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La Vita Felice: I libri di Fata Morgana

Tutte le nostre collane

Confessioni mai fatte. Quando il calcio è umanesimo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 208
Andare alla scoperta di sé, enunciare le disposizioni segrete dell’Io, mettere a nudo i meccanismi sentimentali, sperimentare le ambiguità della differenza sessuale, lottare con la tentazione dell’assoluto, questa è l’impresa avviata da Claude Cahun nel 1919. Per mettersi alla prova e dare forma alla sua “avventura invisibile” punta su due strumenti: la scrittura e la macchina fotografica. Sa fin dall’inizio che l’introspezione della “confessione” è un’illusione sterile, che l’intuizione diretta è impotente a restituire la singolarità dell’esperienza. È attraverso il gioco delle incarnazioni e delle metamorfosi che il sé si rivela e si inventa all’infinito: «Sotto questa maschera, un’altra maschera. Io non smetterò mai di sollevare tutti questi volti» scrive. In Confessioni mai fatte, libro terminato nel 1928, l’artista mette in scena se stessa, interpretando i propri ruoli, provocatori o ironici, idealizzati o odiati, personaggi mitici, maschili e femminili, neutri o inclassificabili. Quest’opera totale combina fotomontaggi, prodotti in collaborazione con la sua compagna Suzanne Malherbe (Marcel Moore), frammenti di diari e lettere, poesie, prosa polemica e considerazioni speculative. Se ancora oggi Claude Cahun affascina così tanto i lettori è perché è considerata un precursore. Individualista e ribelle, esplora con incredibile e intransigente audacia l’identità sfuggente e sovverte tutti i generi. Confessioni mai fatte, il suo libro più importante, parla anche della radicale stranezza e dell’irrefrenabile libertà dell’essere.
18,00 17,10

Anime inquiete. Madame Pfeiffer e le altre viaggiatrici con la penna tra Seicento e Novecento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 456
In "Anime inquiete" Piero Borzini dà voce a quelle donne che, tra la fine del Seicento e gli inizi del Novecento, contravvenendo alle norme sociali che pretendevano di relegarle alla vita domestica, intrapresero avventurosi viaggi in solitudine. La prima parte del saggio è dedicata a Ida Pfeiffer, esploratrice austriaca del Diciannovesimo secolo che realizzò per ben due volte il giro del mondo e si rese coautrice di travagliati intrighi politici. Al suo punto di vista si accostano altri sguardi, altre penne che attraversano secoli e continenti, vicende pubbliche e private di donne come Madame de Staël, Florence Nightingale, Henrietta Kingsley e Mary Shelley. Da Costantinopoli all’Italia, da Londra al Madagascar, passando per l’Egitto e l’India fino ai misteri degli harem e ai pericoli della giungla, il lettore salpa insieme alle protagoniste diventando loro compagno di peripezie. Unendo le testimonianze dirette dei diari delle viaggiatrici – alcuni tradotti in italiano per la prima volta – alle proprie considerazioni socio-antropologiche, Borzini ricostruisce storie di difficile reperibilità che consentono sia a studiosi sia ad appassionati di osservare questo suggestivo caleidoscopio femminile.
24,00 22,80

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