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Libri di Chiara Cappiello

Biografia e opere di Chiara Cappiello

Oswald Spengler e il« Tramonto dell'Occidente». Cento anni dopo

Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2021
pagine: 142
Avere cent'anni, e non darli a vedere. L'opera di cui, attraverso il presente volumetto, si festeggia il centenario, il Tramonto dell'Occidente di Spengler (1918-2018), è dunque un «classico». Proprio il Tramonto dell'Occidente, opera famigerata per antonomasia. Malgrado i tanti detrattori, assai preoccupati dai pericoli annidati nel testo e malgrado Spengler stesso, che di essere considerato un «classico» forse non aveva tanta voglia. Con il Tramonto dell'Occidente a compiere cent'anni non è un libro qualsiasi ma un libro importante, un grande libro - un «romanzo intellettuale», un «libro carismatico», uno Ur-Buch - che ha dietro di sé una recezione ormai anch'essa vasta e complessa, un tassello importante nella storia culturale europea e non soltanto europea. La ricorrenza centenaria potrebbe allora fornire lo stimolo per riprendere in grande stile proprio il filo della fortuna di Spengler, la fortuna e la sfortuna, la sua recezione, la recezione in grande stile, e cioè una storia della recezione che sarà degna di questo nome solo a patto di mostrare la necessaria sensibilità per la dimensione storica. Di ciò si sente fortemente il bisogno, anche perché il confronto con un libro che affronta il problema del tramonto dell'Occidente e del suo declino necessariamente si rivela, allo stesso tempo, come un confronto con la nostra coscienza di europei. Con contributi di Marino Freschi, Giampiero Moretti, Andrea Orsucci, Giuseppe Raciti e Domenico Conte.
20,49 19,47

«Perdita del centro». Arte e Novecento in Benedetto Croce

Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2019
pagine: XVIII-227
«Don Antonio Cardarelli della letteratura»: questo il soprannome con cui Benedetto Croce era noto a Napoli per le sue «diagnosi e prognosi letterarie». Anche il filosofo, insieme con altri grandi interpreti del Novecento, considera l'arte un sismografo dei moti dello spirito. All'altezza del Novecento il mondo, privo di punti di riferimento e di spinta morale, gli appare vertiginosamente sbilanciato verso la vitalità. Ha perso il centro, come si legge nella Storia d'Italia e in non poche pagine di sferzante e implacabile polemica letteraria. L'arte è lo specchio su cui si riflette la febbre che ha colpito l'Europa. Nell'officina del critico si incontra un Croce diverso da quello irrigidito nelle maglie del sistema. Lungi dal vivere nel migliore dei mondi possibili, il filosofo non si stanca di invigilare e di esercitare la critica fuori di ogni torre d'avorio, nel doloroso confronto con l'asprezza dei tempi e della storia. Tentando di trattenere quanto ormai è perduto. Prefazione di Domenico Conte.
26,49 25,17

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