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Libri di Domenico Taranto

Biografia e opere di Domenico Taranto

Tra logos e pathos. Roberto Racinaro testimone e interprete del tempo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 192
Il modo appassionato con cui Roberto Racinaro (1948-2018) ha esercitato la sua ragione critica sulle cose del suo tempo storico, impegnandosi in incarichi direttivi negli istituti in cui ha trascorso la sua esistenza, viene qui ricordato da amici ed allievi che restituiscono i tratti salienti dei momenti decisivi della sua vita. Racinaro è stato contemporaneamente filosofo, politico, preside di Facoltà, Rettore, imputato, processato, e dopo tre lustri assolto. Ha destinato la filosofia a se stesso all’incontro con la società e ha pagato perciò un prezzo piuttosto alto in nome dell’esercizio di una attività teoretica non disgiunta dalla prassi. Così facendo ha obbedito a quello che avvertiva come un dovere: fare della sua ragione uno strumento per interpretare i segni del tempo, favorendo i processi di emancipazione che il tempo storico sembrava recare con sé e insieme contrastandone le linee involutive di cui era contemporaneamente e contraddittoriamente gravido.
14,00 13,30

Il pensiero politico e i volti del male. Dalla «stasis» al totalitarismo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 352
Partendo da uno degli atti fondativi del discorso politico, quello del Protagora, che ad esso attribuiva la capacità di salvare l'umanità dallo stato di dispersione ferina in cui si trovava prima di ricevere i doni di Zeus, il volume interroga le modalità attraverso cui le speranze redentive sono state via via deluse, facendo emergere i rischi che hanno accompagnato l'opera d'istituzionalizzazione del potere. Guardando la politica dal suo interno e avvicinandosi non genericamente al male, ma ai suoi specifici mali, quelli che essa istituzionalmente produceva o lasciava sussistere nella sfera del sociale, il volume offre un racconto di ciò che, di volta in volta, è stato considerato come il pericolo più urgente, scaturente dalla logica del funzionamento delle istituzioni o dalla lotta per l'acquisizione del potere, visto come categoria del politico e insieme come sua più alta posta in gioco. Organizzato non secondo una logica tipologica, ma secondo l'emergenza storicamente determinata della percezione del negativo, nella pluralità dei modi del suo darsi, il volume prende in esame il male degli antichi, tanto in Grecia che a Roma, per giungere, attraverso il Medioevo e la modernità, fino all'estremo, in cui il rovesciamento distopico del "principio speranza" si salda con la fabbrica della morte nella tragedia dei totalitarismi, e con la stessa possibilità della fine della storia.
44,00 41,80

La miktè politéia tra antico e moderno. Dal «quartum genus» alla monarchia limitata

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 160
Il volume ripercorre gli sviluppi dell'idea del governo misto, come formula capace di contenere le aspirazioni, gli "umori" delle parti sociali presenti nello Stato, rintracciando il filo rosso che fin dall'antichità lo individua come il prerequisto della possibile sottrazione degli organismi politici al corso rovinoso del tempo. Intrecciando i saperi medici, che presiedono all'idea della mistione e della crasi, con gli ideali politici di quanti videro nel "quartum genus" la forma di governo ideale e perfetta, capace di ospitare e portare a mediazione le differenze istituzionali ma più ancora sociali, la storia del governo misto dà conto dei suoi autori, Polibio, Machiavelli, Contarini, e dei suoi modelli topologici, Sparta, Roma...
20,00 19,00

Le virtù della politica. Civismo e prudenza tra Machiavelli e gli antichi
15,00

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