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Libri di Federica Fioroni

Biografia e opere di Federica Fioroni

Leggere la mente. La lettura come stile di vita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 129
Le riflessioni relative agli effetti della letteratura sui lettori risalgono all'antichità classica, ma solo negli ultimi anni sono emerse analisi interessate a valutare il contributo del lettore nella costruzione del significato testuale: a partire dalla schema theory, cognitivismo e neuroscienze hanno cominciato ad affrontare problemi di interesse letterario, consentendoci addirittura di identificare le basi neuronali dell'atto del leggere. Questo libro inquadra le più recenti riflessioni nell'ambito di una teoria unificata della lettura, focalizzandosi su problemi specifici quali gli effetti patemici della suspense e le strategie di "mindreading" messe in atto dai bambini soprattutto quando interagiscono con testi a elevato indice di irrealtà quali le fiabe.
12,00 11,40

Dizionario di narratologia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 496
Un numero sempre crescente di neuroscienziati, biologi, psicologi e filosofi ha sottolineato l'importanza dello storytelling nel processo di comprensione ed elaborazione di modelli esplicativi della realtà da parte dell'uomo: il fenomeno cognitivo più importante della nostra mente sarebbe la narrazione, che noi proiettiamo nelle situazioni quotidiane al fine di comprenderle o per consentirci di riadattare le nostre attese ai cambiamenti degli scenari reali. Il Dizionario di narratologia costituisce il risultato di un lavoro sistematico di raccordo teorico e aggiornamento bibliografico in prospettiva non solo comparata (gli esempi sono prelevati dalle principali tradizioni letterarie occidentali) ma intermediale, in modo tale che la narratività risulti sì osservata nel suo alveo principale, che è e resta quello letterario, ma simultaneamente nelle sue più recenti reincarnazioni mediali, dai videogame ai blog.
19,00 18,05

Teoria del maquillage

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: XLI-88
Fin dai tempi remoti il trucco, al pari di altri segnali visivi quali l'abbigliamento e gli ornamenti (tatuaggio, body painting, uso di oggetti ornamentali), non ha avuto solo lo scopo di polarizzare l'attenzione ma ha svolto importanti funzioni comunicative, indicando ad esempio l'appartenenza a un gruppo, la posizione di rango, le intenzioni ad agire e particolari stati d'animo. Solo in un secondo momento la cosmesi è stata progressivamente associata alla bellezza femminile e a finalità seduttive. Se oggi il maquillage è una prassi consolidata - Coco Chanel è stata una delle prime a capirne la straordinaria efficacia nel veicolare un'identità di marca e nel costituire una fonte importante di risorse economiche -, attraverso i secoli esso è stato sottopostoa giudizi diversi, dall'apologia al rifiuto totale o alla stigmatizzazione moralistica, come testimoniano autori appartenenti a contesti storico-culturali differenti quali Ovidio, Tertulliano, Thomas Tuke, Charles Baudelaire e Matilde Serao.
12,00 11,40

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