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Libri di Erika Fatland

Biografia e opere di Erika Fatland

La via del mare. Sulle rotte dell’impero perduto del Portogallo

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 720
Nel XV secolo, dalle coste atlantiche del Portogallo prese avvio un’epoca di grandi cambiamenti: l’età delle scoperte geografiche trasformò un piccolo regno periferico in una potenza coloniale globale. Da qui Enrico il Navigatore pose le basi di un’egemonia marittima senza precedenti che, nella fase di massimo splendore, ha toccato quattro continenti e tre oceani. Cosa può rivelarci la sua storia su come nascono e si disgregano gli imperi, sul potere e sul mondo interconnesso in cui viviamo? A bordo di navi mercantili, sulla scia di quei pionieri portoghesi che fecero vela verso sud aprendo le rotte commerciali con l’Oriente, Erika Fatland ripercorre vicende e paesi, seguendo le tracce e le cicatrici di un impero perduto. Da minuscole isolette dell’Atlantico al Capo di Buona Speranza, dall’Angola a Timor Est, passando per le foreste pluviali dell’Amazzonia e le metropoli brasiliane, l’autrice si spinge fino in Giappone, il più orientale degli scali portoghesi. Interrogando luoghi e persone, fieri combattenti per la libertà e individui oppressi dall’occupazione straniera, romantici e nostalgici, riporta alla luce la controversa eredità di quel passato, impressa in maniera indelebile nei geni della discendenza, nella lingua, nella memoria. Il risultato è un racconto vivido e appassionante di una realtà caleidoscopica, per scoprire che, alla fine, ciò che resta del grande dominio di un tempo è una parola, la più portoghese, la più intraducibile, che racchiude tutto il dolore e la nostalgia del mondo: saudade.
26,00 24,70

La città degli angeli. Racconto da Beslan

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 256
Ci sono giorni in grado di cambiare per sempre la storia. Il 1° settembre 2004, a Beslan, nell’Ossezia del Nord, davanti alla scuola elementare e media numero 1 sono riuniti gli alunni, impazienti di iniziare il nuovo anno scolastico. È la Giornata della conoscenza, una delle ricorrenze sovietiche che ancora si festeggiano in pompa magna, e il cortile è gremito, tra genitori, parenti, cronisti locali e semplici curiosi. Alle nove e un quarto, improvvisamente, riecheggiano degli spari: è l’inizio di un incubo che durerà tre giorni, durante i quali un commando di terroristi tiene in ostaggio più di mille persone, sotto lo sguardo impotente delle autorità e del mondo. Un blitz dei corpi speciali russi segnerà il tragico epilogo, costato la vita a 334 vittime, di cui 186 bambini. A vent’anni di distanza, sono molti gli interrogativi ancora aperti, troppe le ombre residue sulla vera identità di quegli uomini e sui loro obiettivi. Nel tentativo di trovare risposte, Erika Fatland si è recata a Beslan per due lunghi soggiorni, con lo sguardo della giovane antropologa che poi sarebbe diventata una tra le più grandi narratrici europee dei luoghi di frontiera. Scandagliando gli atti giudiziari e i rapporti delle commissioni d’inchiesta, ma soprattutto incontrando chi ha vissuto il dramma sulla propria pelle, in questo toccante racconto ci consegna le testimonianze dei superstiti, di chi ha perso l’unico figlio e di chi è stato costretto a scegliere quale tra due bambini trarre in salvo, ma anche di blogger e giornalisti che hanno rischiato la vita per scoprire la verità, nonostante le minacce ricevute. Ricostruendo sullo sfondo la storia del Caucaso, getta nuova luce sull’operato senza scrupoli di Vladimir Putin e fornisce un punto di vista unico su questa regione tormentata: che cosa la rende così ingovernabile? Dove nascono i conflitti e perché rimane una polveriera?
18,00 17,10

La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 688
Pochi altri posti della Terra sono ammantati di leggenda come l’Himalaya, con le sue storie di scalatori che affrontano l’Everest e di viaggiatori alla ricerca di esperienze spirituali nei monasteri buddhisti. Ma cosa sappiamo davvero dei popoli che vivono lassù? Dopo aver raccontato le repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale e gli sterminati confini della Russia, Erika Fatland ci porta sulla catena montuosa più alta del pianeta facendoci scoprire la sua gente, le mille culture, lo splendore dei paesaggi, ma anche la storia poco nota che è all’origine di alcuni tra i conflitti più sanguinosi di oggi e di ieri. Partendo dalla Cina e attraversando Pakistan, India, Bhutan, Nepal e Tibet, la scrittrice norvegese, uno dei più apprezzati talenti della letteratura di viaggio, percorre un nuovo itinerario, affascinante e pieno di sorprese, dove a dominare la scena non sono solo vette maestose e orizzonti infiniti, ma uomini e donne in carne e ossa, di cui raccoglie le testimonianze e descrive le piccole vite che brulicano tra quelle montagne alte come giganti.
15,00 14,25

