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Libri di Enzo Cuoghi

Biografia e opere di Enzo Cuoghi

Concezione strutturale nelle norme tecniche per le costruzioni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 124
A dispetto del titolo, il libro si rivolge più a chi solo progetta che a chi solo studia le norme. Presuppone una cultura progettistica di tecnico junior e un'infarinatura cantieristica, per esaminare un genere che è considerato per studenti. Normalmente un commento alle norme è un'opera collettiva, vi confluiscono i talenti di prefabbricatori, progettisti, collaudatori, oltre che presidenti di associazioni di categoria, di software house, e produttori di materiali. Quindi l'informazione, resterà utile ma copre solo le questioni fondamentali. È per sua natura divulgativo ed anche l'esperto - e la Commissione di monitoraggio - troverà spunti sempre interessanti. Le piccole sbavature danno conferma che si è dovuto lavorare in fretta. Un vecchio collega scherzosamente ha definito le NTC 2008 come una disciplina in cui nessuno sa di che cosa parlano i normatori, ne se quello che hanno scritto sia vero. "Certamente non è vero lo spettro di risposta, addirittura in zone a bassa sismicità": aggiungeva seriamente. La sismica applicata alle strutture non ha nulla a che fare ne con l'esperimento su modelli in scala, ne con una sua struttura logica, ne con l'idea di causa - effetto (lo smorzamento e la ridondanza strutturale entrano sempre nella valutazione degli effetti). La valutazione degli effetti del terremoto, in una data zona, sugli edifici trae origine direttamente da una osservazione delle strutture dei vecchi monumenti, i cui fenomeni resistenti sono altrettanti svariati e richiedono una acuta attenzione per essere percepiti. Una delle acquisizioni definitive della tecnologia italiana, negli ultimi anni, è stato l'unanime (dai tecnici junior almeno ) riconoscimento dell'efficace controventamento della MA. I geometri del Costarica lo conoscevano da tanto tempo (vedi anche criterio della gerarchia delle fessurazioni - GF -). I migliori progettisti propendono per quella che oggi viene chiamata concezione intuizionistica della sismica, e sotto questo aspetto respingono la tendenza alla eccessiva formalizzazione a priori (preferiscono misure delle prestazioni a posteriori basate su una filosofia prestazionale e di controllo dell'eventuale danno). In parole povere , per essere un bravo progettista non è necessario essere dotato di una abilità fuori del comune nel maneggiare numeri. Un ingegnere junior che lavora in sicurezza con MAPIC, spende la maggior parte del suo tempo a rifinire i dettagli esecutivi (e scrive ben pochi numeri). Nel recupero dell'esistente il progettista tratta principalmente di aspetti qualitativi della struttura, piuttosto che di quelli quantitativi. Gli ingegneri italiani, nei nuovi progetti, sanno difendersi facilmente dai terremoti. Nel recupero dell'esistente, sanno trovare le proprietà di una struttura senza troppo preoccuparsi della sua formale presentazione. Questi progettisti sono infatti, intuizionisti, ma con giudizio (verifica con misure sull'eseguito ed una adeguata duttilità di comportamento nel caso di terremoto violento). In ogni caso la deludente risposta negativa del teorema della impossibilità - TIM - Dell'aggregazione strutturale, ha finito con lo stimolare, più che attenuare la creatività tecnologica. Ma in sismica (come nei prefabbricati ) la risposta ad un problema non fa che sollevare altri problemi, e la tecnologia si svilupperà nel frattempo in parecchie direzioni (neppure minimamente considerate nelle NTC 2008). La decisione di un progettista (iscritto all'Albo) di misurare le prestazioni della struttura a posteriori sull'eseguito (consapevole del danno in caso negativo) spetta a lui e a lui soltanto. Qualsiasi norma tecnica, che ignori questa ovvia premessa (collaudo sperimentale) finisce inevitabilmente per degenerare nel paternalistico e nel grottesco.
13,00 12,35

