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Libri di Giulia Simone

Biografia e opere di Giulia Simone

«Posti liberi». Leggi razziali e sostituzione dei docenti ebrei all’Università di Padova

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
Nell’autunno del 1938, a seguito della promulgazione delle leggi fasciste antiebraiche, cinque professori ordinari dell’Università degli Studi di Padova - Marco Fanno, Donato Donati, Adolfo Ravà, Tullio Terni e Bruno Rossi - sono dapprima sospesi dal servizio perché appartenenti alla «razza ebraica» e, successivamente, collocati a riposo. Il presente volume, pubblicato a ottant’anni da tali drammatici eventi, intende andare oltre l’analisi dei meccanismi normativi e burocratici che hanno determinato l’espulsione dei cinque docenti ordinari, per gettar luce sul successivo processo di sostituzione degli espulsi. Grazie a rigorosi scavi archivistici, vengono delineate le biografie delle vittime e di tutti coloro che sono stati “immersi” in queste vicende per la loro posizione accademica. Il quadro appare oltremodo complesso, e le dinamiche proprie del mondo accademico si inseriscono in un clima di acquiescenza del mondo culturale ai voleri del regime, giungendo fino a un vero e proprio processo di rimozione delle colpe, che, a guerra conclusa, ha caratterizzato la storia dell’Italia repubblicana per decenni.
15,00 14,25

La facoltà Cenerentola. Scienze politiche a Padova dal 1948 al 1968

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 220
Nell'immaginario collettivo il tratto distintivo della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Padova è quello di essere “da sempre” una Facoltà “di sinistra”. In realtà tale percezione è essenzialmente frutto delle vicende che hanno contraddistinto in maniera preponderante la vita della Facoltà durante gli anni Settanta. Ma come appariva la stessa Facoltà nei due decenni precedenti, prima della liberalizzazione dell'accesso agli studi e della nascita dell'Università di massa? Non era facile ricostruire la storia di un'istituzione chiamata a risorgere dalle sue ceneri, a seguito della chiusura imposta nell'immediato dopoguerra. La ricerca si è rivelata ancora più complessa a causa della mancanza di importanti fonti primarie, inspiegabilmente scomparse. Seguendo un rigoroso metodo analitico, l'Autrice ha scandagliato ogni dato reperibile per far emergere lo spaccato inedito di una Facoltà in transizione e in cerca di una propria identità culturale, che, dopo aver abbandonato la precedente impostazione fascista, vede inizialmente prevalere un orientamento cattolico e moderato, giungendo a subire condizionamenti, nei propri equilibri interni, da parte del contesto nazionale e internazionale segnato dalla fase più acuta della Guerra Fredda.
29,00 27,55

Dall’università d’élite all’università di massa. L’Ateneo di Padova dal secondo dopoguerra alla contestazione sessantottesca

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
Dopo la fine del secondo conflitto mondiale l’Università di Padova riprendeva la sua attività, insignita della medaglia d’oro al valor militare – ottenuta in virtù della lotta che vide accomunati docenti, studenti e personale amministrativo contro il nazifascismo – ma profondamente ferita nelle sue strutture materiali e lacerata dalle penose eredità morali del fascismo, basti pensare alle conseguenze delle leggi razziali. Come ripartì la vita dell'ateneo? Quali problemi si dovettero affrontare dagli anni della ricostruzione, a quelli del miracolo economico, fino agli ultimi anni sessanta, quando cominciò a crescere in modo esponenziale il numero degli studenti, e Padova si apprestava a vivere la contestazione sessantottesca? Quali trasformazioni si verificarono nelle istituzioni, nel corpo docente, nella vita studentesca?
18,00 17,10

Fascismo in cattedra. La Facoltà di scienze politiche di Padova dalle origini alla Liberazione (1924-1945)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
Nel 1924 viene fondata la Scuola di Scienze politiche e sociali di Padova, tra le prime in Italia, insieme a quelle di Roma e Pavia, ad essere istituita in una Università statale. Nel 1933 la Scuola è trasformata in Facoltà; decisione che segue di un anno la nomina a rettore di Carlo Anti e l'avvio del processo di fascistizzazione dell'Ateneo patavino. La Scuola, dunque, nasce nei primi anni del fascismo e si struttura nel periodo di massimo consenso al regime. La Facoltà ne diviene fin da subito cassa di risonanza, promuovendo la politica razziale e coloniale, e giungendo, con le leggi razziali del 1938, ad allontanare docenti e studenti ebrei, primo fra tutti il preside Donato Donati, che era stato il fondatore della Scuola. Il volume ripercorre la storia dell'istituzione, ma anche degli uomini che l'hanno creata e degli studenti che l'hanno frequentata: dalla sua nascita, sotto le insegne del fascio, alla partecipazione alle guerre di Mussolini, fino alla Resistenza, quando diventa uno dei centri dell'Università in cui si organizza il movimento partigiano.
16,00 15,20

Il guardasigilli del regime. L'itinerario politico e culturale di Alfredo Rocco

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 240
Protagonista centrale della costruzione politico-giuridica dello Stato totalitario, Alfredo Rocco offrì al fascismo delle solide basi dottrinarie, che aveva elaborato fin dal tempo in cui era capogruppo del movimento nazionalista a Padova. Una volta nominato ministro, Rocco mise in pratica, attraverso la creazione della legislazione fascista, il proprio pensiero politico, strutturato attorno alla formulazione del principio organicistico già elaborato nel corso degli anni patavini, influenzando profondamente la stessa ideologia fascista. Grazie ad una vasta ricerca condotta su documenti editi ed inediti, rinvenuti in archivi nazionali ed esteri, questa biografia mette in luce la versatilità intellettuale e politica di Alfredo Rocco. Emerge la sua figura di ministro - quella più conosciuta - ma anche di studente, docente, padre di famiglia, militare, politico, giornalista, amministratore di giornali. Il suo percorso politico appare tortuoso, tuttavia la logica che ispira il suo pensiero è chiara: dalla giovanile militanza radicale fino all'attività legislativa, Rocco ha avuto come obiettivo quello di tutelare sempre l'autorità dello Stato, al di sopra di tutto, fino a giungere a sacrificare le libertà del singolo cittadino.
29,00 27,55

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