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Libri di Biagio Marin

Biografia e opere di Biagio Marin

Gorizia

Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 160
Quando, nel 1940, Biagio Marin pubblica la prima edizione di questo libro, Gorizia è già una delle città più rappresentative della sua geografia sentimentale. Luogo dell’anima e di rarefatte suggestioni, essa simboleggia anche il momento della sua prima formazione intellettuale e fa bene Elvio Guagnini nell’Introduzione a citare le parole con le quali lo scrittore-poeta dipinge, in una pagina memorabile, l’arrivo in città: “Il fracasso del treno era diventato un pieno d’orchestra, la gioia erompeva dal mio cuore nel ritmo della corsa. Entrai in città a piedi; il vespero, per me, si prolungava benigno. E non vidi brutture e rovine; solo l’altare azzurro dell’altipiano di Ternova, e sopra ad esso, immota, una nube festosa, inzuppata di toni violetti. L’ombra inondava le vie, un velo celeste attenuava la morte, ma io avevo l’anima piena di canto”. Con occhio incantato Marin trasfigura liricamente i luoghi del territorio goriziano, gli incontri, le vite di persone umili, le biografie illustri di suoi compagni di studi (primo fra tutti Scipio Slataper) o di amici come Nino Paternolli e soprattutto la Grande Storia che aleggia sempre su Gorizia, segnandone un destino colmo di pathos. In questo modo il poeta gradese cesella un ritratto di Gorizia fatto di cultura, bellezza e, ancora, di Storia, che appare modernissimo e allo stesso tempo, nella prefigurazione di un tempo nel quale i confini cadranno, profetico.
18,00 17,10

Le cronache del poeta

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 260
Il volume presenta nuove pagine in prosa del poeta Biagio Marin, provenienti da un archivio proprietà della Fondazione CaRiGo, che nei primi anni del nuovo millennio le aveva acquistate ad un’asta. Il Centro Studi “Biagio Marin”, invitato a dare struttura all’archivio dei manoscritti e dei dattiloscritti ricuperati, ne ha ricavato presto tre pubblicazioni: fra esse questo volume, che contiene una delle tre serie di trasmissioni radiofoniche cui Marin si era impegnato leggendo lui stesso i suoi testi. Un Marin che rivolge il suo sguardo sul reale vissuto quotidianamente, anche umile, da poeta, rinnovando la celebrazione di valori che ci sono prossimi, e il suo sguardo si muove tra paesaggio, uomini e cose. Il suo discorso fluisce piano e persuaso, con parola semplice e di bella misura, coinvolgente e diretta, quasi un colloquio, da fare innamorare delle cose e delle esperienze dette.
48,00 45,60

Scritti goriziani, 1920-1923

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: VI-174
"Gli Scritti goriziani 1920-1923" di Biagio Marin si propongono come un piccolo fascio di documenti a tutt'oggi da analizzare e studiare sotto vari punti di vista. Mentre compensano infatti alcuni momenti della biografia mariniana ancora imprecisi e vaghi o incompleti, di fatto orientano alla ricerca e alla riflessione storiografica di più ampio respiro, che tocca la città di Gorizia nel momento cruciale del primo dopoguerra. La pubblicazione di tali scritti, arricchita da documenti inediti preziosi, riguarda poi la valutazione dei caratteri della scrittura e dell'itinerario dello scrittore e del poeta - in quanto tale. Sono quindi documenti che attestano un periodo dell'impegno e degli interessi di intellettuale e di cittadino di Marin finora poco sondato e documentano un clima di esperienze a cui poi la città di Gorizia, a sua volta, sembra avere dato relativa importanza. Particolare attenzione è posta agli scritti pedagogici, un tema centrale nell'attività di Marin, e al "momento vociano" della città promosso da Marin con le presenze dirette ed indirette di Salvemini, Gobetti e Monti, di Gentile e di Prezzolini e al socialismo goriziano; nonché ai rapporti di Marin - e della stessa Voce e del socialismo di quegli anni con il mondo slavo. Ed è questo un capitolo nuovo di ricerca e di studio, da avviare sistematicamente, tenendo conto anche della mobilità dei confini nella Venezia Giulia nel secolo scorso.
34,00 32,30