Recupero strutturale del patrimonio esistente

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 172
Il libro è rivolto agli studenti (non trovavano libri sulla muratura armata), che vogliono capire meglio la iper resistenza del laterizio armato con Murfor, unitamente alla semplicità di esecuzione (le armature diffuse verticali assolutamente non servono, abbiamo sempre il peso proprio). Qui l'autore cerca di trasferire gli innovativi paradigmi dei libri precedenti, nel recupero del patrimonio edilizio esistente in Italia (patrimonio non monumentale o tutelato). Alla luce della moderna tecnologia in laterizio armato e controventante, il problema sismico italiano, tecnicamente si riduce al recupero (o demolizione dove è praticabile) delle vecchie strutture a carciofo Prof. Michele Pagano. Nel recupero non sono necessarie le esagerazioni dello spettro di risposta, come pure la valutazione delle tensioni. Le vecchie (e le nuove) costruzioni in muratura NRT (barca capovolta) non sono numericamente modellabili (vedi EC). I programmi di software non sono sviluppabili (teorema dell'impossibilità - TIM -). Gli EC non parlano di adeguamento (parola sconosciuta ) nel recupero dell'esistente; il livello di sicurezza deve essere misurato, sull'edificio completo, dopo l'intervento eseguito con perizia, prudenza e diligenza. Le prestazioni raggiunte, si misurano (SI) al collaudo dinamico sperimentale. La moderna tecnologia permette di eseguire incatenamenti (reti elettrosaldate) orizzontali nei solai, colleganti i muri paralleli (i solai non sono zone dissipative) . Si cerca di raggiungere un comportamento scatolare con CIMI (collegamenti ingegnerizzati fra i muri intersecanti ed irrigidenti) e CISM (fra solaio e muri). I CISM ed i CIMI non sono zone dissipative (devono restare in campo elastico - criterio della Gerarchia delle fessurazioni -GF-). Un ruolo dominante e compatibile viene giocato dalle moderne tramezze armate (eventuali zone dissipative - evento molto raro) ad ogni corso di malta con Murfor. Anche le fondazioni sono facilmente migliorabili (devono rimanere in campo elastico).
18,00 17,10

Criterio della cellula elementare di deformazione

Libro
anno edizione: 2007
pagine: 168
Nel panorama italiano, certamente non roseo, delle pubblicazioni sulla muratura armata, ecco un buon libro sulla duttilità estensionale. L'ossatura in c.a. e la tamponatura armata sono strutturalmente sotto il criterio della complementarietà. La concezione strutturale e la progettazione dei dettagli esecutivi essenziali, non possono essere insegnati, agli ingegneri, dalle norme prestazionali (non si insegna quello che non si sa). Non sono mai un capolavoro, non sono stabili, hanno un recinto enorme di proibizioni, i vari codici internazionali danno indicazioni contraddittorie. Perfino il nome Anorme@ è sbagliato, non è conforme alla direttiva europea. Il futuro di questo norme è già sorpassato. Con la recente approvazione (2007, Luglio) delle prestazionali (") NTC, agli ingegneri junior sembra di essere precipitati nel vuoto. Fanno, con semplici armature diffuse in orizzontale - traliccio Murfor - ad ogni corso di malta, della stupenda MAPIC (muratura, armata, portante, indentellata, confinata), che le inutili norme prestazionali italiane non citano neppure. Scrivono ancora tante pagine errate sulla barca capovolta (vecchia muratura NRT) e parlano insensatamente di adeguamento dell'esistente. Non ci sono (non ci saranno mai) fotografie di danni provocati da terremoti tettonici italiani sulle costruzioni MAPIC con tramezze armate. La scienza sismica non si imparerà più sull'osservazioni dei danni post terremoto (i danni sulle strutture a carciofo non ci interessano più), ma sulle misure sperimentali degli SI. Nessuno, oggi, sa calcolare il diagramma degli spostamenti interpiano (SI) di un edificio completo di tramezze armate. Si fanno delle manipolazioni a tavolino, su modelli ridicoli agli occhi dei geometri. La tecnologia antisismica è la stessa che serve per contrastare i cedimenti differenziali delle fondazioni (fondazione scatolare, che deve restare sempre in campo elastico). La valutazione della sicurezza dipende dalla catena progetto - esecuzione - collaudo sperimentale con misure di spostamenti interpiano (SIRC). Il committente (ne ha facoltà - come negli edifici strategici) chiede al progettista di non superare mai lo SLD (comportamento scarsamente dissipativo) e può essere facilmente soddisfatto. L'ingegnere che non sappia di semplice laterizio armato, non ha futuro. Il progettista dell'ossatura in c.a. deve localizzare le potenziali zone critiche dissipative nel laterizio armato controventante.
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