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UTET

Tutti i libri editi da UTET

Mitologia sumerica

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 576
Nei giorni antichi, agli albori del mondo, erano gli dèi a provvedere al proprio sostentamento, affaticandosi con il canestro, schiavi di un duro lavoro. Ma le loro lamentele giunsero presto alle orecchie del dio Enki, che decise di alleviare le loro pene generando l’uomo, un essere fatto di creta e di spirito divino da assoggettare alla corvée. Così i Sumeri cercarono per primi di spiegare per iscritto l’origine dell’umanità e del mondo, attraverso una narrazione mitologica che consacra le gesta di un pantheon alquanto popolato e che rappresenta oggi la più antica forma di letteratura conosciuta. A fissare per la prima volta la sfera delle idee morali e delle credenze religiose sono la genesi del cosmo e degli stessi dèi a partire dall’eterno Mare primordiale, gli amori incestuosi e la sfrenata ambizione delle divinità minori per il potere, l’origine degli inferi, con le loro leggi ferree, e la creazione dell’uomo, germogliato come una pianta dal pavimento del tempio del dio. È infatti nella mitologia sumerica, nei suoi temi e nei suoi valori, che ha inizio la riflessione dell’uomo sul significato e sullo scopo della propria esistenza sulla Terra. Alcuni oggi credono che i miti altro non siano che allegorie del movimento di corpi celesti o di eventi storici, oppure ancora che gli dèi siano semplicemente l’antropomorfizzazione di forze naturali; certo è che questi testi, messi per iscritto solo attorno al 2000 a.C., costituiscono la più antica traccia della civilizzazione umana, nata nella “mezzaluna fertile” su cui un tempo sorgeva la città di Uruk, lì dove all’alba della nostra civiltà i Sumeri hanno inventato la prima forma di città, di Stato e di scrittura, segnando così l’inizio della Storia.
22,00 20,90

Il diritto di andarsene. Filosofia e diritto del fine vita tra presente e futuro

Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 336
Dj Fabo, Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Federico Carboni e tanti altri: puntualmente la cronaca e il grande lavoro degli attivisti arrivano a svegliarci dal torpore, ricordandoci l’urgenza di un tema ancora tabù in Italia, quello dell’eutanasia e del suicidio assistito. Per quanto i singoli casi emblematici catturino sul momento l’interesse del pubblico e degli studiosi, è difficile che il dibattito porti a una visione profonda e complessiva delle tematiche del fine vita. Anche perché la frontiera del discorso si sposta di continuo, includendo tematiche controverse ma estremamente attuali: per esempio, le questioni connesse alla stanchezza di vivere degli anziani e alle loro sofferenze, generate non solo da patologie di matrice fisica, ma anche vicissitudini di tipo esistenziale. Giovanni Fornero, filosofo ed esperto di questioni bioetiche, si immerge filosoficamente nel tema dell’autodisponibilità esistenziale: la facoltà di un individuo di disporre della propria vita comprende o meno anche Il diritto di andarsene? E fino a dove questo diritto può spingersi? A ben vedere, sono interrogativi di fondo della filosofia, che interessarono pensatori di tutte le epoche, da Seneca, difensore della possibilità di optare per la morte, a Hume – che in Sul suicidio riprese la dottrina di Seneca contrapponendosi alla tradizionale tesi di Kant secondo cui «ciascuno è tenuto a conservare se stesso». La riappropriazione completa della propria esistenza, e quindi anche della morte, fu poi teorizzata da Nietzsche: «Muori al momento giusto: così insegna Zarathustra». Muovendosi non solo su un piano etico e bioetico, ma anche giuridico e biogiuridico, "Il diritto di andarsene" ricostruisce il complesso dibattito sul tema in una ricerca interdisciplinare e documentata, e allo stesso tempo di grande chiarezza divulgativa. Nel dialogo tra etica e diritto, Fornero dimostra come alla base delle norme giuridiche che regolano la nostra società ci siano spesso principi filosofici, in un’idea della filosofia come attività intellettuale che deve occuparsi non solo del presente, ma anche e soprattutto del futuro. Prefazione di Marco Cappato.
22,00 20,90

