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Libri di Franz Grillparzer

Biografia e opere di Franz Grillparzer

Medea. Variazioni sul mito

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 256
Innamorata del greco Giasone, per lui Medea tradisce il padre, uccide il fratello, abbandona la patria. Ma l’evento che la caratterizza in modo assoluto è quello che Euripide ha scelto di portare in scena nel suo dramma: l’uccisione dei figli, l’atto estremo con cui essa si vendica dell’abbandono di Giasone. È con questo gesto che Medea si impone all’immaginario occidentale. In Euripide il personaggio conserva la sua ambiguità e rivendica, attraverso lo schermo del mito, la sua non appartenenza all’universo dei valori umani; Seneca riversa ogni colpa sul personaggio cupo e malefico della maga straniera; le rielaborazioni moderne cercano invece di ancorare a una realtà comprensibile, ed entro certi limiti anche giustificabile, un’azione che di per sé è incomprensibile e ingiustificabile. Si fa strada così la figura di Medea vittima delle circostanze avverse e del destino in Grillparzer, e poi quella di Medea straniera ed esule, esclusa e respinta dalla comunità che la ospita in Alvaro: un percorso che tende ad alleggerire il peso della colpa chiamando in causa ragioni esterne, inevitabili e determinanti. Alla fine l’infanticidio appare dettato da un’estrema necessità di proteggere e di amare, da un esasperato senso di pietà materna. E tuttavia l’atto rimane, epilogo irreversibile e nodo irrisolto nella tragica storia di Medea.
12,00 11,40

Libussa. Tragedia in cinque atti

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 130
Nella tragedia in cinque atti Libussa, composta fra il 1822 e il 1848, rappresentata e pubblicata postuma, Franz Grillparzer rivisita il mito della fondazione di Praga a opera di una delle tre figlie del principe Krokus, attingendo in originale autonomia alle fonti di Johann Karl August Musäus e Clemens Brentano. Libussa incarna il principio di un matriarcato rurale, statico e contemplativo. Innamoratasi del contadino Primislaus, la protagonista si rassegna alla sua concezione patriarcale mirante alla creazione di una moderna civiltà urbana, ai commerci e al progresso. In un’estrema visione palingenetica, fra l’apocalittico e l’utopico, preludio della sua fine purificatrice, Libussa profetizza in chiave antimoderna un futuro dell’umanità in cui il sapere e il profitto saranno riunificati dal sentimento. Il tragico e catartico epilogo rivela un singolare spirito dell’utopia da parte di un “rivoluzionario conservatore”, come Joseph Roth definì Grillparzer, preoccupato per gli sviluppi nefasti della modernità tecnologica e disumanizzante.
12,00 11,40

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