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Libri di A. Panini

Biografia e opere di Dario Maestripieri

Guerra nucleare. Uno scenario

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 396
«A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, gli Stati Uniti hanno speso migliaia di miliardi di dollari per prepararsi a una guerra nucleare, perfezionando al tempo stesso protocolli dettagliati in grado di mantenere in vita il governo anche nell'eventualità di un apocalittico olocausto nucleare con centinaia di milioni di vittime americane.» In questo libro, per la prima volta e con sconvolgente precisione, la giornalista Annie Jacobsen, finalista al premio Pulitzer, descrive i 72 minuti che seguirebbero il lancio di un missile balistico contro gli Stati Uniti. Basato su decine di documenti, alcuni dei quali recentemente desecretati, e interviste esclusive a consiglieri presidenziali, membri del governo, ingegneri esperti di armi nucleari, scienziati, militari, piloti, operatori specializzati, agenti dei servizi segreti, specialisti nella gestione delle emergenze, esperti di intelligence, funzionari pubblici e altri ancora, "Guerra nucleare" è la ricostruzione adrenalinica e angosciante di quel che accadrebbe se d'un tratto venisse meno la dottrina della deterrenza - quella per cui ogni potenza s'impegna a non usare i propri ordigni nucleari a meno di non essere costretta a farlo -, e tutte le procedure, le regole e le convenzioni internazionali messe a punto in decenni non valessero più nulla. Jacobsen svela i protocolli segreti che guidano le decisioni più critiche in caso di attacco, mostrando minuto per minuto la catena di comando, le risposte automatiche, i meccanismi di difesa. È possibile che la guerra nucleare ipotizzata da Jacobsen inizi domani. O anche oggi. Se così fosse, «il mondo potrebbe finire in un paio d'ore». Lo scenario descritto in queste pagine è la conferma della terrificante previsione di Nikita Chrušcëv, per il quale, alla fine di un confronto nucleare, «i sopravvissuti invidieranno i morti».
22,00 20,90

Genesi. Come navigare nell'era dell'intelligenza artificiale

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 228
Il tema dell'intelligenza artificiale sta dominando ormai da alcuni anni il dibattito pubblico. Questo perché, anche se abbiamo appena iniziato ad avvertire l'impatto che l'IA avrà sulle nostre vite, stiamo diventando sempre più consapevoli che i suoi effetti saranno profondi, così come sarà profondo il modo in cui essa trasformerà il nostro rapporto con la realtà, la conoscenza e la verità. Le sue potenzialità aumentano a un ritmo vertiginoso, e i progressi, come i benefici che sapremo trarne, appaiono straordinari. Tuttavia, non mancano i segnali d'allarme. L'intelligenza artificiale, infatti, impara e progredisce «senza paura e senza vergogna», evolve cioè in assenza di princìpi e di valori in grado di condizionarla o di governarla. Il suo continuo perfezionamento potrebbe quindi condurre a sviluppi imprevedibili, e tutt'altro che vantaggiosi per noi. Henry Kissinger non esita a definire questa eventualità un problema per la sopravvivenza della specie umana. Attingendo alla sua profonda conoscenza della storia così come alla lunga esperienza personale, evidenzia il rischio che l'IA possa avere ripercussioni negative se non guidata con saggezza. D'altronde sarebbe «un grave errore presupporre che useremo questa nuova tecnologia per scopi produttivi più che per quelli potenzialmente distruttivi». Ci troviamo dunque di fronte a una decisione esistenziale, quella cioè di definire nel più breve tempo possibile la natura e l'essenza stessa della relazione tra l'uomo e le macchine. Decidere, in altre parole, se saremo noi a stabilire i nostri obiettivi e approfitteremo dell'IA per raggiungerli, oppure se lasceremo all'intelligenza artificiale il compito di sceglierli al posto nostro. In ogni caso la rivoluzione è alle porte, e questo libro - terminato dal noto statista poco prima della sua scomparsa, insieme agli esperti Eric Schmidt e Craig Mundie - sembra indicare la rotta da seguire tra fede cieca e legittimo timore, per varcare la soglia oltre la quale si delinea una nuova epoca nella storia dell'umanità.
20,00 19,00

