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Libri di Giancarlo Bova

Biografia e opere di Giancarlo Bova

Le pergamene aragonesi della Mater Ecclesia Capuana (1435-1438). Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 528
L'autore con la presente opera restituisce alla cultura mondiale alcuni momenti della storia di Capua nell'età dell'Umanesimo, evidenziando come la Città per motivi storici, artistici, politici ed ambientali, può considerarsi dall'Antichità al Rinascimento tra i principali centri culturali d'Europa. Vengono studiati i primi anni di regno di Alfonso il Magnanimo nel suo rapporto con la civitas, alla quale il sovrano elargì non pochi privilegi, tra cui la conferma delle fiere.
70,00 66,50

Don Raimondo Pasquariello. Il prete del sorriso

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 132
L'autore racconta sul filo della memoria l'esperienza della sua amicizia ventennale con don Raimondo Pasquariello, parroco di Francolise (Caserta), inquadrandone la figura nel contesto sociale e religioso del territorio. Dal ricordo emerge a chiare linee la figura di un prete vicino agli sventurati, ai bambini dei carcerati, alla gioventù abbandonata, alle vedove, agli ammalati e ai disoccupati. Si può dire che don Raimondo abbia incarnato i più alti ideali cristiani, in quanto è stato tutto amore, carità, bontà e misericordia verso il prossimo. Il suo cuore era sempre attento e generoso verso le sofferenze e le miserie di tutti i fratelli, per essere simile a Cristo: Qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l'avete fatto a me (Matteo). Per questo il sacerdote amava i piccoli e i poveri, perché credeva che in essi fosse presente Gesù.
16,00 15,20

Le chiese di Maria Regina di tutti i Santi e di Maria SS. Assunta in Cielo in Cancello ed Arnone

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 424
Gli Autori presentano con competenza la ricca e complessa documentazione medievale relativa alla città di Cancello ed Arnone e alle sue chiese. Si occupano del territorio, dei Campi Stellati e di alcuni villaggi dell'area, abbandonati a causa delle paludi. Con rigore scientifico vengono fatti riferimenti alle fonti più antiche, dalla donazione di Costantino alla Chiesa di Capua (334), in cui è citata una possessio in territorio Cagetano, ai documenti più recenti del XV e XVI secolo. Vengono descritte anche sulle cosiddette chianche citate nei documenti, che a lungo hanno tormentato gli studiosi interessati al tema. Dopo aver parlato del culto mariano nel territorio, gli autori sottolineano la presenza di numerosi toponimi relativi a S. Paolo, tali da suggerire la possibilità di un passaggio dell'Apostolo delle Genti per la via Campana, che da Pozzuoli conduceva a Capua, sfiorando Cancello ed Arnone.
56,00 53,20

Villaggi abbandonati e territorio tra Capua e Castelnuovo (X-XV sec.)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 368
L'area geografica presa in esame nel presente lavoro, la cosiddetta terra Cancie, chiamata in età moderna i Mazzoni, compresa tra Capua e Castelvolturno lungo un percorso di circa ventisei km, è una delle più importanti e caratteristiche del Mezzogiorno d'Italia sotto molteplici aspetti, tra cui nel Medioevo occupa un posto importante quello del commercio. Gli Autori si occupano del territorio, dei Campi Stellati e dei villaggi abbandonati a causa delle paludi, indagano le caratteristiche dei borghi abitati, quali S. Maria la Fossa, Grazzanise, Brezza, Borgo Appio, Cancello ed Arnone, Castelvolturno, non esclusi Mondragone (Sinuessa) e S. Andrea del Pizzone.
49,00 46,55

Le pergamene angioine della Mater Ecclesia Capuana. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 504
Le condizioni generali di Capua sembrano decisamente migliorate ai primi degli anni Settanta del XIII secolo, come dimostra per esempio la tendenza di alcuni rappresentanti dei ceti più abbienti a lasciare il contado per la città, o la presenza di numerosi operatori economici stranieri, indicati nelle fonti come Hebrei, Iudei, Maccabei, Syrici, Rumeni, Suavi, Normanni e Francigeni. Documenti di un'importanza unica e in uno stato di assoluta precarietà, pubblicati per la prima volta in questa sede, permettono all'autore di aggiungere notizie inedite sulla vicenda del giudice capuano Pietro de Vinea, il quale tra l'altro aveva proprietà anche a Vitulazio (Pezza) e a Bellona (Filetto). Per quanto riguarda l'edilizia pubblica, grande cura viene prestata alla funzionalità della cavallerizza reale di Capua, di recente ampliata, tenuto conto della posizione strategica della città, ultimo baluardo e clavis Regni. Anche l'edilizia privata e quella religiosa, attraverso la presenza di numerose transazioni riguardanti domus nel centro della città, continua a risentire del momento storico favorevole.
65,00 61,75

52,00 49,40

Prediche postume del canonico Pasquale Vastano segretario del Cardinale Capecelatro (1930-1915)...

