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Giuffrè: Temi diritto privato e diritto pubblico

Tutte le nostre collane

Consumatori e mercato

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2017
pagine: X-134
17,00 16,15

39,00 37,05

Danno da perdita di chance e lesione dell'interesse legittimo

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2016
pagine: XII-116
15,00 14,25

Pedagogia dell'odio e funzione educativa dei genitori

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2016
pagine: VIII-154
19,00 18,05

Il licenziamento collettivo in Italia nel quadro del diritto dell'Unione Europea

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2016
pagine: XII-188
Questi gli argomenti trattati: L'efficacia della Carta di Nizza alla luce dei primi 5 anni di applicazione come testo obbligatorio: cenni generali - La tutela dei licenziamenti nel diritto primario dell'UE - La direttiva sui licenziamenti collettivi nella giurisprudenza, più recente, della Corte di giustizia - L'evoluzione della disciplina dei licenziamenti collettivi nel tempo e la certezza del diritto - La regolazione dei licenziamenti collettivi: itinerari legislativi ed orientamenti giurisprudenziali - Licenziamenti collettivi e gruppi di imprese - Licenziamenti collettivi in Europa: un rapido sguardo d'insieme.
20,00 19,00

La responsabilità degli amministratori di S.p.A. e gli strumenti di esonero da responsabilità

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2014
pagine: VI-218
L'autore svolge un'analisi della disciplina della responsabilità degli amministratori delle società azionarie, anche alla luce delle più significative applicazioni da parte della giurisprudenza dei nuovi principi posti a seguito della riforma del diritto societario; approfondendo altresì il tema centrale della predisposizione di validi strumenti di esenzione da responsabilità. Vengono, dunque, affrontati temi centrali inerenti la corporate governance e viene posta in evidenza la correlazione tra l'attribuzione di poteri agli amministratori e la costituzione, e l'effettiva presenza, di un sistema di responsabilità degli amministratori stessi; sottolineandosi il rafforzamento della tutela dell'interesse sociale attraverso una nuova disciplina degli interessi degli amministratori ed un più marcato riconoscimento dei doveri di fedeltà, di trasparenza e di diligenza nella gestione degli affari sociali. Sono, inoltre, illustrati i possibili strumenti volti a neutralizzare i riflessi negativi derivanti dall'assunzione della carica di amministratore, quali la rinuncia all'azione sociale di responsabilità, la c.d. manleva e il contratto di assicurazione. In relazione al tema della rinuncia all'azione sociale di responsabilità, è affrontato il tema della (in)validità della rinuncia preventiva, dell'efficacia del c.d. scarico da responsabilità e del dibattito sull'ammissibilità di un patto parasociale che impegni il socio a non votare l'azione di responsabilità.
22,00 20,90

26,00 24,70

La confisca di prevenzione tra esigenze di sicurezza pubblica e tutela del diritto di proprietà

Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2013
pagine: VIII-176
Il volume, dopo aver diacronicamente ripercorso la legislazione in tema di strumenti di contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata, si interroga sulla ratio della confisca di prevenzione, privilegiando un approccio interdisciplinare che tiene in adeguata considerazione la palingenesi della nozione di iniziativa economica privata, che da libertà del singolo assurge a principio ordinatore del sistema economico, anche alla luce delle dinamiche concorrenziali del mercato eurounitario. La possibilità di applicare le misure reali preventive disgiuntamente da quelle personali come anche l'ultrattività delle stesse dopo la morte del proposto inducono a ripensare la natura del procedimento patrimoniale di prevenzione, non più diretto a colpire la persona, ma il patrimonio in quanto tale, senza che ciò comporti il venir meno delle garanzie costituzionali poste a tutela della proprietà e della libertà d¿impresa. La confisca preventiva quale strumento di contrasto alla proprietà «antisociale» nonché di ripristino della legalità dei traffici si pone allora tra proprietà «tutelabile» e necessità di controllo reale di circuiti economici non legittimati, non collidendo con i valori primi della funzione e dell'utilità sociale, più modernamente sintetizzati nella formula del «garantismo economico-sociale», da sempre ancillare al «garantismo penale». La natura «non penale» del provvedimento ablatorio e la funzionalizzazione della proprietà e dell'iniziativa economico privata concretano quel necessario e prodromico passaggio per una «rilegittimazione» della giustizia patrimoniale preventiva.
22,00 20,90