Oltre misura. Storia di come gli uomini hanno interpretato la natura

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 396
Righelli, bilance e orologi sono oggetti tanto integrati nella nostra vita quotidiana che li diamo quasi per scontati. Ma la misurazione non è una caratteristica intrinseca del mondo, quanto piuttosto una pratica inventata e diffusa da noi esseri umani, al pari della scrittura e del linguaggio, che ci ha permesso di dare un senso ai fenomeni naturali, di ridurre la complessità dell'universo a grandezze per noi quantificabili e intellegibili. È attorno a questa intuizione che James Vincent costruisce un racconto affascinante e umano, mostrando come le unità di misura abbiano plasmato invisibilmente il mondo in cui viviamo, e anche la nostra storia. Misurare qualcosa, dopotutto, significa inserire la realtà in categorie, compiere una scelta che «rafforza ciò che nella vita consideriamo importante, quello a cui, secondo noi, vale la pena di porre attenzione». L'ambizioso lavoro di Vincent inizia sulle sponde del Nilo, dove le antiche civiltà dei fiumi, i Sumeri, gli Egizi e i Babilonesi, furono le prime a utilizzare unità di misura uniformi nell'architettura, nel commercio e in astronomia, e a misurare il fluire delle stagioni e la profondità delle acque per far fruttare i raccolti e prevedere le carestie. Prosegue esplorando la misurazione come argomento di confronto filosofico sul ruolo dell'osservazione empirica nella costruzione del sapere, fondamento teorico della rivoluzione industriale e del progresso tecnologico, ma anche simbolo degli ideali di un'epoca, come dimostra l'invenzione del sistema metrico avvenuta negli stessi anni della Rivoluzione francese. E arriva a tratteggiarne i limiti, facendo luce sugli orrori dell'eugenetica e del razzismo scientifico, dove la misurazione diventa un dispositivo di controllo e di repressione. "Oltre misura" ci offre una lente inedita attraverso la quale guardare il mondo. Pagina dopo pagina comprendiamo che tutto ciò che ci riguarda può essere ridotto a numero: tempo, spazio, corpo, la vita e anche la morte. Eppure, sebbene il mondo sia a «misura d'uomo», Vincent lascia socchiusa la prospettiva di un territorio inesplorato e vitale, al di là del mero dato statistico, dove potersi avventurare senza bussole e coltivare una felicità autentica ancora in grado di sorprenderci.
27,00 25,65

A che gioco giochiamo noi primati. Evoluzione ed economia delle relazioni sociali umane

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 337
Vi siete mai chiesti perché il bacio alla francese è diventato un simbolo della passione amorosa? O perché il vostro capo aspetta un'eternità prima di rispondere alle e-mail, soprattutto a quelle contrassegnate come "urgenti"? Dario Maestripieri utilizza qui i risultati di decenni di ricerche per svelare le curiose abitudini che caratterizzano il comportamento sociale degli esseri umani. Maestripieri, una vita dedicata allo studio delle regole che governano le società dei primati, trova nelle abitudini dei nostri parenti più vicini tra gli animali l'equivalente di molti comportamenti umani, rivelando sorprendenti analogie. Un modo particolarmente intimo in uso tra i babbuini per verificare i legami affettivi fa luce sul perché gli amanti si bacino. L'osservazione di due macachi intrappolati nella stessa gabbia spiega perché ci sentiamo così a disagio quando saliamo in ascensore con un estraneo. Ma da che cosa dipendono queste affinità? I codici che regolano il nostro comportamento sono il frutto di milioni di anni di evoluzione. Come ci illustra Maestripieri, tutto, dal modo in cui gli amanti si lasciano a quello in cui facciamo carriera, dipende dalle nostre origini da primati.
26,00 24,70

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