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Libri di Hans Lindahl

Biografia e opere di Hans Lindahl

A-legalità, autorità, riconoscimento. Riconfigurazioni giuridiche nell'epoca della globalizzazione

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 167
L'indagine di Hans Lindahl rappresenta la prima e più estesa analisi giusfilosofica dedicata al tema dei confini quale elemento strutturale degli ordinamenti giuridici. La sua tesi, in effetti, è che ogni ordinamento, quale espressione dell'unità collettiva che sta alla sua base, si costituisce immancabilmente attraverso un processo contingente d'inclusione ed esclusione. Di fronte a siffatta limitatezza costitutiva anche ogni processo di globalizzazione giuridica non può che arrestarsi, giacché, per quanto universale voglia presentarsi, ogni ordinamento, pur trasgredendo i confini nel senso delle frontiere che demarcano gli Stati-nazione e che distinguono il domestico dallo straniero, giammai potrà cancellare i confini nel senso dei limiti che esso inevitabilmente produce, includendo qualcosa a esso proprio ed escludendovi qualcos'altro d'estraneo. L'analisi di Lindahl, in tal modo, si traduce in una riflessione critica nei confronti della pressoché indiscussa visione attuale secondo cui l'assetto giuridico odierno andrebbe in direzione di un diritto senza confini. Il presente volume, raccogliendo due contributi chiave dell'autore, riferiti rispettivamente alle sue due opere monografiche principali, intende offrire al pubblico italiano un accesso privilegiato ed agevole alla sua dottrina.
17,00 16,15

Linee di frattura della globalizzazione. Ordinamento giuridico e politica dell'a-legalità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 455
Il volume rappresenta un'estesa analisi filosofico-giuridica espressamente dedicata al tema dei “confini” quale istanza costitutiva degli ordini istituzionali. La tesi che l’autore avanza, imbastendo un fecondo dialogo fra la tradizione continentale e quella di stampo analitico, è che ogni ordinamento giuridico riveli il suo carattere contraddistintivo nel fatto di essere espressione e riflesso dell’unità collettiva che sta alla sua base e che lo istituisce attraverso una dinamica immancabilmente connotata da limitatezza e contingenza. Di conseguenza, in contrapposizione alla visione oramai pressoché indiscussa, secondo cui l’assetto globale farebbe inevitabilmente segno verso un diritto senza confini, l’autore sostiene che ogni compagine giuridica, per quanto globalizzata voglia presentarsi, giammai potrà trasgredire il suo costitutivo carattere storico e delimitato. Delimitato secondo un quadruplice senso irriducibile e insuperabile: nella definizione del suo spazio, del suo tempo, dei suoi soggetti e dei suoi contenuti. Di fronte a siffatta limitatezza ogni processo di globalizzazione non può che arrestarsi.
30,00 28,50

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