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Libri di Antonello Calore

Biografia e opere di Antonello Calore

I confini mobili della cittadinanza

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 256
La "cittadinanza" è istituzione di lunga durata, che affonda le sue radici in concetti del passato quale politeia della Grecia antica o civitas della cultura giuridica romana. Privata dei molteplici aggettivi (giuridica, politica, sociologica, nazionale, plurale, digitale, effettiva, proattiva, etc.), con la quale è stata qualificata nel corso degli studi, descrive nella sostanza i legami che un individuo ha con una determinata comunità. Tale relazione si invera in una dimensione spaziale (la civitas, lo Stato) ed è influenzata da elementi economici, politici, normativi, sociali e culturali, che ne restituiscono un'immagine plurale: "cittadinanze". L'attuale cittadinanza, ancora fortemente condizionata dalle finalità dello Stato-nazione, si riduce a gestire le modalità per l'acquisizione dello status di cittadino, riconosciuto tale dall'ordinamento giuridico. Alla luce, però, delle grandi trasformazioni ("globalizzazione", primato della "persona" sul "cittadino", interferenza delle istituzioni sovranazionali su quelle locali), che nell'ultimo mezzo secolo hanno inciso significativamente sulla natura dello Stato-nazione, la cittadinanza ha subìto cambiamenti così profondi da farci chiedere se sia in grado di contribuire a risolvere il conflitto cittadini-stranieri in un'ottica inclusiva e non divisiva. Se cioè, sotto il peso destabilizzante delle attuali migrazioni, riesca a gestire la piena acquisizione dei diritti della persona nel rapporto libertà-uguaglianza e non, invece e suo malgrado, a fomentare l'inutile e pericoloso antagonismo fra il cittadino e lo straniero. È con tale dualismo che gli autori del volume hanno provato a cimentarsi.
23,00 21,85

«Cittadinanze» nell'antica Roma. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: X-99
"Riflettere sulla cittadinanza significa «richiamare il rapporto giuridico fondamentale che lega l’individuo all’ordine; sia l’ordine politico sia l’ordine sociale, in un equilibrio tra politico e sociale variabile secondo le culture giuridiche e i tempi storici». Questa affermazione di Azzariti, in apertura al suo saggio 'La cittadinanza', contiene aspetti decisivi attinenti a tale figura: il legame tra l’individuo e la comunità; il nesso tra l’individuo e l’ordine costituito; la relazione tra il cittadino e lo straniero; la dimensione storica dei rapporti. A ben riflettere, indagare sulla cittadinanza significa, in ultima analisi, porsi il problema della convivenza civile; come scrive Enzo Bianchi: «è comunque indubbio che [...] dobbiamo ripensare alle categorie della cittadinanza, della stranierità, dell’ospitalità, non come mero esercizio dialettico o come astratti sistemi giuridici, ma come riflessione sul senso della nostra convivenza civile , sull’orizzonte che vogliamo dischiudere alla nostra società, sulla qualità della nostra vita e di quella delle generazioni a venire». L’indagine storica consente di contestualizzare la figura della cittadinanza nelle diverse epoche e a seconda delle forme istituzionali (poi statali) che si sono succedute nel corso del tempo, rifuggendo da tendenze dogmatiche e formalistiche. «Insomma, ogni forma di stato, ogni ordinamento giuridico concreto, definisce una sua specifica forma di cittadinanza»." (dall'introduzione)
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