento dei servizi nei confronti degli immigrati pare essere una vasta gamma di fattori endogeni ed esogeni. La valutazione dei risultati in termini di integrazione suggerirebbe di orientare la popolazione immigrata verso i servizi generali, predisponendo però al loro interno dispositivi a essa dedicati. Tuttavia, anche la semplice presenza di azioni riservate agli immigrati tende a generare rimostranze tra gli autoctoni alzando il livello di conflitto. Resta quindi il dubbio su quale sia la soluzione ottimale. Quel che è certo è invece la difficoltà dei servizi a massimizzare contemporaneamente il benessere degli immigrati e dei nazionali, l'interazione non conflittuale tra stranieri e autoctoni, l'efficacia e l'efficienza rispetto al sistema di welfare in cui sono inseriti.
15,90 15,11

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