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Libri di Donata Bulotta

Biografia e opere di Donata Bulotta

«Come il mare» ogni tanto: donne e satira nel medioevo inglese

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 268
Il libro illustra le modalità con cui certe composizioni liriche satiriche anonime criticano la figura femminile della società inglese dei secoli XII-XVI. Attraverso una visione misogina di antica tradizione, l’attacco verso atteggiamenti e abitudini delle donne, considerati inadeguati, diventa motivo di derisione pubblica e monito per far riflettere e scongiurare ogni eventuale loro sconvenienza ai danni del prestigio maschile. La satira nei confronti della “donna-mare”, volubile e incostante, vista solo nella sua funzione di madre e moglie all’interno della famiglia, riconferma ancora una volta la posizione maschilista nei suoi confronti. La denigrazione cui viene sottoposta è espressione di un timore reale, legato alla contingenza storica dell’Europa del tempo, in cui la donna sta acquisendo un ruolo sociale più attivo e partecipe che da una prospettiva maschile si rivela sempre più allarmante e pertanto da contenere e arrestare.
15,00 14,25

Vulnerability. Memories, bodies, sites­Vulnerabilità. Memorie, corpi, spazi

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 474
La presa di coscienza della fragilità, quale stato di fatto ontologicamente antropico, costituisce un passo essenziale nel percorso di costruzione di una pratica di resilienza, poiché, solo riconoscendo la comune matrice di vulnerabilità, si possono trovare i mezzi adeguati per affrontarla e sostenerla, facendone un punto di forza e un sostegno collettivo. Il linguaggio, quale elemento riempitivo dello spazio di convivenza sociale, gioca un suo ruolo fondamentale, come mezzo attraverso il quale si entra in comunicazione con gli altri, si condividono le diverse categorie di concetti e quindi anche l’essere, tutti, vulnerabili. I saggi raccolti in questo volume rappresentano un esempio di come qualsiasi metodo di diffusione, del presente come del passato, denunciando, manifestando e affrontando in solidarietà la vulnerabilità comune, possa attivare un processo che conduca, non a una strategia di protezione “a tutti i costi”, ma, come nota Judith Butler, a superare la “propria”  vulnerabilità, esponendola, raccontandola, proiettandola verso gli altri, relazionandola con quella di tutti.
18,00 17,10

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