Libri di Giuseppe Caccavale

Torre Annunziata, intorno all'anno 1950.Tra le macerie di un'Italia ancora da ricostruire scorre la vita di Pinuccio, adolescente curioso e vivace che presto abbandonerà le pendici del Vesuvio per trasferirsi in città. Eppure la vita delle strade, dei palazzi, delle famiglie di quel sud povero di speranze ma ricco di umanità segnerà per sempre la sua esistenza, si legherà ai suoi ricordi e tornerà vividamente nel racconto corale de I ragazzi di via Stella. Nel suo mosaico lucido e accorato Giuseppe Caccavale ricostruisce quel periodo cruciale per la sua formazione ripercorrendo le sue prime esperienze di vita e rincontrando i personaggi non ancora sbiaditi del suo passato. Menichiello, gli ordigni di guerra, 'a favera, zi' Manuele,'e strommola, Concettina, le case "sgarrupate": vicende e personaggi si moltiplicano nei vicoli di una topografia intricata e affascinante in cui riscopriamo, assieme ad un territorio ancora incontaminato, le mille piccole storie che compongono la Storia del nostro sud, dell'Italia e del secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle.

Vi è ancora spazio per progettare, costruire e vivere i giardini? E quando un qualsiasi ammasso di piante, anche quelli che prima avremmo giudicati confusi e sgraziati, viene accettato senza discussione, quale può essere il compito di un giardiniere? Pensiamo davvero che egli possa essere solo un osservatore e un custode della natura o abbiamo bisogno di avere dei giardini, ma costruiti nel dialogo tra Natura, cose e uomini? Possono diventare spazi nei quali uomo e "natura selvaggia" giocano insieme per creare "altre nature"? Sono alcuni degli interrogativi che questo libro solleva, sollecitando risposte in un'era nella quale occorre prendersi cura del mondo e dei giardini. Questi devono diventare luoghi di incontro e sperimentazione, laboratori per mettere in scena altri spettacoli, per non ripetere solo quello che la natura crea. Il libro è composto di parole e disegni, ma questi ultimi non vogliono illustrare le prime. Il lettore è invitato a leggerle facendone emergere le immagini e a scovare le parole che le immagini contengono. Il volume è un invito a pensare che siamo il giardino e il giardiniere di noi allo stesso tempo, un invito a prendersi cura di noi e della Terra.