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Fabrizio Serra Editore: Rivista di letteratura italiana

Tutte le nostre collane

Il tempo fa crescere tutto ciò che non distrugge. L'opera di Pier Antonio Quarantotti Gambini nei suoi aspetti letterari ed editoriali

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 196
A cent'anni dalla nascita, a quasi cinquanta dalla morte, i trent'anni di attività letteraria di Pier Antonio Quarantotti Gambini possono oggi prestarsi a un giudizio cui giova il vantaggio dato dalla distanza. Nell'ambito delle celebrazioni del centenario, L'IRCI, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata, ha promosso e organizzato due giornate di studio di cui questo volume presenta gli Atti. "Il tempo fa crescere tutto ciò che non distrugge": così scriveva Quarantotti Gambini a Umberto Saba in una lettera del marzo 1956, commentando la rilettura delle poesie del Canzoniere. La frase ha dato il titolo al convegno e al volume, perché si ritiene possa valere anche per le opere di Quarantotti. E anche perché esprime una particolare dimensione della scrittura: una scrittura senza tempo, che possa durare, per la creazione di opere collocate sì su uno sfondo storico, ma allo stesso tempo sospese su un piano di atemporalità che deve diventare paradigmatica delle vicende e delle sofferenze umane. Un filo percorre l'intreccio degli interventi: dall'analisi letteraria dell'ampia produzione in prosa e di quella in versi alla posizione dello scrittore nella narrativa del Novecento; dalla ricognizione sui giudizi della critica ai rapporti con gli editori; dal piano della scrittura a quello delle trasposizioni cinematografiche; dai romanzi all'attività giornalistica e saggistica: tutti i contributi hanno cercato di rinnovare l'approccio alla figura di Quarantotti Gambini.
38,00 36,10

Emilio Salgari. Un'avventura lunga cent'anni

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 332
Il presente numero monografico della "Rivista di letteratura italiana" è dedicato a Emilio Salgari, in occasione del centenario della morte. L'intenzione è quella di proporre, alla luce dei contributi qui offerti (da parte di decani della critica salgariana e giovani studiosi), alcuni spunti di riflessione sulla figura del Capitano nel nuovo millennio. Come indica la scelta del titolo, sembra che il discorso critico su Salgari non solo non sia per nulla chiuso, sia sul versante erudito che su quello dell'interpretazione e della ricezione, ma sia caratterizzato da una convivenza di pulsioni contrastanti. Se consideriamo brevemente le tematiche affrontate dagli articoli si potrà infatti notare che il contrasto e la spaccatura sono l'essenza del personaggio salgariano e la medesima, apparentemente pacifica, appartenenza di genere viene posta in discussione: le stesse trame richiamano un repertorio shakespeariano, ancora da studiare, i paradigmi dell'esotismo settecentesco, la sintassi teatrale. Uno dei temi critici più dibattuti è poi il rapporto, problematico, di Salgari con la modernità e lo sviluppo tecnologico. La stessa rappresentazione della donna sembra possedere tratti di modernità e di anticonformismo. Un vero campo di tensioni sono inoltre le meraviglie del Duemila che vengono qui analizzate secondo diverse angolazioni: la malinconia, la distopia, la grammatica fantascientifica, l'immaginario elettrico.
680,00 646,00

Archeologia futurista

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 284
A nessuno può sfuggire che gli autori futuristi hanno saputo intuire e anticipare gran parte del Novecento e come sarebbe vissuto l'uomo del ventesimo secolo, ma il fatto che oggi si ricordi con difficoltà anche una sola opera costruita secondo i loro dettami conferma che la sperimentalità del Futurismo diede spesso frutti acerbi, che tuttavia condizionarono successivi sviluppi. La rilettura di testi e documenti a una distanza sufficiente per evitare eccessivi coinvolgimenti ideologici e per confrontare questo mondo con quello annunciato da Marinetti e compagni dà frutto in relazione a scritti famosi, ma ne può ulteriormente dare con la scoperta di testi sinora sostanzialmente inesplorati, spesso validi e ricchi di interesse. In tale direzione si sono mossi i collaboratori di questo volume, interamente dedicato al Futurismo. Cercando fra archivi pubblici e privati e in riviste di rara reperibilità, si è portato alla luce qualche aspetto trascurato o non abbastanza conosciuto del movimento fondato da Marinetti, quasi scavando fra le vestigia del millennio scorso per comprendere il senso di molti mutamenti in parte ancora in corso: un'operazione di archeologia futurista.
240,00 228,00

