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Libri di Emilienne Malfatto

Biografia e opere di Emilienne Malfatto

Il colonnello non dorme

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 136
Ogni notte le sue vittime-carnefici lo vengono a visitare, nel palazzo sulla collina che domina la città sottostante «o ciò che ne rimane, un magma, un accumulo di materia», e gli impediscono perfino di morire, perché anche le vittime sanno che la tortura è l'arte di «non far morire troppo presto». È uno specialista, anzi è lo specialista, ma nessuno vuole essergli troppo vicino, è «contagioso»; e spesso, guardando oltre la riva del fiume, spera nell'arrivo vittorioso del nemico: anche se questa guerra è infinita e non ha più vincitori. L'attendente, che lo serve, si tiene lontano dal cerchio di luce che abbaglia l'uomo-cosa interrogato, e il colonnello non ne scorge mai il viso. E vi è un terzo personaggio, ombra sperduta del dubbio e del tormento: il generale che nel delirio gioca a scacchi con il suo fantasma, il fantasma della vittoria, «un castello di carte, una costruzione illusoria e fragile». Alternando la grottesca narrazione a un poema dell'incubo, questo è un breve romanzo ispirato e sincero contro la guerra; un grido contro la «calma idiota» (da un verso di Louis Aragon in epigrafe) di chi pensa che la guerra sia una legge inevitabile di natura.
13,00 12,35

Il lamento del Tigri

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 96
Sulle rive del grande fiume Tigri, nel sud dell'Iraq, una ragazza si accorge di essere incinta. La più grave delle colpe: ha fatto l'amore («il nostro unico rapporto», e nemmeno è stato bello) prima del matrimonio con il suo fidanzato, morto in guerra subito dopo. E adesso sa che deve morire, lo vuole la famiglia, la tradizione e il dominio maschile. «L'onore è più importante della vita. Da noi, è meglio una ragazza morta che una ragazza-madre». Non conta nemmeno, contro l'implacabilità della condanna, l'affetto che pure non manca dei fratelli, o la pietà di qualcuno di essi. Questa attesa della morte è descritta in prima persona dalla giovane «impura». E il suo racconto, che si intenerisce a rievocare un passato più felice, è anche una condanna della incomprensibile guerra portata da fuori, e delle inutili umiliazioni che i «biondi» occupanti sprezzanti impongono agli abitanti. Da coro le fanno i familiari tutti, dalla madre alla piccola sorellina, passando per il fratello che sarà l'assassino e per l'altro fratello «modernista». Costoro spiegano, ciascuno dalla propria posizione, le allucinanti e realistiche motivazioni di un'esecuzione femminicida. Scritto da un'autrice giovanissima, questo è un libro di rabbia e di tristezza. Con l'incedere crescente di una tragedia antica, fa vivere il conflitto tra una persona umana autentica e la crudeltà inesorabile della tradizione dominante; ma è anche l'addio commovente di una ragazzina che vuole continuare a vivere ma non potrà per colpa di un regime secolare di sottomissione.
12,00 11,40

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