Libro
anno edizione: 1996
pagine: 258
Il giudizio direttissimo del 1988 è un istituto che, pur avendo una continuità strutturale con le varie forme di rito direttissimo conosciute nella storia del processo penale, se ne differenzia per una profonda disomogeneità politica. Restano però le innumerevoli problematiche spesso amplificate da una regolamentazione superficiale che richiede sforzi interpretativi per superare situazioni che avrebbero dovuto trovare più puntuale disciplina. Esso perciò si presenta come forma procedurale complessa e paradigmatica: anche perché da qualche parte emergono ancora problematiche tracce di esemplarità della risposta punitiva, pur se la generale dimensione dell'istituto non tradisce la vocazione accusatoria dell'intero impianto processuale penale.