Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 354
La relazione multiforme tra performance e pedagogia, in momenti diversi e a differenti latitudini, ha stimolato riflessioni sui modi in cui il sapere viene generato, trasmesso, vissuto e trasformato. Gli spazi dell'educazione sono diventati molteplici, informali e autogestiti: luoghi in cui studiare, discutere, cucinare e mangiare insieme, pratiche in cui l'esperienza acquista un peculiare valore pedagogico. A due decenni dal pedagogical turn, questo libro invita a rileggere la performatività come forza istituente e a ripensare l'educazione e l'insegnamento come spazi di dissenso, co-creazione e trasformazione. Tra saggi, traduzioni inedite, scritti e conversazioni con artisti e artiste, si intrecciano genealogie, metodologie sperimentali ed epistemologie incarnate. Le tracce raccolte nel volume ricostruiscono alcune delle esperienze di una stagione densissima, in cui l'arte diventa un laboratorio di pedagogie alternative: un fare e disfare la scuola, l'università, il museo e lo spazio pubblico, per sperimentare altri modi di apprendere insieme.