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editpress: Studi e fonti di storia toscana

Tutte le nostre collane

La Firenze dell'età di Dante negli atti di un notaio: Ser Matteo di Biliotto, 1294-1314

Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2020
pagine: 340
I due corposi registri di imbreviature (circa 1.500 atti) lasciatici da uno degli esponenti più in vista del milieu politico istituzionale dell'età di Dante, ser Matteo di Biliotto, sono stati editi fra il 2002 e il 2016 dopo un lavoro preparatorio di anni. Il presente volume raccoglie, su questa base documentaria, nove saggi di altrettanti studiosi del periodo bassomedievale chiamati a misurarsi con una così straordinaria fonte storica ognuno nel suo specifico ambito di competenze. In primo luogo si approfondisce la figura, l’attività professionale e la carriera politica del notaio fiesolano immigrato a Firenze, comparandole con quanto noto alla ricerca sui temi del notariato medievale e della diplomazia in età comunale. Inoltre i rapporti professionali intessuti da ser Matteo con una variegata clientela cittadina offrono prezioso materiale per aprire una finestra sul mondo del lavoro: vengono così alla ribalta l’azione internazionale delle grandi compagnie mercantili, l’operosità delle botteghe artigiane e le problematiche dell’apprendistato, l’estrazione della pietra serena alle cave fiesolane, infine l’ambiente dei pittori fiorentini anche meno noti dell’età di Dante.
20,00 19,00

Bernardo di Stoldo Rinieri e Cristoforo di Bernardo Rinieri. Ricordanze

Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2020
pagine: 416
Le Ricordanze di Bernardo di Stoldo Rinieri e del figlio Cristoforo coprendo uno dei periodi cruciali per la storia fiorentina, dal 1457 al 1552, ci aiutano a capire in maniera più esaustiva le turbolenze politico-storiche ed economiche cittadine ed internazionali. Bernardo assisté al passaggio di potere di Cosimo, Piero, Lorenzo e infine Piero di Lorenzo de’ Medici, cacciato nel 1494, mentre Cristoforo fu coinvolto nel ritorno mediceo di Alessandro e di Cosimo I e nei complotti orditi per restaurare la Repubblica. Seguendo i due protagonisti si ha modo di capire anche il mutamento di abitudini e costumi. Bernardo infatti fornì solo alcuni accenni agli avvenimenti pubblici della città: la sua Ricordanza fu concepita per trasmettere ai posteri notizie su traffici, patrimonio immobiliare, status sociale e rapporti di parentado. Quanto è parco di informazioni su eventi cittadini e pubblici il primo, tanto ne è generoso il secondo a testimonianza di un mutato rapporto col potere politico.
20,00 19,00

Vagabondi, zingari e mendicanti. Leggi toscane sulla marginalità sociale tra XVI e XVIII secolo

Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2020
pagine: 202
I Granduchi di Toscana, tanto nel periodo mediceo quanto in quello lorenese, si trovarono ad affrontare i problemi della mendicità dilagante, del vagabondaggio, della marginalità di soggetti in vario modo non inseriti nell’ordine sociale, come gli zingari. Si trattò, come in tutti gli Stati italiani ed europei del tempo, di una lotta principalmente condotta con le armi della dissuasione e della repressione, ma anche dell’assistenza mirata e del tentativo di integrazione tramite il lavoro. Similitudini ed emulazioni normative emergono nettamente tra i vari contesti, ma anche diversità significative, che rendono necessario lo studio delle esperienze nei diversi ordinamenti, prima di poter giungere a delineare un quadro d’insieme. L’indagine proposta in questo libro muove dall'analisi della legislazione granducale, con i necessari riferimenti alle altre fonti giuridiche, ma non rinuncia ad un continuo dialogo con la storiografia sociale ed economica che da tempo dedica ampia attenzione a fenomeni cruciali in atto nell'Europa moderna, come le dinamiche di impoverimento dei ceti subalterni, le strategie di disciplinamento sociale, lo sviluppo di iniziative assistenziali.
18,00 17,10

Beni comuni e strutture delle proprietà. Dinamiche e conflitti in area toscana fra basso Medioevo ed età contemporanea

Beni comuni e strutture delle proprietà. Dinamiche e conflitti in area toscana fra basso Medioevo ed età contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2017
pagine: 340
Negli ultimi anni l’attenzione di molti studiosi è stata attratta dai beni comuni, un «altro modo di possedere» che si pone al di fuori del contesto, esclusivamente bipolare, rappresentato dalle attuali forme di proprietà: quella privata e quella dello Stato. I dieci saggi che compongono questo volume vogliono contribuire al dibattito generale su questa materia. Essi adottano un approccio di carattere prettamente storico, nel senso più ampio; il tema dei beni comuni, perciò, viene affrontato da prospettive più varie, i cui termini cronologici partono dal basso Medioevo e arrivano fino alla nostra contemporaneità. La molteplicità dei temi e l’ampiezza dell’arco temporale sono però temperati dal filo rosso che attraversa tutti i lavori e che attribuisce al loro insieme coerenza e compattezza: il territorio toscano. L’interesse per i beni comuni e per le comunità che li gestivano ha obbligato a riprendere la riflessione sulla proprietà, sulle sue forme e sulla sua correlazione con l’organizzazione statale. Una siffatta attenzione, che in ambito storico si è molto attenuata negli ultimi decenni, da qualche tempo è finalmente ritornata prepotente e urgente.
20,00

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