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Guerini e Associati: Carte armene

Tutte le nostre collane

La Santa Sede e lo sterminio degli armeni nell'Impero Ottomano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 283
Della tragedia che ha decimato gli armeni nell'Impero Ottomano durante la Grande Guerra molto è stato scritto; ma diversi aspetti restano ancora in ombra, come il ruolo svolto dalla Santa Sede. Le carte dell'Archivio Segreto Vaticano e di quello storico della Segreteria di Stato, qui selezionate, non offrono solo l'ennesima testimonianza della strage, ma rivelano, con i tre appelli di Benedetto XV al Sultano, le lettere del Segretario di Stato Gasparri, i rapporti del delegato apostolico a Costantinopoli Dolci e quelli inviati dai Nunzi, tra cui Eugenio Pacelli, futuro Pio XII, l'incessante opera della Chiesa a favore degli armeni e dei cristiani, presi allora nel vortice di una tremenda persecuzione a cui il mondo dapprima ha voltato le spalle, per poi dimenticarla per lungo tempo. Prefazione di Antonia Arslan
25,50 24,23

Diario. 1913-1916. Le memorie dell'ambasciatore americano a Costantinopoli negli anni dello sterminio degli Armeni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 356
Un libro che vanifica ogni possibile negazionismo. Henry Morgenthau, ebreo americano di origine tedesca, ambasciatore degli Stati Uniti a Costantinopoli dal 1913 al 1916, appena tornato in patria scrive e pubblica la sua testimonianza diretta del genocidio subito dagli armeni in Turchia. Consapevole che non si tratta di un massacro dovuto a motivazioni politico-militari, ma del "tentativo di distruggere una nazione" per purificare e rigenerare il popolo turco dal punto di vista razziale. Morgenthau non si limita a testimoniare, ma lotta in prima persona per fermare la strage. Nel corso di innumerevoli colloqui con i leader dei Giovani Turchi, più volte denuncia le persecuzioni contro gli armeni e ne chiede la fine. E, successivamente, si prodiga in prima persona per aiutare, sfamare, salvare - quando è possibile - le vittime del massacro. Per chi legge, le memorie di Morgenthau costituiscono un'esperienza unica. C'è l'oscuro incombere della guerra, delle devastazioni, delle stragi. C'è, descritto con lucidità spietata, il ruolo della Germania, e in primo luogo dell'ambasciatore tedesco, che non solo non mosse un dito per la salvezza degli armeni, ma anzi fu istigatore del genocidio. Il presagio di quanto accadrà trent'anni dopo è tutto in queste parole di Morgenthau: "La Germania aveva lucidamente architettato la conquista del mondo". Lo sterminio degli armeni era solo una "prova generale" di quanto sarebbe accaduto nei campi di concentramento nazisti.
28,00 26,60

Lontano da casa

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 190
Lontano da casa: ma quanto lontano? E dov'è la casa sulle colline dell'Anatolia da cui Veron, la ragazzina protagonista di questo libro, si è separata per sempre? Quale carico immenso di nostalgia e quale febbrile senso di perdita, irrimediabile, inconcepibile, la perseguita? Durante il calvario degli armeni negli anni della prima guerra mondiale, attraverso la sua personale odissea, la bambina diventa adolescente, diventa donna, e forma il suo carattere e il suo destino affrontando la fatica insensata di continuare a percorrerla, quella strada infinita che porta verso il nulla , verso un destino ignoto che non è più nelle sue mani: eppure resiste, chiude nel fondo del cuore le ferite e i ricordi che più fanno male, e riesce a misurarsi con ogni disavventura. Questo coraggio di vivere è presente in ogni pagina del libro, testimonianza straordinaria della tragedia del popolo armeno, vista attraverso gli occhi di Veron e la parola di suo figlio.
16,00 15,20

