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Libri di Giuliano Foschini

Biografia e opere di Giuliano Foschini

La compagnia

Libro
editore: Feltrinelli
pagine: 176
8 agosto 1991: all’orizzonte del porto di Bari si presenta un mercantile salpato da Durazzo, la Vlora. Ventiquattr’ore prima aveva scaricato in Albania tonnellate di zucchero di canna imbarcate a Cuba. Ma quando si presenta davanti alla banchina pugliese è piena di donne, bambini e uomini che avevano assaltato la nave e costretto il comandante a salpare per l’Italia. Estate 2024: una nave militare italiana si presenterà davanti al porto di Durazzo. A bordo qualche migliaio di migranti saranno sbarcati in un campo profughi, in nome dell’Italia. Nel Mediterraneo c’è un lungo corridoio che collega due Paesi: l’Italia e l’Albania. In questi trent’anni sono passate vite e aspettative, politica e sigarette. Ma soprattutto è passata droga, tonnellate di droga. E fiumi di denaro. Un corridoio, ora rimesso a nuovo da un accordo politico, su cui campeggia un grande cartello: mafia. Da semplice comprimaria, la mafia albanese si è imposta ovunque: controlla gran parte del mercato britannico della cocaina e in Europa ha interessi forti in Germania, Belgio, Svizzera, Bulgaria e Grecia. Per ragioni logistiche e di vicinanza, il Paese in cui i suoi affari stanno maggiormente prosperando è l’Italia. La compagnia è la storia della nuova mafia d’Europa: la mafia albanese. “La novità criminale più pericolosa al mondo”, secondo Nicola Gratteri. Con il passo del romanzo, attraverso le storie, le facce dei criminali e di chi dà loro la caccia, Foschini racconta questa nuova mafia, feroce, spietata, e soprattutto miliardaria, che sta spaventando il mondo.
18,00 17,10

Ti mangio il cuore. Nell'abisso del Gargano. Una storia feroce

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Da tempo in Italia non esistono più soltanto la mafia siciliana, la camorra e la ’ndrangheta. C’è una quarta mafia, che ha fatto del silenzio la sua forza. Pur essendo la più potente e la più feroce. Nelle terre che si estendono dal Gargano a San Severo, da Manfredonia fino a Cerignola, comandano le famiglie della Società foggiana e i Montanari del Promontorio. I loro tentacoli sono ormai estesi in un enorme giro d’affari internazionale. La loro violenza è arcaica e bestiale. I loro uomini firmano gli omicidi sparando al volto, perché deturpare le sembianze significa cancellare anche la memoria. C’è chi ha leccato il sangue delle vittime e chi ha fatto sparire i cadaveri dandoli in pasto ai porci. Si nasce, si cresce e si muore nel culto della vendetta. Sangue chiama sangue. Dagli anni settanta a oggi gli omicidi sono stati più di quattrocento, l’80 per cento dei quali è rimasto irrisolto. I numeri parlano di una rapina al giorno, un’estorsione ogni quarantott’ore. È una mafia che non ha pietà nemmeno per i bambini: spara per ucciderli e li usa come strumento di vendetta. È una mafia che ha puntato la politica per governare le istituzioni. “La più grande emergenza criminale italiana, perché la meno conosciuta” l’ha definita il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho. Nel 2019 “Ti mangio il cuore era stata” una grande inchiesta sulla mafia meno raccontata d’Italia. Negli ultimi anni molte cose sono cambiate. Foggia e altri due Comuni sono stati sciolti per infiltrazioni e poi commissariati. Sono arrivati, finalmente, nuovi pentiti. Le vedove Luciani, le mogli dei contadini innocenti uccisi nella strage di San Marco in Lamis, sono diventate i simboli di una battaglia e di una rinascita. Ma la mafia non si arrende. Continua a sparare. Resiste. Alla ricerca, sempre, di nuovi affari.
17,00 16,15

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