Dante e il vero amore. Tre letture dantesche

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 144
Il volume nasce da tre pubbliche letture tenute dall'autore su tre canti del Paradiso (VIII, IX e XXVI): due all'Università di Milano, nel corso del 2007; una presso la Casa di Dante, nel corso del 2009 e nell'ambito della "Lectura Dantis Romana". Da questi tre inteventi, ampiamente arricchiti e modificati, ha origine appunto questo libro. Il tema è quello dell'amore: posto al centro del poema (nei canti XVI, XVII e XVIII del Purgatorio), esso rappresenta l'idea-guida, il filo conduttore dell'intera Divina Commedia: l'amore è il principio creatore e l'energia vitale dell'intero universo e il senso della vita dell'uomo e il suo stesso destino dipendono dal suo modo di amare. Nel volume l'autore evidenzia momenti particolari, 'momenti di grazia', in cui Dante mette a fuoco il tema del 'vero amore': l'incontro con gli spiriti amanti (Carlo Martello, Cunizza da Romano, Folchetto di Marsiglia e Raab) nel terzo cielo (canti VIII e IX) e, nel cielo delle stelle fisse, l'esame che Dante sostiene davanti a San Giovanni sulla terza virtù teologale, la caritas: davanti a San Giovanni, principe della carità, il poeta conclude il lungo itinerario poetico ed esistenziale di ricerca che era iniziato nell'Inferno, nel cerchio dei lussuriosi, con il 'folle amore' di Paolo e Francesca e rilegge l'intera storia che ha segnato la sua vita e la sua poesia (l'amore per Beatrice) alla luce del vero amore: la caritas.
28,00 26,60

Lettori. Forme della ricezione ed esperienze di lettura nella narrativa italiana da Foscolo al nuovo millennio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 172
Un fenomeno recente della storia culturale e degli studi letterari vede una crescente attenzione per le modalità della lettura e per il ruolo dei destinatari nelle dinamiche della comunicazione letteraria. Si tratta di una galassia molto ampia e articolata, in parte anche storiograficamente analizzata, che ha trovato nella speculazione semiotica e postsemiotica, nella decostruzione americana e nelle tecnologie informatiche applicate agli studi umanistici alcuni momenti essenziali di riflessione teorica. Si è andata in tal modo formando una costellazione di pubblicazioni dedicate a diversi aspetti di questa esperienza e naturalmente elaborate con taglio ed obiettivi differenti. II concetto di lettura ha avuto uno sviluppo teorico molto ampio. Il volume che qui si presenta si occupa della lettura di opere letterarie come tema presente nella tradizione narrativa italiana tra Ottocento e nuovo millennio, focalizzandosi su motivazioni, luoghi ed esiti dell'attività di fruizione; l'attenzione è stata rivolta soprattutto ai romanzi, con qualche eccezione per alcuni racconti particolarmente significativi, cercando di non soffocare i testi con la produzione speculativa, in modo da lasciar loro uno spazio autonomo di significazione, senza ridurli a pezze d'appoggio di singole (seppur profonde) teorie.
34,00 32,30

«Arte nata dall'arte». Carteggio 1956-1966

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 244
Nel 1956, quasi per caso, Alessandro Parronchi, durante un breve soggiorno romano, viene presentato da Vasco Pratolini a Saverio Tutino, figlio di Mario, con il quale entra in contatto, inizialmente soprattutto per avere spiegazioni sull'opera di Guido Pereyra. Si instaura così un'amicizia tanto intensa e sincera da terminare solo per la morte di Tutino (gennaio 1967), amicizia documentata in buona parte dal fitto carteggio raccolto in questo volume che la curatrice, Paola Baioni, ha ricevuto direttamente dallo stesso Parronchi. Da una lettura attenta delle lettere si evince lo spessore culturale dei protagonisti, il sostrato filosofico, filologico, artistico sotteso alle loro discussioni. Più si legge, più si scoprono sottigliezze che, se non fossero state sviscerate da loro, passerebbero quasi inosservate agli occhi dell'odierno lettore.
48,00 45,60

400,00 380,00

«Si pesa dopo morto». Atti del Convegno internazionale di studi per il cinquantenario della scomparsa di Umberto Saba e Virgilio Giotti (Trieste, 25-26 ottobre 2007)

Libro
anno edizione: 2008
pagine: 364
Questo numero monografico della "Rivista di Letteratura Italiana" raccoglie gli Atti del Convegno "Si pesa dopo morto", organizzato dall'Università di Trieste e dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, tenuto a Trieste nel novembre 2007, nel cinquantesimo anniversario della morte d'Umberto Saba e di Virgilio Ciotti. Critici e poeti, appartenenti a generazioni e scuole metodologiche diverse, hanno accettato l'invito a parlare di due scrittori che vantano ormai una ricca tradizione bibliografica, e che tuttavia in queste pagine sono stati nuovamente messi al centro di un confronto in grado di stabilire altre reciproche relazioni tra le loro opere, pur a lungo già indagate. Di Saba sono state analizzate poesie e prose, forme lunghe e brevi, favole, apologhi, epigrammi, lettere; dichiarazioni e reticenze su modelli e calchi letterari, rivelazioni ed omissioni per quanto riguarda la sua vita vissuta e quella narrata. Virgilio Ciotti è stato analizzato nel suo rapporto con Saba, con cui ha condiviso l'origine, ebraica, e uno dei modelli poetici dichiarati, Petrarca.
200,00 190,00

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