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 300
In occasione del 50° anniversario della morte del canonico Pasquale Vastano (1881-1961), l'autore tratta nel volume dell'opera oratoria del sacerdote, figlio di un garibaldino, cappellano militare pluridecorato durante la Prima Guerra Mondiale e segretario alle Lettere Latine del cardinale Alfonso Capecelatro, di cui nel 2012 ricorre il centenario della morte. Le prediche presentate costituiscono l'unica testimonianza che abbiamo circa la riforma dell'eloquenza sacra promossa dal Capecelatro, connessa con il rinnovamento dell'insegnamento della storia e dell'italiano e con l'istituzione della filosofia tomistica e della teologia morale di S. Alfonso. Esse si collocano nel periodo delicato in cui Leone XIII nel 1894 e Pio X nel 1906 avevano dato agli Ordinari delle direttive ben precise circa la sacra predicazione, onde si mantenesse sulla via strettamente evangelica e si evitassero gli abusi. L'arco di tempo in cui le orazioni sacre furono composte coincide con il periodo in cui Pio X governò il mondo cattolico dal 1903 al 1914 e Giovanni Giolitti rimase alla Presidenza del Consiglio dal 1903 al 1913.
39,00 37,05

Le più antiche leggende di Capua e del suo territorio

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 184
Le leggende di Capua fanno parte del patrimonio culturale di tutti i popoli. A una prima fase legata alla tradizione orale si è aggiunta nel tempo una tradizione scritta. È a questo punto che è intervenuto Bova, il cui compito più arduo è consistito nel discernere il vero dal falso, servendosi di molteplici scienze a sua disposizione. In generale le leggende capuane non raccontano mai dei fatti pienamente inventati, ma contengono sempre una parte di verità che viene trasformata in fantasia, perché gli uomini vogliono scoprire sempre la causa di certi fatti che non conoscono bene o non riescono a comprenderli appieno e cercano di spiegarli come possono con l'immaginazione. Qualcuno potrebbe interrogarsi come mai sia nato un così gran numero di leggende relative a una sola città. La risposta più vera è insita nel carattere stesso dei capuani, nella cosiddetta Capuanitas, nella capacità tra l'altro di trasformare in leggenda e in mito la contemplazione delle gesta degli antichi spiriti che un tempo popolavano Capua, questa città dalla natura benedetta.
18,00 17,10

48,00 45,60

Il sacco di Capua

Libro
anno edizione: 2009
pagine: 128
Il sacco di Capua del 24 luglio 1501 rappresenta ancora oggi una delle pagine più drammatiche della storia d'Italia e d'Europa, tenuto conto della presenza alle operazioni militari dell'esercito di Luigi XII, della soldataglia di Cesare Borgia e degli interessi di Ferdinando il Cattolico. Sarà proprio lo spietato duca Valentino a dare il colpo di grazia alla Regina del Volturno, perpetrando un massacro senza precedenti a danno della popolazione inerme, che arrivò a contare alcune migliaia di vittime.
24,00 22,80

Le pergamene angioine della Mater Ecclesia Capuana. Volume Vol. 1

Libro
anno edizione: 2008
pagine: 352
Lo sviluppo di Capua angioina nei primissimi anni di regno di Carlo I è ben tracciato dall'autore attraverso lo studio di numerosi documenti inediti, che offrono il quadro del territorio emergente soprattutto da concessioni di terre e da transazioni economiche. La città sede della Magna Curia, ben presto rinasce attraverso l'edilizia religiosa e delle famiglie nobili. Coi sontuosi palazzi dell'Ordine Gerosolimitano, del monastero della Ferrara, delle chiese di S. Maria que nominatur de la Vetrana e di S. Mendonio. Dalla lettura del volume è agevolmente identificabile lo spaccato sociale della città coi suoi nobiles, come le famiglie Amalfitano, de Ebulo, de Surrento, con la schiera di milites, iudices, notarii, populares, accanto ai presbiteri presenti in tutta la loro gerarchia. Alla venuta degli angioini la Chiesa di Capua era governata dal grande arcivescovo Marino Filomarino, che cautamente si serviva della collaborazione di alcuni personaggi di spicco, di cui l'autore studia accuratamente le funzioni e gli incarichi.
45,00 42,75

50,00 47,50

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