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Libri di Giovanni Brino

Biografia e opere di Giovanni M. Lupo

Impresa Carlo Brino 1932-1993. Drilling & blasting

Libro
editore: CELID
anno edizione: 2019
pagine: 384
30,00 28,50

Restauro architettonico e formazione professionale. Esperienze 1982-2019

Libro
editore: CELID
anno edizione: 2019
pagine: 192
La formazione professionale condotta dal 1982 al 2019 nel campo del restauro architettonico, strutturale e pittorico da Giovanni Brino, con la collaborazione di artigiani della CNA, ha avuto origine con il Piano del colore di Torino. Le esperienze di formazione hanno coinvolto diverse scuole d'architettura come il Southern California Institute of Architecture (SCI.ARC.) di Los Angeles, nella sua sede europea in Svizzera; la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, la Curtin University di Perth (Australia), la Facoltà di Architettura del Politecnico di Losanna. In molti casi, i corsi di formazione sono stati associati ai piani di colorazione di centri storici, diretti dall'autore, come Marsiglia o Mouans-Sartoux, in Francia; Torino e altri piani in Piemonte, Lombardia, Toscana, Sicilia.
15,00 14,25

La Cavallerizza. Stato di conservazione e proposta di manutenzione straordinaria

Libro
editore: CELID
anno edizione: 2019
pagine: 160
La Cavallerizza è un complesso edilizio che appartiene alla Zona di Comando di Torino (patrimonio dell'UNESCO), pensata quale autonomo pezzo di città, a partire dal XVII secolo, la cui facies è il risultato degli interventi edilizi di Benedetto Alfieri negli anni centrali del Settecento. L'area della Cavallerizza, una sorta di città nella città, con edifici rettilinei e cortili quadrangolari, ha subito un processo di stratificazione plurisecolare, avvenuto attraverso successive trasformazioni che hanno innescato una continuità di usi compatibili e di tutela, che si sono interrotti a partire dal secondo dopoguerra. Della Cavallerizza si documenta qui l'importanza storica (con un'indagine a cura di Giovanni Maria Lupo) e architettonica, ma anche la fragilità, individuandone quale parte nodale il settecentesco Maneggio di Benedetto Alfieri che dà il nome all'adiacente e articolato complesso edilizio, voluto dalla corte sabauda per consentire le evoluzioni ippiche e la gestione dei cavalli.
18,00 17,10

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