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Libri di Carlo Capra

Biografia e opere di Carlo Capra

Ombre in val Pusteria

Libro: Libro in brossura
editore: Bibi Book
anno edizione: 2022
pagine: 128
Un piccolo paese della Val Pusteria, in un luglio assolato, diventa teatro di una serie di delitti efferati. Ad essere coinvolti sono nomi noti dello sport, con un elemento in comune: il loro allenatore. La prima vittima è Caroline Vilander, campionessa di nuoto. Ha la gola tagliata e le è stato tatuato un teschio sotto il seno. A questo omicidio segue quello di Walter Rainer, portiere della squadra di hockey di Bolzano, trovato senza vita in una stanza d’albergo a Dobbiaco. La dinamica è la stessa: ha la gola tagliata e un teschio tatuato sul petto. Chi mai potrebbe volere la morte di giovani atleti? Molti abitanti del paese sembrano, anche soltanto marginalmente, implicati, ma il movente sfugge agli investigatori. Dalle autopsie emerge che le vittime facevano uso di anabolizzanti e farmaci dopanti per aumentare il rendimento nelle gare agonistiche. Dopo una serie di avventure che vedono il coinvolgimento di tutta la comunità montana, l’ispettore Riccardo Meier e il patologo forense Michael Foreman individueranno il colpevole puntando i riflettori proprio sugli insospettabili dell’ambiente sportivo.
17,00 16,15

Governi, funzionari, finanze nell'Europa d'antico regime

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Sono raccolti in questo volume dieci saggi di Carlo Capra, composti per la maggior parte nell’ultimo ventennio del secolo XX, ma alcuni (in particolare l’ampio lavoro introduttivo sui maggiori stati europei d’antico regime) in tempi molto più recenti. Al centro dell’attenzione non sono tanto la nascita e lo sviluppo dello “stato moderno” astrattamente inteso, un concetto dal quale gran parte della storiografia contemporanea ha preso le distanze ma, come vorrebbe suggerire il titolo del libro, le forme concrete di organizzazione del potere tra la fine del Medio Evo e le rivoluzioni di fine Settecento, specialmente nei cruciali settori delle finanze, della giustizia e dell’amministrazione. Mentre i quattro articoli compresi nella prima parte si propongono di delineare il quadro europeo, i sei che costituiscono la seconda parte sono dedicati ai mutamenti istituzionali attuati dal governo austriaco nei suoi domini italiani in varie fasi del XVIII secolo, e a diverse personalità che, a mezzo tra mondo asburgico e mondo italiano, incarnarono tale volontà di riforma: tra queste il governatore Girolamo Colloredo, il cancelliere Kaunitz, il referendario del Dipartimento d’Italia a Vienna Luigi Giusti e Francesco Maria Carpani (l’unico lombardo del gruppo), e ancora in una fase posteriore il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo e il giurista trentino, consigliere di Giuseppe II, Carlo Antonio Martini.
32,00 30,40

Gli italiani prima dell'Italia. Un lungo Settecento, dalla fine della Controriforma a Napoleone

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 459
È nota la frase attribuita a Massimo d'Azeglio, "fatta l'Italia bisogna fare gli italiani", ma è concepibile provare a invertire la successione cronologica tra i due processi, giacché per fare l'Italia era pur necessario che esistessero in qualche forma e in numero sufficiente gli italiani, con un bagaglio di lingua e memorie comuni e di idee condivise, tra le quali la coscienza della propria arretratezza rispetto alla parte più sviluppata dell'Europa e il desiderio di superare la tradizionale frammentazione politica. La prima si affermò e si diffuse tra le classi colte a partire dagli ultimi decenni del Seicento, il secondo fu un portato dell'età rivoluzionaria e napoleonica, in cui ebbero un peso determinante lo sconvolgimento degli antichi assetti politici e l'esperienza dello Stato moderno con i suoi ordinamenti, i codici, l'esercito, la scuola. Di qui la periodizzazione adottata, che abbraccia quasi un secolo e mezzo di storia italiana e fa largo posto, accanto agli aspetti politico-istituzionali e alle vicende culturali, alle strutture economiche e alle forme di socialità proprie del nostro lungo Settecento.
18,00 17,10

