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Libri di Gore Vidal

Biografia e opere di Peggy Guggenheim

Hollywood

Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2025
pagine: 672
1917. Mentre Woodrow Wilson trascina gli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, a Washington è già iniziata, con tre anni di anticipo, la corsa alle elezioni del 1920, che vede contrapporsi vecchi e nuovi contendenti. Tra gli altri, spiccano il diabolico magnate dell’editoria William Randolph Hearst, il reboante Theodore Roosevelt, rinvigorito dal conflitto in corso, e un insospettabile arrivista che fa il suo ingresso in scena: l’affascinante senatore Harding. E sebbene a Washington gli intrighi e i giochi di potere siano più in voga che mai, Caroline Sanford, brillante proprietaria del «Tribune», si sposta a ovest, in California, dove è in fermento una rivoluzione ancora più entusiasmante: sta nascendo il cinema, nuova industria che trasformerà l’America e che catturerà l’intraprendente giornalista tra le sue seducenti spire. Sarà proprio il cinema, con la sua forza dirompente, a prendere il posto dei giornali come motore della propaganda di guerra, con il compito di coinvolgere gli americani in un conflitto troppo lontano perché possa davvero riguardarli. Ecco, in queste pagine, la Storia come solo Gore Vidal sa ricrearla: ricca di complotti e scandali, popolata dai grandi del cinema e della politica americana, da Charlie Chaplin e Douglas Fairbanks a Franklin Delano Roosevelt e al nonno dell’autore, il senatore cieco Gore. Con Hollywood, quinto romanzo del ciclo Narratives of Empire, Gore Vidal dimostra ancora una volta di essere un narratore superbo e un cronista perspicace degli infiniti inganni della natura umana, muovendosi tra Washington e la California, tra la finzione del cinema e la gravità della politica: due mondi apparentemente opposti che diventano complici con inaspettata naturalezza.
20,00 19,00

Washington D.C.

Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2025
pagine: 420
Tempestoso romanzo corale, "Washington D.C." racconta le vicende personali, familiari, politiche e mondane di numerosi personaggi nel contesto storico che abbraccia gli anni della fine del New Deal, la Seconda guerra mondiale, fino alla guerra fredda e alla guerra di Corea. Due le famiglie a cui appartengono le figure centrali della storia: quella dell'anziano senatore democratico dell'ala conservatrice Burden Day – rappresentante apparentemente incorruttibile della vecchia America isolazionista –, ancora in corsa per la rielezione, e quella di Blaise Sanford, ricchissimo magnate dell'editoria che senza scrupoli utilizza il suo potere sia negli intrighi politici che nelle questioni private. Tra loro si destreggia un giovane e affascinante politico, Clay Overbury, meticoloso e fedele assistente del senatore Day, che si spiana la strada sposando Enid, la giovane, bellissima e bizzarra figlia di Blaise, la cui natura indipendente, espansiva e amante degli eccessi la condannerà a un tragico destino. E sono sempre potere, sesso e soldi a muovere aspirazioni e comportamenti della ricca cerchia di personaggi minori, i quali, come in una coreografia, occupano la ribalta vivificata dagli irresistibili dialoghi che attirano il lettore al centro della scena. Considerato il giudizio definitivo di Vidal su come il sistema politico americano degradi coloro che vi partecipano, "Washington D.C.", sesto volume del ciclo Narratives of Empire, è una sconvolgente storia di corruzione e ambizioni malate. Con la sua caratteristica arguzia, Vidal ci racconta la vita nella capitale statunitense nel momento in cui l'America viene trasformata in quello che sarà «probabilmente l'ultimo impero sulla Terra».
20,00 19,00

Burr

Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2022
pagine: 608
Burr è il primo romanzo del ciclo Narratives of Empire: sette libri che, tra feroci polemiche e grandi consensi, hanno accompagnato Gore Vidal per oltre trent’anni. Una vera e propria controstoria dell’America, dalla costituzione degli Stati Uniti fino al secondo dopoguerra, in cui s’intrecciano magistralmente episodi e personaggi reali e d’invenzione. New York, 1833. Il colonnello Aaron Burr, settantasette anni, si è appena sposato. È ormai un anziano politico considerato da molti un mostro, ma è determinato a raccontare la sua storia. Sceglie di confidarsi con un giovane giornalista, Charles Schermerhorn Schuyler. Insieme, esplorano il suo passato. Nel 1804, da vicepresidente, Aaron Burr sfida in un duello la sua nemesi politica, Alexander Hamilton. Lo uccide. Nel 1807 viene arrestato, processato e infine assolto dall’accusa di tradimento. La cronaca che emerge è la parabola travagliata di un uomo, statista di successo spesso temuto, sullo sfondo del continuo dramma civile di una giovane nazione. E laddove l’antieroe protagonista è un affascinante gentiluomo, i suoi avversari altro non sono che comuni mortali: George Washington è un ufficiale militare incompetente che ha perso la maggior parte delle sue battaglie; Thomas Jefferson è un ipocrita che ha ordito un complotto contro di lui; Alexander Hamilton è un opportunista di nascita bastarda troppo ambizioso. Finalista al National Book Award nel 1974, Burr è il ritratto di una delle figure più complesse e incomprese tra i Padri Fondatori degli Stati Uniti tratteggiato dall’acuminata penna di Gore Vidal.
20,00 19,00

Una vita per l'arte. Confessioni di una donna che ha amato l'arte e gli artisti

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 544
Peggy Guggenheim nacque nel 1898 da una ricca famiglia ebrea di industriali americani. Dopo aver ereditato un patrimonio ingente, decise di abbandonare gli studi e partì alla scoperta dell'Europa: vi rimase circa vent'anni, frequentando il mondo letterario e artistico, che aveva a Londra e a Parigi i suoi centri principali, e diventando una mecenate nel senso più ampio del termine: nel periodo tra le due guerre, munita di una "lista della spesa" compilata con l'aiuto del suo consigliere Marcel Duchamp, arrivò ad acquistare un'opera d'arte al giorno. Ne "collezionò" anche, con una passione divorante, gli autori: amica e amante di molti, moglie, per periodi più o meno lunghi, di alcuni, musa per tutti. Nel 1941 tornò negli Stati Uniti con la sua collezione, che organizzò nell'Art of This Century, una galleria d'arte che rapidamente divenne internazionalmente famosa. Nel 1948 espose la sua collezione alla Biennale di Venezia. Affascinata dalla bellezza della città, non l'abbandonò più. Acquistò Palazzo Venier dei Leoni, affacciato sul Canal Grande, e ne fece una casa-museo. Una vita per l'arte è la storia della sua vita straordinaria e delle sue relazioni travagliate con scrittori e artisti famosi. Ed è, anche, la storia di un importante periodo artistico, e dell'innegabile influenza che su di esso ebbe Peggy Guggenheim. Un'esistenza interamente dedicata all'arte, fino all'anno della sua morte (1979), che la colse a Venezia, nei cui salotti aveva regnato come "l'ultima dogaressa"”.
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