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Libri di Giovanni Fasanella

Biografia e opere di Giovanni Fasanella

La maledizione italiana. La guerra di Churchill contro De Gasperi, le trame per il controllo del Medio Oriente e del Canale di Suez, la lunga storia di una ribellione stroncata

Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 288
Quello che vi apprestate a leggere è anzitutto un documento storico rivelatore e straordinario. È la ricostruzione puntuale e inedita di una vicenda che riscrive la nascita della Repubblica sulle macerie della Seconda guerra mondiale. L’Italia deve rimanere sotto il nostro controllo: è ciò che pretendono i britannici, il cui Impero è ormai in decadenza. Anche se non si rassegnano all’idea di non essere più i protagonisti della scena mondiale. Sono gli inglesi che hanno costruito il leader Mussolini. Sono gli inglesi che, negli anni Trenta, quando il Duce si avvicina pericolosamente a Hitler, pianificano di sostituirlo con quello che definiscono il «fascismo buono». Il nome che circola nelle segrete stanze di Londra è quello di Italo Balbo. Ma l’operazione fallisce. Nel dopoguerra, in combutta con Pio XII, la furia di Churchill e degli apparati britannici si scatena contro Alcide De Gasperi, l’uomo che sta tentando di ricostruire il nostro paese. Un gigante politico, il leader della Democrazia Cristiana. La sua storia, e in particolare il decennio 1944-1954, è il cuore di questo libro. Ed è impressionante ciò che svelano i documenti interni di Downing Street, del Foreign Office e degli 007 al servizio di Sua Maestà. Per Churchill, De Gasperi rappresenta il nemico da abbattere. Lo accusa di aver sostenuto e perfino armato le rivoluzioni laiche e nazionaliste in Egitto e Iran, che mettono in discussione il dominio di Londra sul Medio Oriente e il Canale di Suez e colpiscono gli interessi delle grandi compagnie petrolifere anglosassoni. La reazione di Londra è durissima. Attentati, falsi dossier e una violenta macchina del fango si abbattono su un’intera classe dirigente. De Gasperi ne rappresenta il vertice. È lui la vittima di quella maledizione italiana che ha colpito come un sortilegio ogni leader politico che ha provato a rivendicare un’idea legittima di sovranità nazionale sin dal 1861. Questo libro ha l’ambizione di rendere di pubblico dominio una verità storica che non va più taciuta.
18,50 17,58

Nero di Londra. Da Caporetto alla marcia su Roma: come l'intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 256
“The Project”: è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell'Italia a partire dall'autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. L'artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell'impossibile: impedire che l'Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell'Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. Con l'assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l'archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini. È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall'inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell'ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento. Grazie alle carte dell'archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell'Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in "Nero di Londra" una storia che, a cent'anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d'intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell'establishment conservatore del Regno Unito.
13,00 12,35

Berlinguer deve morire. Il piano dei servizi segreti dell'Est per uccidere il leader del Partito comunista

Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriscena
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il 3 ottobre 1973, mentre è diretto all’aeroporto di Sofia, al termine di una difficile visita ufficiale in Bulgaria, Enrico Berlinguer è vittima di un incidente stradale. Il suo interprete muore e due dirigenti del Partito comunista bulgaro rimangono gravemente feriti. Il segretario del Pci si salva per miracolo. Per anni, sulla notizia cala il silenzio. Fino a quando il senatore dell’allora Pds Emanuele Macaluso svela un retroscena clamoroso: sulla strada verso l’aeroporto, Berlinguer doveva morire. L’ipotesi di un complotto ordito dai governi «amici» dell’Est viene smentita dai dirigenti del vecchio Pci, ma incoraggiata dalle confidenze della vedova Berlinguer, a cui il marito aveva manifestato da subito i suoi sospetti. La rivelazione di Macaluso è l’inizio del lavoro investigativo contenuto in questo libro, che passa da Sofia agli archivi dell’Istituto Gramsci, fino alle carte del dossier Mitrokhin. "Berlinguer deve morire" è un’inchiesta giornalistica estremamente precisa e documentata, che si legge come un thriller politico. Arricchita da una premessa di Walter Veltroni, da un ampio saggio introduttivo di Giuseppe Vacca e da nuovi importanti documenti e testimonianze in Appendice. Un lavoro imprescindibile, qui riproposto in una nuova edizione aggiornata, che restituisce all’uomo politico Enrico Berlinguer tutto lo spessore, la forza e la centralità che ha avuto nella storia della Prima repubblica.
17,00 16,15

Nero di Londra. Da Caporetto alla marcia su Roma: come l'intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 256
“The Project”: è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell'Italia a partire dall'autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. L'artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell'impossibile: impedire che l'Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell'Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. Con l'assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l'archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini. È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall'inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell'ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento. Grazie alle carte dell'archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell'Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in "Nero di Londra" una storia che, a cent'anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d'intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell'establishment conservatore del Regno Unito. In vista del centenario della Marcia su Roma, un'inchiesta dirompente per l'unicità documentale e la forza delle rivelazioni in merito al ruolo dei servizi britannici in sostegno a Mussolini e all'affermazione del fascismo.
18,00 17,10