La frontiera. Viaggio intorno alla Russia

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 672
Cosa significa essere il vicino della più grande nazione del mondo? Da sempre attratta dalla cultura e dall'anima russe, Erika Fatland ha dedicato anni a cercare di capire quella terra smisuratamente vasta. Dopo aver sognato di camminare su una grande carta geografica, muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide di tentare un nuovo approccio: è possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall'esterno? Comincia così la pianificazione di un itinerario favoloso che abbraccia l'intera superficie di uno dei giganti della politica mondiale. Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi più disparati – aerei a turboelica, treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne e kayak –, l'autrice percorre l'interminabile linea di confine tra la Russia e i paesi vicini. Dall'Oriente all'Asia centrale, e poi attraverso il mar Caspio fino al Caucaso. E ancora, al di là del mar Nero, l'Ucraina divisa dalla guerra, e poi l'Est dell'Europa e i Paesi baltici, fino all'estremo Nord e a Murmansk. Per 259 giorni, Erika Fatland ha raccolto testimonianze e immagini, componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture, società e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all'unico elemento che li accomuna: l'essere confinanti della Russia. E le storie, ora pittoresche, ora tragiche, spesso incredibili, che le persone incontrate durante il cammino tra due continenti raccontano, trovano tutte una spiegazione in questa fondamentale condizione geopolitica.
15,00 14,25

Sovietistan. Un viaggio in Asia centrale

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 544
Con il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, le cinque repubbliche dell'Asia centrale fino ad allora controllate da Mosca ottengono l'indipendenza. Nel corso di settant'anni di regime sovietico, Turkmenistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, i paesi che, dalle catene montuose più alte del mondo al deserto, segnavano un tempo la rotta della Via della Seta, sono in qualche modo passati direttamente dal Medioevo al ventesimo secolo. E dopo venticinque anni di autonomia, tutte e cinque le nazioni sono ancora alla ricerca della loro identità, strette fra est e ovest e fra vecchio e nuovo, al centro dell'Asia, circondate da grandi potenze come la Russia e la Cina, o da vicini irrequieti come l'Iran e l'Afghanistan. A unirle sono i contrasti: decenni di dominio sovietico convivono con le amministrazioni locali, la ricchezza esorbitante data da gas e petrolio con la povertà più estrema, il culto della personalità con usanze arcaiche ancora vitali. E mentre le steppe si riempiono di edifici ultramoderni e ville sfarzose abitate dai nuovi despoti, continuano a sopravvivere la passione per i tappeti e i bazar, l'amore per i cavalli e i cammelli, e innumerevoli tradizioni che rendono una visita alla regione e ai suoi abitanti indimenticabile. Nel suo reportage sui paesi alla periferia dell'ex Unione Sovietica, Erika Fatland unisce un approfondito lavoro di ricerca e analisi geopolitica al gusto dell'avventura.
15,00 14,25

La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya

La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 688
La narrativa sull’Himalaya ci ha abituati a storie di scalatori che affrontano l’Everest e di viaggiatori alla ricerca di esperienze spirituali nei monasteri buddhisti. Ma cosa sappiamo davvero dei popoli che vivono in quella regione? Dopo aver raccontato le repubbliche ex sovietiche e gli sterminati confini della Russia, Erika Fatland ci porta sulla catena montuosa più alta della Terra facendoci scoprire la sua gente, la sua cultura dalle mille facce, i suoi paesaggi eccezionali, ma anche la storia pressoché sconosciuta che è all’origine dei conflitti di oggi. Dal Pakistan al Myanmar, attraversando il Nepal, l’India, il Tibet e il Bhutan, Fatland si lancia in un nuovo itinerario affascinante e pieno di sorprese, dove a dominare la scena non sono solo vette maestose e orizzonti perduti, ma uomini, e soprattutto donne, in carne e ossa. Proprio l’essere donna, infatti, ha consentito a Fatland di avere accesso a un mondo spesso precluso al genere maschile, specialmente nelle società più tradizionali, e di indagare le abitudini meno note di persone che vivono in condizioni climatiche proibitive, isolate dal resto del mondo per gran parte dell’anno. Combinando il rigore dell’antropologa con la curiosità dell’esploratrice, la nuova voce del reportage internazionale, più volte paragonata a Bruce Chatwin, ci consegna un racconto di viaggio di grande qualità letteraria, il diario di un’avventura durata un anno tra cime vertiginose e valli lontanissime, comunità arcaiche e superpotenze economiche che sono già nel futuro.
21,00

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