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Libri di Claudia Magnanini

Biografia e opere di Claudia Magnanini

Ricostruzione e miracolo economico. Dal sindacato unitario al sindacato di classe nella capitale dell'industria

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 272
Il 26 aprile del 1945, a un ventennio dal suo scioglimento, rinacque a Milano la Camera del lavoro per iniziativa di alcuni dei futuri protagonisti della scena politica e sindacale milanese, Giuseppe Alberganti, Franco Mariani, Gaetano Invernizzi e Luigi Morelli. La ripresa dell'attività dell'organismo camerale registrava una novità rilevante rispetto al passato: la partecipazione al fianco di comunisti e socialisti di esponenti della Dc, del Pri e del Partito d'Azione, frutto dell'unità delle forze antifasciste nel Cln. Il periodo unitario fu però una breve parentesi e, dopo le scissioni del 1948 e del 1949, la Camera del lavoro venne diretta esclusivamente da comunisti e socialisti. Seguì un periodo di isolamento e di difficoltà organizzative, con una costante perdita di iscritti che si sarebbe arrestata solo alla fine degli anni Sessanta. Alla sconfitta politica del movimento operaio avrebbe fatto seguito un mutamento sociale vertiginoso, dovuto alla crescita negli anni del "boom" economico. Di fondamentale importanza per la Cgil milanese si rivelarono le analisi condotte dall'Ufficio camerale di studi economici sulla struttura del mondo del lavoro, sulle relazioni umane, sull'andamento dei prezzi. A partire dall'inizio degli anni Sessanta la Camera del lavoro seppe tornare alla guida del movimento dei lavoratori milanesi e ricostruì una coscienza sindacale che sfociò in un'intensa fase rivendicativa unitaria, anticipazione della combattività operaia dell'autunno caldo.
25,50 24,23

Autunno caldo e «anni di piombo». Il sindacato milanese dinanzi alla crisi economica e istituzionale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 192
Durante gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, periodo cruciale della storia del sindacato italiano, la Camera del lavoro rinsaldò quel ruolo di avanguardia fino a oggi scarsamente riconosciuto dalla storiografia e che essa in realtà deteneva a partire dalla sua nascita. Dopo una prima fase di partecipazione critica alla programmazione economica promossa dalla giunta di centrosinistra, la Camera del lavoro, negli anni della contestazione giovanile e dell'autunno caldo, assunse la rappresentanza dei nuovi soggetti collettivi sorti spontaneamente all'interno delle fabbriche e seppe recuperare, grazie all'adozione di un nuovo modello di relazioni industriali, la guida del movimento dei lavoratori, fino a supplire i partiti politici in crisi di credibilità. Nel volume si ricostruisce il processo avviato negli anni Settanta che vedeva, da un lato, la mobilitazione dei lavoratori e dall'altro, il confronto programmatico con le forze politiche e i rappresentanti del fronte industriale. Il duro attacco portato dall'eversione di destra e dalle Brigate rosse alle istituzioni democratiche, già gravemente compromesse dagli scandali nel mondo politico e indebolite dalla crisi economica, spinse la Camera del lavoro a imboccare la strada dell'assunzione di responsabilità e del contenimento della conflittualità sociale.
22,00 20,90

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