Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Giuseppe Perta

Biografia e opere di Giuseppe Perta

Il primo «Gran Maestro». Gerardo e l'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme (1070-1120)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 192
1099. Era una sera di giugno quando, all'inizio di un'estate inevitabilmente torrida e alla fine di un percorso intrapreso tre anni prima, i crociati cominciarono a prendere d'assalto Gerusalemme. Gerardo stava in città. Da ospedaliere, svolgeva le sue mansioni nel monastero amalfitano di Santa Maria dei Latini, e faceva quel che poteva, con le poche risorse a disposizione per i molti ospiti, poveri, malati e pellegrini. All'indomani della conquista, divenne fondatore e rettore di un'istituzione, figlia del monachesimo benedettino, resasi indipendente per andare incontro alle esigenze nuove della mobilità devozionale. L'Ospedale accumulò privilegi e da subito numerose donazioni, sia in Oriente che in Occidente. Gerardo fu, di fatto, il primo gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detto poi di Rodi, infine di Malta, nel tempo coerentemente votato a una duplice missione, da un lato la difesa della cristianità, dall'altro la finalità assistenziale che è la vera cifra identitaria degli Ospedalieri. «Il libro contestualizza in modo eccellente il cambiamento e i caratteri di questa nuova istituzione e così facendo getta nuova luce su un Ordine del quale molto sapevamo per i secoli successivi, ma poco circa le origini» (dalla Prefazione di F. Cardini).
22,00 20,90

La vigilia della crociata. Christianitas e Terra Santa (1009-1095)

Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2019
pagine: 268
“Aprile 637, il califfo Omar varca le porte di Gerusalemme in sella ad un destriero. La Terra Santa dei Vangeli entra a far parte della “casa dell’Islam” dove è radicato il messaggio del Profeta […]. Ai cristiani viene sottratto il controllo dei Luoghi Santi, non la possibilità di visitarli, anche se da quel momento bisogna fare i conti con la nuova autorità musulmana […]”. La distruzione del Santo Sepolcro ad opera del fatimide al-Hakim inaugura una fase nuova nella storia del pellegrinaggio in Terra Santa. Anziché scoraggiarlo, sollecita un duplice sviluppo: da un lato sul piano numerico, anche perché la conversione dei Magiari apre la strada a un percorso lungo, arduo e avventuroso ma alla portata di tutti; dall’altro attraverso il diffondersi a macchia d’olio di reliquie, immagini e modelli gerosolimitani in Europa. La pratica devozionale coinvolge religiosi, cavalieri, mercanti e popolani desiderosi di fare penitenza e persino di morire in Palestina per guadagnarsi un posto in Paradiso. L’escatologia connessa al millenario della Passione ebbe un impatto sui pellegrinaggi e sulla formazione dell’idea di Crociata, ma su quest’ultima pesarono fattori politici. In Oriente, l’avanzata selgiuchide, le guerre tra Fatimidi e Turchi, l’intraprendenza degli emiri locali e la cupidigia di alcune schiere incontrollate di briganti obbligarono l’Europa a una risposta che appariva non più procrastinabile, perché non c’era un interlocutore unico col quale si potessero valutare vie alternative alla guerra. In Europa, la classe dirigente prende atto del successo del pellegrinaggio, nato come fenomeno spontaneo ma strutturatosi in forma organizzata nel corso dell’undicesimo secolo, e lo istituzionalizza a Clermont (1095): la Chiesa attraverso l’elaborazione della figura del miles Christi, la nobiltà feudale sul piano dell’espansione territoriale.
20,00 19,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.