Il libro nero della Repubblica italiana. La guerra clandestina e la strategia della tensione dalla fine del fascismo all'omicidio di Aldo Moro

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 984
"Intrigo internazionale", "Il golpe inglese", "Il puzzle Moro", "Le menti del doppio Stato": quattro libri fondamentali frutto di anni di ricerche basate su documenti ufficiali rinvenuti negli archivi anglosassoni e nazionali. Ecco perché la Repubblica italiana è stata segnata da terrorismo, tentativi di golpe, servizi segreti deviati, stragi e un'infinita serie di eventi tragici mai veramente chiariti. Una vera e propria guerra clandestina combattuta dai nostri stessi alleati inglesi, americani e francesi. Così, per più di trent'anni, il doppio Stato ha insanguinato l'Italia. I risultati di un'indagine condotta in alcuni fra gli archivi più prestigiosi del mondo (a cominciare da quello britannico di Kew Gardens) sui contesti interni e internazionali che fecero da sfondo agli anni di piombo. Ecco il "grande gioco" sullo scacchiere italiano, in cui guerra fredda tra nemici e guerra segreta tra amici e alleati per il controllo del Mediterraneo (e del petrolio) si sono intersecate fino a sovrapporsi, contribuendo a creare nella seconda metà del Novecento il terreno fertile per violenza e terrorismo. Quattro libri ("Intrigo internazionale, "Il golpe inglese", "Il puzzle Moro", "Le menti del doppio Stato") pubblicati nell'arco di un decennio, tra il 2010 e il 2020, vengono ora riproposti in un unico volume, rispettandone la sequenza cronologica, per far emergere il filo rosso che lega le inchieste di Rosario Priore, il magistrato che si è occupato degli episodi più gravi di terrorismo politico, alle ricerche di Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella, i quali più di altri continuano a scavare sui nessi tra le radici endogene della violenza e la complessità dei contesti internazionali, basandosi rigorosamente su fonti di prima mano. Nessi a lungo negati o sminuiti, ma che ora cominciano finalmente a essere riconosciuti anche nella discussione pubblica.
26,00 24,70

Colonia Italia. Giornali, radio e tv: così gli Inglesi ci controllano. Le prove nei documenti top secret di Londra

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 496
Le prove top secret del controllo della diplomazia inglese sull'Italia L'Italia colonia dell'Impero britannico. Ecco le prove della guerra senza quartiere condotta per tutto il Novecento dalla diplomazia di Sua Maestà in funzione degli interessi economici e politici inglesi. Una guerra segreta perché combattuta con mezzi non convenzionali tra nazioni considerate amiche. Eppure... De Gasperi, Mattei, Moro erano troppo autonomi e andavano fermati, con ogni mezzo, a cominciare dal controllo dell'opinione pubblica. Giornalisti, editori, docenti, uomini dello spettacolo hanno avuto un ruolo non secondario nel sostegno di questa macchina propagandistica. Il libro di Cereghino e Fasanella lo dimostra, facendo anche i nomi delle persone coinvolte sulla base di documenti ufficiali del governo, della diplomazia e dell'intelligence di Sua Maestà.
16,00 15,20

Il golpe inglese. Da Matteotti a Moro: le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell'Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 368
Questo libro apre uno squarcio importante nella storia del nostro paese e risponde a quesiti altrimenti indecifrabili che nemmeno le inchieste giudiziarie sono riuscite a chiarire del tutto. A cominciare dal delitto Matteotti (1924) per arrivare alla morte di Mattei (1962) e di Moro (1978). Ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, gli inglesi sono intervenuti. Ora i documenti desecretati, che i due autori hanno consultato negli archivi londinesi di Kew Gardens, lo dimostrano. Da quelle carte emerge con chiarezza che non è Washington a ordire piani eversivi per l'Italia, come si è sempre creduto, ma soprattutto Londra, che non vuol perdere il controllo delle rotte petrolifere e contrasta la politica filoaraba e terzomondista di Mattei, Gronchi, Moro e Fanfani. Il petrolio però non è il solo problema. Per gli inglesi anche i comunisti sono un'ossessione. Tanto da contrastarli con ogni mezzo. Persino arruolando schiere di giornalisti, intellettuali e politici per orientare l'opinione pubblica e il voto degli italiani. Finché si arriva al 1976, l'anno che apre al PCI le porte del governo. A Londra progettano un golpe. Ma l'ipotesi viene alla fine scartata a favore di un'altra "azione sovversiva". Si scatena così un'ondata terroristica che culmina nell'assassinio di Aldo Moro.
12,00 11,40

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