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Libri di Eugenio Imbriani

Biografia e opere di Eugenio Imbriani

Ernesto de Martino e il folklore. Atti del Convegno (Matera-Galatina, 24-25 giugno 2019)

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2020
pagine: 260
L’opera dell’etnologo Ernesto de Martino (1908-1965) continua a suscitare l’attenzione degli studiosi, per la sua natura nello stesso tempo problematica e fondativa. Uno dei temi più interessanti che si offrono alla riflessione è la posizione di de Martino rispetto al folklore, considerata sia nel dibattito politico e culturale del secondo dopoguerra, ispirato dalla pubblicazione dei Quaderni di Gramsci, sia nel quadro attuale delle azioni rivolte alla valorizzazione e alla salvaguardia dei beni di interesse demoantropologico. I contributi presenti nel volume, frutto del convegno “Ernesto de Martino e il folklore”, celebratosi a Matera e a Galatina (Le) il 24 e 25 giugno 2019 e organizzato dal Club per l’UNESCO di Galatina, offrono un’approfondita e aggiornata disamina della questione.
20,00 19,00

A come antropologia

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2019
pagine: 132
La cultura di cui parlano gli antropologi è una realtà complessa, processuale, che interviene nella formazione degli uomini; produce pensieri e pettinature, parole e genuflessioni, simboli elevati e atti volgari, emozioni e sentimenti, e li orienta, disegna corpi e intelligenze: è motore che spinge le persone ad arricchire se stesse, ad attivare le proprie capacità, elaborare modelli di vita, rispondere alle loro regole, metterle in discussione. L’antropologia culturale è quella disciplina che si occupa di studiare le differenze esistenti tra i gruppi umani e le loro attività, indaga su connessioni e distanze e su ciò che le determina, ama le stranezze e la varietà del mondo.
12,00 11,40

Tarantolismo nella superstizione e nella scienza

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 102
“Il tarantolismo nella superstizione e nella scienza” è uno studio che anticipa di oltre cinquant’anni quello che sarà l’approccio di De Martino al fenomeno del tarantismo, preso in esame all’interno di una sfera complessa, che intreccia credenze, saperi e pratiche della cultura popolare. L’autore, che nei primi anni del Novecento era un giovane aspirante medico, con questo lavoro si avvicina all’etnografia, raccoglie storie di tarantati, fornisce testimonianze, analizza dati, pubblica fotografie di grande interesse documentario, che ritraggono giovani donne tarantate le quali, in preda alla transe, corrono e danzano per la stanza, aggrappate a una fune che pende dal soffitto.
13,00 12,35

La strega falsa

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 112
L’autore esplora aspetti della cultura popolare con gli strumenti dell’antropologia culturale, seguendone la vocazione elettiva di cercare in essi distinzioni, distorsioni. Nel 1952, in Basilicata, un fotografo ritrae un’anziana in atteggiamento risoluto: è una fattucchiera, egli afferma, ma le informazioni che fornisce si rivelano false. Negli anni ’60, in un paese della Puglia meridionale, una troupe televisiva si accinge a effettuare le riprese di una rappresentazione teatrale tradizionale; gli abitanti pretendono di assistervi, ma le esigenze del regista lo impediscono e tutto finisce con una sassaiola. Lo scrittore Antonio Verri scopre nella cultura contadina un repertorio di motivi, storie, parole che incontrano una idea di letteratura, la sua, da cui si direbbero lontanissimi. E il festival La Notte della Taranta da dove viene, e come si racconta? E ancora: il passato buono degli umanisti, quello cattivo di un etnologo…In bilico tra mondi differenti, e dando conto della differenza, l’antropologia riconosce distorsioni, incertezze, abusi, a volte non ne è immune, procede tra scarti e intoppi, facendo i conti con quanto la molteplicità e la pluralità delle culture propone.
12,00 11,40

Sull'ironia antropologica

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2014
pagine: 136
Con l'espressione "ironia antropologica", Clifford Geertz, che la coniò, intendeva indicare lo scarto che gli studiosi registrano, nel corso della ricerca etnografica, tra le loro aspettative e i comportamenti che si manifestano sul campo, tra la teoria e la dinamica concreta delle relazioni che instaurano con i loro interlocutori, tra i desideri, le conoscenze, le strategie dei personaggi che, a vario titolo, recitano sulla scena dell'indagine. In questo libro, l'autore sviluppa il tema considerando una serie di casi e di situazioni che inducono a riflettere sulla natura composita e mobile del sapere antropologico, su quella convenzionale delle relazioni sociali, sul rapporto che gli uomini instaurano con l'ambiente e gli oggetti che li circondano. Imbriani incontra numerosi compagni di viaggio, qualcuno inaspettato, come Leopardi o Scotellaro, fino a raccontare una vicenda quasi surreale, che lo ha visto protagonista, suo malgrado.
16,00 15,20

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