I diritti di godimento tra legge e contratto

Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2013
pagine: VI-94
I rapporti giuridici in cui il potere o la facoltà di godere di un bene materiale o immateriale, ovvero di un servizio, costituisce il contenuto di un diritto attribuito a un soggetto o a una pluralità di soggetti presentano nella realtà economica-sociale del tempo attuale una varietà di interessi e di rimedi. Nel presente saggio vengono in particolare esaminati il Trust, il pegno, la multiproprietà, la funzione dei beni comuni, mettendone in evidenza i tratti riconducibili a una categoria tendenzialmente unitaria, pur se flessibile, di diritti di godimento. La ricostruzione compiuta mostra come la tradizionale classificazione di tali diritti in termini alternativi tra diritti assoluti e diritti relativi, ancor di più tra diritti reali e diritti di credito, sia inidonea a consentire una visione moderna delle forme di godimento che l'autonomia contrattuale e la legge pongono all'attenzione del giurista, teorico e pratico. Mostra come il diritto di proprietà non esprime più il contenuto pieno ed esclusivo del potere di godere e disporre di un bene, giacché sono la natura di quest'ultimo e la sua destinazione economico-sociale a determinare la struttura e la conseguente tutela della relazione tra soggetto e bene, in una prospettiva che può rappresentare un criterio interpretativo adatto alla soluzione delle numerose questioni poste dalla prassi odierna.
12,00 11,40

I contratti a distanza nel codice del consumo e nella direttiva 2011/83/UE. Verso un codice europeo del consumo

Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2013
pagine: XVI-348
L'opera analizza in maniera dettagliata e organica la disciplina sui contratti a distanza contenuta nel codice del consumo, offrendo al contempo una lettura sistematica comparata con la nuova disciplina delineata nella direttiva 2011/83/UE (contenente la clausola di armonizzazione massima, che priva gli Stati membri, in sede di recepimento, della facoltà di operare scelte diverse da quelle indicate nel testo comunitario). L'opera si presenta utile non solo per approfondire l'analisi della disciplina attuale dei contratti a distanza e per cogliere l'evoluzione degli istituti, ma anche per analizzare compiutamente i tanti elementi di novità che la nuova disciplina presenta, tra i quali sono da annoverare: tipizzazione del contratto di vendita e del contratto di servizi in ambito europeo; introduzione di norme specifiche uniformi sul contratto di vendita (passaggio del rischio di perdita o danneggiamento dei beni; obbligo di consegna; etc.), che trascendono l'ambito applicativo dei contratti a distanza; armonizzazione e omogeneizzazione tra disciplina dei contratti a distanza e quella dei contratti negoziati fuori dei locali commerciali; modifiche alla disciplina degli obblighi informativi; contrattualizzazione ex lege delle informazioni precontrattuali; modifica della disciplina in materia di diritto di recesso e introduzione di moduli tipo; introduzione di nuove norme in materia di commercio elettronico e di contenuti digitali; modifiche alla disciplina sulle aste on-line; e così via.
43,00 40,85

Rule of law. La possibilità del contenuto morale del diritto

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XIV-434
Il rule of law si è configurato nella contemporaneità come il sommo ideale giuridico a livello nazionale e internazionale; nel corso di questo volume le complesse problematiche filosofiche e giuridiche ad esso connesse vengono scandagliate in un serrato confronto con l'opera dei pensatori più rilevanti nel dibattito contemporaneo, come Raz, Waldron, Kramer, Marmor, Finnis, McDowell, Brandom, Greenberg, Himma, Coleman, Marmor, Shapiro, Böckenförde, Nino e Alexy, facendo continuo riferimento alle problematiche ermeneutiche suscitate dalla ultima produzione di Dworkin e di Habermas e alle sempre più complesse intersezioni tra la filosofia del diritto, la filosofia politica e la metafisica. Costante è poi nel testo l'attenzione ai teorici italiani dei più diversi orientamenti che si sono dedicati ad analizzare le problematiche connesse con il tema del rule of law come Ferrajoli, Resta, Viola, Preterossi, Schiavello, Pizzorni, Zolo, Guastini, Comanducci, Pozzolo, Pino, Canale e Villa, i cui nomi ricorrono con frequenza nel corso dell'intera trattazione. Il volume è suddiviso in tre parti, contraddistinte da contenuti organizzati secondo una coerente tassonomia investigativa e contrassegnati da note stilistiche differenti. Il tentativo di articolare una concezione coerente del rule of law si configura nel confronto con i temi relativi alla definizione dei diritti fondamentali, al ruolo dei professionisti del diritto, dei funzionari (officials) e delle Corti nazionali e internazionali.
45,00 42,75

Responsabilità civile e attori secondari. Il caso della scheme liability tra esperienza statunitense e dibattito europeo

Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XII-284
Il tema delle responsabilità per i danni agli investitori in strumenti finanziari viene qui indagato in una particolare prospettiva. L'approccio tendente a concentrare l'attenzione sul momento dell'informazione finanziaria scorretta lascia spazio ad una più ampia considerazione della responsabilità dei terzi concorrenti nell'illecito nel segno di una rivalutazione delle clausole generali di responsabilità civile, rispetto alle figure speciali di illecito. La possibile valenza ordinante del modello statunitense, basato sulla suddivisione tra due categorie di responsabili, primari e secondari, viene sottoposta ad un riscontro per quel che concerne l'ambito europeo. L'analisi comparativa contribuisce ad avvalorare alcune osservazioni critiche verso tale ipotesi e verso lo stesso modello statunitense.
29,00 27,55

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