Metz Yeghérn. Breve storia del genocidio degli armeni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 79
Metz Yeghérn, il "Grande Male": così gli armeni ricordano il loro olocausto, con una parola che vuol dire, insieme, male fisico e anche morale, ciò che addolora, tortura, uccide. "Il genocidio degli armeni, il primo del secolo, è avvenuto ottant'anni fa in Turchia con lo scopo di 'liberarla' della presenza armena. Se si esclude la piccola comunità di Costantinopoli, l'obiettivo fu raggiunto. Il genocidio del 1915 è perciò anche la prima 'pulizia etnica' di un secolo che chiude il millennio con altre 'pulizie' orrende. Nessuna di queste - incluso l'olocausto del popolo ebraico voluto da Hitler - è dovuta a motivazioni religiose. Viceversa, la cultura che sostiene i massacratori è essenzialmente secolare: si elimina e si uccide in nome di poteri, dominii e superiorità tutte terrestri, avide di terra e di beni, bisognose di cancellare la vita e la storia delle vittime. Commemorare l'ottantesimo del genocidio degli armeni non è quindi solo far memoria del passato a ridosso di drammi attuali e vicini, ma anche chiedersi perché e come il nostro secolo sia segnato da questi tragici eventi. Così facendo sappiamo di operare non solo perché venga resa giustizia a un popolo, ma anche perché altri lo facciano, abbandonando il lato oscuro della modernità".
10,00 9,50

Storia del genocidio armeno. Conflitti nazionali dai Balcani al Caucaso

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 491
Lo sterminio degli armeni rispondeva alla volontà degli uomini al potere nell'impero ottomano di risolvere in modo definitivo la questione armena: con questa chiave di lettura, Dadrian propone un volume fondamentale per la comprensione e la ricostruzione del primo genocidio del Novecento. Analizzando per decenni, tra le varie fonti, i documenti ufficiali coevi turchi ottomani, e quelli della Germania e dell'Austria, alleate dell'impero durante la Grande Guerra, l'autore lega a doppio filo l'evoluzione della questione armena allo sterminio, inchiodando alle proprie responsabilità politiche, militari e morali i fautori delle persecuzioni. Ciò che accadde durante il primo conflitto mondiale fu infatti il risultato di un lungo e progressivo processo di soffocamento, provocazione e distruzione di una minoranza assoggettata e vulnerabile ad opera di un ancor grande e potente impero. Fu l'esito di una politica genocidiaria di lento e ampio respiro, scelta, pianificata e attuata deliberatamente: eliminare le popolazioni armene nei confini dell'impero equivaleva a risolvere in via definitiva la questione armena. Una tragedia di enormi dimensioni resa ancor più dolorosa dall'ostinato silenzio e dalla sostanziale indifferenza interna e internazionale che l'accompagnarono, un modus operandi che, nel colpevole oblio generale, fu d'esplicito esempio per altre terribili sciagure umane durante la seconda guerra mondiale.
35,00 33,25

Storia degli armeni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 597
"Un antico paese dal cuore nuovo" era l'Armenia per Pablo Neruda, "Terra di pietre urlanti" per Osip Mandel'stam, "ponte lanciato tra l'Oriente e l'Occidente" per Giancarlo Bolognesi. Gli Armeni rappresentano, nella loro polimorfa storia, uno dei casi più straordinari per la pluralità di esperienze attraversate. Conosciuti per la loro diffusione a livello di ecumene, fin dai tempi più antichi, in innumerevoli colonie e diaspore, svilupparono regni e principati di notevole durata, arrivando a costruire un sia pur effimero impero e, fenomeno molto raro, un fiorente regno in terra di emigrazione, la Cilicia. Popolo fortemente aggrappato alle lettere, gli Armeni non persero mai il senso viscerale dell'oralità e degli elementi più arcaici e ctonici nel modulare la propria cultura; dotati di un innato senso della mercanzia e del pragma, diedero prova di un'adesione granitica agli ideali di vita che considerarono inalienabili e irrinunciabili; travolti dalla voragine della catastrofe genocidaria, si ricomposero in forme di vita nuove senza rompere con le proprie radici. Un'esperienza di storia cosi multiforme può senza dubbio offrire anche spunti di riflessione e modelli di meditazione per tanti altri popoli. La stesura dei singoli capitoli è stata affidata ai più insigni storici mondiali, esperti dell'argomento.
41,00 38,95

Racconti del silenzio. Cinque novelle armene

Libro
anno edizione: 2002
pagine: 142
Un mondo rurale sospeso nel tempo: uomini silenziosi, che non gridano mai, che non chiedono aiuto. Come controcanto, una natura che si anima in tutte le sue forme, dal più lieve fruscio al combattimento con un orso ferito. Una prosa asciutta, rarefatta, estremamente contemporanea, che, come d'incanto, sprigiona emozioni e mondi antichi.
15,00 14,25

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