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Libri di Alessandro Ajres

Biografia e opere di Alessandro Ajres

Teoria del vedere. Sulla creazione dell’immagine

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2023
pagine: 376
“Teoria del vedere” e un saggio rivoluzionario sui meccanismi con cui percepiamo e riproduciamo la realtà. Una gemma nascosta tra le sabbie del Novecento, che torna a illuminarci con la sua profondità. Quando muore a quasi sessant’anni, nel 1952, Wladyslaw Strzeminski e un reietto della società, un uomo in miseria che si trascina solitario per le strade di Lodz in cerca di qualunque lavoro gli permetta di mettere qualcosa sotto i denti. Eppure solo trent’anni prima era un geniale artista, amico e collaboratore di poeti e drammaturghi, conosciuto e apprezzato anche fuori dai confini nazionali: l’esponente principale dell’“unismo”, un’avanguardia che inseguiva una unita organica di trama, colore e composizione. In mezzo pero c’era stata la Seconda guerra mondiale e soprattutto la presa del potere della dittatura sovietica, che aveva imposto nelle arti il realismo socialista, relegando Strzeminski e i suoi quadri nell’isolamento e nell’oblio. Questo libro, composto negli anni della guerra ma pubblicato solo postumo, raccoglie le riflessioni di Strzeminski nel periodo in cui insegnava pittura negli istituti russi e polacchi, prima di essere licenziato per le sue idee nel 1950. In queste pagine l’autore si interroga su cosa significhi “vedere” e sul perché le rappresentazioni cambino così tanto da un’epoca all’altra: dal Paleolitico a Rembrandt e Van Gogh, Strzeminski analizza – come spiega nella sua prefazione Francesco Cataluccio – “la storia della produzione di immagini dal punto di vista dell’occhio che guarda il mondo, lo ricorda a modo suo e, nel caso dell’artista, lo riproduce”. Un’opera che, svelando la reciprocità dei fenomeni biologici, storici e sociali con quelli artistici, ci invita a osservare con sguardo più consapevole la bellezza e l’orrore che ci circondano.
32,00 30,40

Aborto senza frontiere. Il movimento polacco e i suoi modelli

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 208
Lo sguardo dell’autore sulle proteste contro il divieto d’aborto in Polonia non le considera una vicenda essenzialmente polacca e dimostra che lo #StrajkKobiet fa parte di una rinascita globale del movimenti per i diritti attingendo alle sue pratiche organizzative e comunicative, arricchendo simboli e nuovi immaginari. In un mondo globale l’organizzazione delle piazze sperimenta i social media più recenti per aggirare la repressione o sfuggire alle censure. Questo è avvenuto per rivolte con una forte presenza femminile: le vicine Bielorussia e Ucraina fino ai movimenti più lontani delle “Primavere arabe” e delle caceroladas argentine, da Hong Kong a Gezi Park; #OccupyWallStreet, “Indignados”, piazza Syntagma… gli hijab bruciati in Iran. Viene a crearsi, così, un cortocircuito tra l’occupazione indispensabile a una vera azione politica nelle piazze e i contenuti da condividere sui social. Da qui l’incessante creatività che saccheggia i linguaggi dell’arte visiva. «Le arti che non realizzano alcuna opera hanno grande affinità con la politica», sosteneva Hanna Arendt. La Polonia appare come un esempio “all’avanguardia” della sospensione dei diritti fondamentali da parte della destra garante dei “valori tradizionali” e dell’ordine patriarcale contro cui le donne polacche hanno lanciato una sfida che non riguarda solo loro.
16,00 15,20

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