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Libri di Domenico Rea

Biografia e opere di Domenico Rea

Il fondaco nudo

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 272
Agglomerato di case decadenti e fetide dagli ingressi bui e senza finestre, “fondaco” è la parola chiave che schiude un mondo che ancora è presente nella memoria dei napoletani. In questa rielaborazione di racconti e saggi pubblicata nel 1985, Domenico Rea mette nuovamente sotto la lente di ingrandimento gli effetti del degrado e dei grandi contrasti sociali prodotti dagli interessi economici della modernità. Il fondaco nudo è l'orrore della città guardato senza infingimenti. Sono storie modulate sulla contrapposizione netta tra passato e presente, tra la velocità della società odierna e l'immobilità della plebe, denominatore comune dei diversi passaggi del libro, diviso in tre sezioni che abbracciano ciascuna un arco temporale diverso: “Medioevo”, che corrisponde agli anni trenta e quaranta, “Interregno”, dal dopoguerra agli anni sessanta, e “Work in progress”, che racconta l'epoca più recente, quella dell'industrializzazione avanzata, in cui la Napoli di ieri – “la città più bella del mondo, la più ricca, la più popolosa, la più allegra” ma anche “la più povera e la più sporca” – è solo un ricordo.
14,00 13,30

Ninfa plebea

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 192
Miluzza, poco più che bambina e cresciuta nella povertà di un misero basso, comincia a sbocciare e ad attirare gli sguardi voluttuosi di vicini di casa e signori. Siamo a Nofi, la cittadina campana d’invenzione sfondo di molte opere dell’autore, e sono gli anni prima della seconda guerra mondiale. Tutto intorno a lei è miseria, dissolutezza e meschinità, e la sua educazione sentimentale potrebbe diventare una discesa agli inferi. Eppure, come per miracolo, la sua purezza non è scalfita da quel mondo squallido di uomini alla ricerca del piacere. Miluzza è pura forza vitale, coraggio e voglia di non soccombere ai pericoli che le si parano davanti sul cammino. Domenico Rea narra con uno stile a tratti aspro e a tratti lirico la storia di una stella terrena, affrontando con coraggio un tema a lungo rimosso nella letteratura: quello delle infanzie rubate, dei corpi di giovani donne offesi e violati da uomini senza scrupoli. Da questo libro è stato tratto il film omonimo del 1996 diretto da Lina Wertmüller con Stefania Sandrelli e Raoul Bova.
13,00 12,35

Spaccanapoli

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 160
Quando nel 1947 scrisse "Spaccanapoli", suo libro d'esordio, Domenico Rea avvertì l'esigenza di cambiare il linguaggio tradizionale perché in quegli anni "avvenne una cosa: la guerra". Ed è in quella particolare atmosfera creatasi a Napoli durante l'occupazione militare alleata che scrisse questo libro dirompente, uno schiaffo alla cultura letteraria del tempo e ai luoghi comuni associati non solo alla città, ma all'intero meridione. Accolto con favore dalla critica ma confuso da alcuni con le varie operazioni neorealistiche di quegli anni, Spaccanapoli rivela già per intero le doti di uno scrittore non catalogabile, che descrive un mondo - quello della plebe - in una lingua sonante, ellittica, nervosa. La novità di questi racconti risiedeva nella compresenza e alternanza di alto e basso, di vernacolare e letterario, di un dialetto "avviluppato e attaccato alle cose". Il titolo Spaccanapoli fece la fortuna storica del libro, anche se la città non vi compare mai fisicamente: è piuttosto uno spazio simbolico, lo specchio della mentalità dei suoi abitanti "attenta a rubare ogni attimo di godimento, con qualunque mezzo, per la fondamentale ragione che la vita è un mare, ora buono ora cattivo, e l'uomo, ora naufrago, ora superstite".
12,00 11,40

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