Gli italiani prima dell'Italia. Un lungo Settecento, dalla fine della Controriforma a Napoleone

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 459
È nota la frase attribuita a Massimo d'Azeglio, "fatta l'Italia bisogna fare gli italiani", ma è concepibile provare a invertire la successione cronologica tra i due processi, giacché per fare l'Italia era pur necessario che esistessero in qualche forma e in numero sufficiente gli italiani, con un bagaglio di lingua e memorie comuni e di idee condivise, tra le quali la coscienza della propria arretratezza rispetto alla parte più sviluppata dell'Europa e il desiderio di superare la tradizionale frammentazione politica. La prima si affermò e si diffuse tra le classi colte a partire dagli ultimi decenni del Seicento, il secondo fu un portato dell'età rivoluzionaria e napoleonica, in cui ebbero un peso determinante lo sconvolgimento degli antichi assetti politici e l'esperienza dello Stato moderno con i suoi ordinamenti, i codici, l'esercito, la scuola. Di qui la periodizzazione adottata, che abbraccia quasi un secolo e mezzo di storia italiana e fa largo posto, accanto agli aspetti politico-istituzionali e alle vicende culturali, alle strutture economiche e alle forme di socialità proprie del nostro lungo Settecento.
32,50 30,88

Istituzioni e cultura in età napoleonica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 688
Promosso dal Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della prima Repubblica Italiana, il convegno di studi svoltosi a Milano nell'ottobre 2005, di cui si pubblicano qui gli atti, si è proposto di approfondire e, in taluni casi, di rinnovare la conoscenza delle istituzioni culturali e della vita intellettuale in una fase cruciale del processo di transizione alla modernità. L'esperienza napoleonica, che fu più intensa e prolungata che altrove per i territori compresi nella Repubblica Italiana fondata da Napoleone (1802-1805) e trasformata poi nel Regno d'Italia (1805-1814), non significò solamente la costruzione di uno Stato forte e accentrato, la formazione di una burocrazia efficiente e preparata e di un forte esercito, l'introduzione dei codici e degli avanzati ordinamenti francesi; ma comportò anche un nuovo rapporto con gli intellettuali, chiamati a organizzare il consenso attorno al nuovo regime e soprattutto a fornire le leve di magistrati, di funzionari, di insegnanti, di ingegneri, di tecnici di cui la Monarchia amministrativa napoleonica aveva urgente bisogno. I trenta saggi che compongono il volume esplorano le direttive e gli esiti di questa politica culturale nei più vari settori, dall'Istituto Nazionale e dalle Accademie centrali alle università e alle scuole, dalla statistica all'agronomia e alla medicina, dall'editoria al giornalismo, dall'urbanistica all'affermazione del gusto neoclassico.
49,00 46,55

Dall'Europa al mondo. Storia, documenti, problemi. Con laboratorio. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 1

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
anno edizione: 2003
pagine: 684
29,25 25,45

Milano nella storia dell'età moderna

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1997
pagine: 246
Il volume ospita saggi monografici di più ampie dimensioni e contributi più brevi e circoscritti, che segnalano e utilizzano fonti inedite degli archivi e delle biblioteche milanesi e lombarde, meritevoli di essere valorizzate. Le indagini affrontano temi che sono al centro degli attuali interessi dei ricercatori storici: la gestione delle finanze, l'amministrazione della giustizia penale, l'urbanistica militare e civile, l'economia rurale, le giurisdizioni feudali, il collezionismo di opere d'arte, le carriere ecclesiastiche, i monasteri femminili.
33,00 31,35

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