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Libri di Andrea Spinelli

Biografia e opere di Andrea Spinelli

Andamento lento. Un camper come tana, casa, rifugio errante

Libro: Libro in brossura
editore: Ediciclo
anno edizione: 2023
pagine: 176
«Cosa accade quando lo spazio vivibile diventa piccolo? È un po' come quando, sdraiato su un letto di ospedale, ti dicono che hai sì e no un mese di vita. Pensi a tutto quello che volevi fare e avere e capisci cosa è realmente importante portare con te, quello che in quel preciso momento sei e hai. Pensi all’essenziale». Una diagnosi senza scampo ha cambiato la sua visione del mondo e l’ha spinto a camminare. Un passo dopo l’altro, inanellando fatica e vie storiche, arrivando a vedere l’oceano subito dopo Santiago de Compostela, Andrea è riuscito a tenere a bada il cancro. Poi è giunto il momento di un nuovo inizio: vendere la casa e vivere in camper con la moglie e il cane Lucky. Dichiarato inabile per un cancro al pancreas inoperabile, Andrea Spinelli non può lavorare. Sua moglie, che lo accompagna e lo segue nella sua odissea medica, abbandona il lavoro per stargli accanto. È tempo di prendere una decisione importante: quella di vendere la casa e di vivere in un camper di poco più di sei metri. “Tano il gabbiano”, questo il nome con cui viene battezzato il mezzo, diventa casa, auto, tana. Gli consente di visitare per due volte i parenti siciliani e di rafforzare il suo spirito da “fulltimer”, ovvero coloro che nella scala dei valori mettono al primo posto la dignità e al secondo la libertà; tutto il resto è vita, che amano intensamente. Sotto al lunotto posteriore, Andrea incolla l’adesivo con la scritta: “Vado piano ho il cancro, il mio ultimo pensiero è andare di fretta. Grazie per la pazienza”.
17,00 16,15

Se cammino, vivo. Se di cancro si muore, pur si vive

Libro: Libro in brossura
editore: Ediciclo
anno edizione: 2018
pagine: 170
"Sono arrivato fino all'oceano a piedi e ho un cancro inoperabile. L'ho gridato davanti all'Atlantico e l'oceano mi ha risposto. Mi ha detto: 'Sei un pazzo, ma non ti fermare'. Il Cammino di ogni malato inizia dal momento in cui è diagnosticata la malattia; poi tocca a noi, solo a noi decidere in che direzione andare, non importa la strada che si fa o dove si va, ma come. Qualcuno l'ha detto molto prima di me: ogni cammino inizia con il primo passo". "La parola cancro fa paura", scrive Andrea Spinelli affetto da un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile dall'ottobre 2013, "ma non deve essere un tabù". Lui ci convive da quasi cinque anni, un passo alla volta, ed è proprio il caso di dirlo, visto che per restare in equilibrio, per tenerlo a bada, ha deciso proprio di camminare. Questo antico e naturale modo di muoversi lo fa star bene e diventa il suo modo di ringraziare la vita, nonostante tutto. Andrea ha cominciato con viaggi brevi, il tragitto casa-ospedale, e poi, pian piano, è passato ai grandi cammini: la Romea Strafa, la Via Francigena, il Cammino di Santiago... In mezzo, ci sono stati momenti difficili, i"pit-stop" necessari per riprendere le forze, per affrontare le terapie, o sottoporsi ai temuti controlli. Il suo contapassi però aumenta di giorno in giorno e oggi conta più di settemila chilometri, perché "se di cancro si muore, pur si vive".
15,00 14,25

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