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Libri di Bruno Musso

Biografia e opere di Bruno Musso

Il cuore in porto. Storia di baccàn e camalli, di navi e armatori

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2017
pagine: 250
Dal 1828 la storia delle famiglie genovesi Grendi e Musso, nati spedizionieri, poi diventati armatori, si è intrecciata con quella dei porti italiani. Dalla Genova sabauda, dove le merci viaggiavano a dorso d’uomo, fino ai nostri giorni e alle sfide del secolo della logistica, una saga con personaggi indimenticabili: Marco Antonio, il bisnonno sempre allo scagnu; lo zio Serafino Cevasco, che costruì la grande Eridania; Ugo, eroe della Grande Guerra, artista e imprenditore; Bruno e Giorgio, alpinisti, velisti e artefici in Italia della rivoluzione dei container. E ancora: i leggendari caravana e i consoli della Compagnia; i presidenti del porto di Genova, dal garibaldino Canzio a Merlo; McLean, l’americano che ha rivoluzionato il traffico delle merci. Tra baccàn e camalli, navi e armatori, un racconto in prima persona che ripercorre le principali vicende della portualità italiana: i successi e i fallimenti, le opportunità colte e quelle mancate.
16,00 15,20

La rivoluzione necessaria. La crisi economica vista da un imprenditore

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 160
La crisi economica sembra ancora lontana da una soluzione e le strategie adottate per contrastarla risultano inadeguate. Il rigore, penalizzando l'economia, riduce le entrate fiscali e peggiora l'equilibrio del bilancio pubblico; ma anche l'aumento della spesa pubblica come stimolo alla crescita, mentre fa peggiorare i conti, manca ugualmente l'obiettivo della crescita. Da quasi 30 anni infatti nei paesi avanzati, USA ed UE, la crescita è frenata (in Italia totalmente assente) e denuncia l'esistenza di un collo di bottiglia che bisogna preventivamente rimuovere. L'evoluzione tecnologica degli ultimi quarant'anni, legata all'elettronica, ha fatto crescere la capacità produttiva e l'importanza della mano pubblica; questa però, sprovvista dei necessari strumenti di conoscenza/potere, non è stata in grado di adempiere al nuovo compito. La crescita incontrollata della catena di comando pubblica ha fatto esplodere l'inefficienza e i costi pubblici. Parallelamente, la scomparsa del proletariato ha richiesto una maggiore partecipazione popolare, che implica il passaggio dall'attuale democrazia "delegata" a quella futura "partecipata". Partecipare a decisioni senza disporre della conoscenza necessaria fa però crescere la demagogia e non la democrazia. È quindi necessario "inventare" un meccanismo economico-istituzionale compatibile con le nuove istanze partecipative.
21,00 19,95

Il porto di Genova. La storia, i privilegi, la politica

Libro
editore: CELID
anno edizione: 2008
pagine: 192
22,00 20,90

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