Il libro di Gesky

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 132
Il libro di Gesky, finora inedito, è un quadernetto ben conservato di settantacinque pagine non numerate, legato in filo e rilegato in pelle colorata. È un manoscritto autografo di Biagio Marin, firmato con lo pseudonimo di Marino Marin. È datato dal 24 gennaio 1913 al 21 marzo 1914, scandito all'interno dalle date di stesura, con indicazione delle località in cui è stato redatto (prevalentemente Vienna, ma anche Grado e Gorizia). Gelosamente conservato, è stato fatto uscire ora dagli eredi del poeta per la sua pubblicazione. Si tratta del primo dei suoi mitici "Diari', caratterizzato da riferimenti al vissuto ma atteggiato anche a forma di dialogo e a rapporto epistolare, con Gesky appunto (nella vita, Gemma Apollonio, amica gradese di quattro anni più giovane), interlocutrice muta. Il libro ci consente di rivedere la personalità di Marin, la sua ricerca di amore e di dialogo, ma anche l'ironia beffarda; lo scontro fra la libertà del poeta e le istituzioni e le convenzioni sociali; il rifiuto dell'utile e delle convenzioni borghesi.
26,00 24,70

Dialogo al confine. Scelta di lettere 1978-1985

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 326
"Ricostruire un ambiente storico per definire profili, valutare opere e capire le scelte dei protagonisti è impegno che dà esiti sempre manchevoli; parlare del passato soggiace immancabilmente alle categorie di valore di chi si impegna a farlo. Tuttavia i documenti parlano, e la soggettività di chi oggi voglia vedere più a fondo nella concretezza dei documenti non può che favorire un arricchimento di interesse e l'apertura di nuovi itinerari di ricerca, specie se i documenti sono "nuovi". Con questo spirito pubblichiamo il carteggio che ha impegnato in fitto dialogo Gino Brazzoduro, poeta e ingegnere chimico di origine fiumana, ed il poeta Biagio Marin, carteggio che nella sua totalità è presente nell'archivio privato della signora Anna Brazzoduro, ed in parte anche nel Fondo Marin della Biblioteca Civica di Grado, dove occupa una posizione di notevole interesse, avendo accanto altri carteggi e documenti di autori ed intellettuali fiumani con cui Marin ha avuto contemporanea corrispondenza, così da arrivare ad uno scambio epistolare a tre." (Dalla Presentazione di Edda Serra).
64,00 60,80

Paesaggi, storia e memoria. Pagine rare e inedite dell'Archivio Marin della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

Libro
anno edizione: 2008
pagine: 232
La fortuna di uno scrittore dopo la sua scomparsa può dipendere anche dalla disponibilità dei suoi scritti, ovvero da come sono gestiti e pubblicati, quindi da come l'interesse e - perché no? - la curiosità del pubblico vengono alimentati. Nel caso di Biagio Marin esiste per fortuna il Centro Studi a lui intitolato che svolge tale funzione, egregiamente promuovendo edizioni, raccogliendo, conservando e catalogando inediti, manoscritti e documenti, infine organizzando la stampa di volumi che riuniscono scritti sparsi, minori rispetto al corpus poetico, ma spesso gustosi e sicuramente utili per arricchire la conoscenza dell'autore, renderne più agevole l'interpretazione, riaccendere l'attenzione. Si collocano in tale contesto le brevi prose qui riunite. Tutta una sezione è formata da pagine dedicate da Marin alla propria terra, con specifico riferimento a Trieste e a Grado, viste da angolature particolari. Il primo e più vasto nucleo del volume è invece costituito da interventi di Marin su scrittori fra Ottocento e Novecento, giuliani o dell'area culturale veneta. Il pezzo più cospicuo di questa sezione critico-memorialistica riguarda Giani Stuparich. Era forse inevitabile, data l'ammirazione e l'amicizia (non priva di crisi e di contrasti) fra i due. Si tratta di un saggio importante, che solo un esperto conoscitore sia dell'uomo sia della sua opera sia di tutto il contesto giuliano poteva scrivere.
48,00 45,60

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