Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 324
Basandosi sullo studio di epistolari, diari e memorie di guerra scritti da combattenti e reduci inviati sul fronte alpino durante il primo conflitto mondiale, questo lavoro si occupa di una tappa fondamentale del processo di avvicinamento degli italiani alle montagne, iniziato nella seconda metà dell’Ottocento anche grazie alle attività del Club Alpino Italiano e della Società degli Alpinisti Tridentini. Durante i tre anni e mezzo di ostilità, soldati di ogni estrazione sociale e provenienza geografica furono spinti, per convinzione o per obbligo, a prendere confidenza con il suolo accidentato, la dimensione verticale, attività pratiche come lo sci. La montagna, resa ancora più ostile dal contesto bellico, fu una scuola di vita e di sopravvivenza: i combattenti dovettero imparare a difendersi da un ambiente sfavorevole, adattandosi a climi e terreni refrattari alla presenza dell’uomo.