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Libri di Franco Reviglio

Biografia e opere di Franco Reviglio

Goodbye Keynes? Le riforme per tornare a crescere

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 140
Nell'ultimo decennio il prodotto dell'Italia non è aumentato al passo di quello delle altre economie avanzate dell'Unione Europea. Perché l'Italia non riesce più a crescere e quali riforme sono necessarie per farla uscire dallo stallo in cui si trova? La nostra crescita è stata paralizzata dall'elevato debito pubblico prodotto dall'applicazione distorta e inefficace della ricetta keynesiana del deficit spending e da un insieme di lacci e laccioli che hanno imbrigliato la produttività dei fattori e ridotto la competitività del nostro sistema produttivo. Nel medio-lungo periodo un elevato debito pubblico produce una riduzione del tasso di crescita economica e quindi una perdita potenziale di posti di lavoro, un aumento dei lavori a tempo determinato di tipo precario e un impoverimento relativo dei redditi procapite. Questo saggio si propone di valutare i pregi, ma anche i limiti strutturali e di visione sul futuro della manovra di bilancio per il biennio 2011-12, indicando quali politiche sono necessarie per ridurre il debito pubblico e tornare a crescere. Se da una parte un minore debito pubblico può consentire un maggiore tasso di crescita economica e di occupazione, d'altra parte solo una maggiore crescita economica può ridurre il debito pubblico. Sono quindi essenziali le riforme che rimuovono le barriere all'aumento della produttività.
15,50 14,73

Per restare in Europa. Ridurre l'evasione e riformare la spesa pubblica

Per restare in Europa. Ridurre l'evasione e riformare la spesa pubblica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2006
pagine: XIII
Da qualche anno l'Italia, registra tassi di crescita molto bassi, inferiori a quelli degli altri Paesi europei che, se permanessero anche in futuro, darebbero luogo a uno scenario di "declino" economico. Sinora il nostro Paese è rimasto nell'Euro, nonostante gli andamenti negativi dei conti pubblici, soprattutto grazie a provvedimenti straordinari per abbattere il debito pubblico, che hanno supplito all'incapacità del sistema politico di attuare le necessarie riforme strutturali del Fisco e della spesa pubblica, rimuovendo le disfunzioni che le caratterizzano. Oggi però si dovrebbe mirare alla rimozione delle barriere alla competitività delle nostre imprese, quali le strozzature infrastrutturali, le inefficienze del mercato del lavoro, della scuola, della ricerca e della giustizia. I cambiamenti economici determinati dalla crescente globalizzazione, infatti, rendono sempre più gravi, per i loro effetti negativi sulla competitività, le penalizzazioni prodotte dalle disfunzioni del nostro sistema produttivo. Anche se le estese disfunzioni che gravavano allora sull'Italia sono state in parte eliminate dai governi che si sono succeduti prima dell'ingresso nell'Euro, ne rimangono ancora molte, forse le più difficili da rimuovere, che le riforme sinora attuate non hanno toccato, mentre nuove disfunzioni si sono sviluppate, prodotte dalla globalizzazione.
21,00

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