L'acqua non ha memoria. Storia salvata del disastro del Vajont

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 304
È il 9 ottobre 1963. Sono le 22.39 quando una gigantesca frana di roccia si stacca dal monte Toc precipitando nel bacino idroelettrico che chiude il passaggio del torrente Vajont. L’acqua supera il limite di sicurezza dell’invaso travolgendo i paesi intorno al lago, e un’onda enorme scavalca la diga riversandosi nel fondo valle. Interi conglomerati urbani vengono spazzati via, quasi duemila persone perdono la vita. Grazie a una ricerca meticolosa e appassionata, Piero Ruzzante torna in quei luoghi a caccia della memoria ancora sepolta tra le macerie, recupera le voci dei superstiti, analizza le carte processuali, raccoglie documenti rimasti nascosti negli archivi, indaga la verità giudiziaria e civile costruendo una commovente Spoon River di testimonianze. Riemergono così le vicende personali e collettive della tragedia: la storia del carabiniere che si salvò grazie alla chiamata in servizio nel cuore della notte ma che vide la sua famiglia spazzata via, quelle degli operai, delle centraliniste, delle cuoche impegnate alla diga, degli ingegneri che analizzarono la fattibilità del progetto e se ne assunsero la responsabilità, di Tina Merlin e di quanti hanno caparbiamente ricercato la verità, dei geologi che per primi si accorsero del possibile pericolo, degli avvocati che hanno difeso l’Enel-Sade e dei legali di parte civile, fino alle storie degli sfollati che sotto le macerie di uno dei più grandi disastri nella storia d’Italia hanno perso tutto. A sessant’anni dall’esondazione, gli allarmi rimasti inascoltati riecheggiano nel presente come un monito ineluttabile: dobbiamo cominciare ad ascoltare e rispettare la terra che ci ospita, le conseguenze altrimenti saranno catastrofiche.
19,00 18,05

Mescalina. Storia globale della prima sostanza psichedelica

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 336
Quando i conquistadores incontrarono il peyote in Messico, lo considerarono solo un’altra bizzarria tribale: le popolazioni andine estraevano dal piccolo cactus una sostanza che usavano per i rituali, scatenando visioni mistiche di comunione con la natura e gli antenati. Ci vollero secoli perché l’Occidente lo decodificasse a suo modo, chimicamente: nel 1897 Arthur Heffter isolò l’alcaloide responsabile delle capacità psicotrope e allucinatorie del peyote. Era nata la mescalina. Da quel momento, le strade di peyote e mescalina si dividono: il cactus diventerà il simbolo di una resistenza secolare delle culture indigene alla modernizzazione; l’alcaloide sedurrà con la sua forza esperienziale un manipolo di pionieri spericolati, desiderosi di espandere i confini della mente. Quando poi nel 1954 Aldous Huxley pubblica Le porte della percezione, accogliendo le masse nel regno terribile e meraviglioso del trip psichedelico, si compie una vera rivoluzione percettiva: mescalina e poi LSD trasformano velocemente la cultura giovanile, circolando nei raduni hippie, nei concerti rock oceanici e nei party della Swingin’ London per un decennio, fino alla messa al bando nel 1970. Ma le porte della percezione, una volta aperte, non si possono richiudere. Mike Jay traccia la prima completa storia globale della Mescalina, unendo botanica, farmacologia, etnografia, letteratura e neuroscienza. Con sapienza intreccia le molte vite di questa sostanza che sedusse artisti e mistici, come Aleister Crowley, Carlos Castaneda e Antonin Artaud, ma anche intellettuali pensosi come Walter Benjamin e Jean-Paul Sartre. Ormai mitizzata dalla cultura pop, negli anni è stata descritta da alcuni come un veleno, usata da altri come un farmaco, considerata uno stimolo per la creatività e il piacere, un mezzo spirituale per connettersi con Dio. Se l’Occidente ha provato a strumentalizzarla in ogni modo, non è però mai riuscito a definirne con certezza il funzionamento. Così questa storia si apre e si chiude con i suoi luoghi d’origine, dove il peyote non è limitato alle proprietà psichedeliche ma accolto nei suoi aspetti diversi e spesso imprevedibili: un’essenza divina dal carattere affascinante e indomabile.
22,00 20,90

La fine della storia e l'ultimo uomo

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 576
Fin dalla sua prima apparizione nel 1992, La fine della storia e l’ultimo uomo ha infiammato il dibattito pubblico. Prendendo spunto da questo libro diventato immediatamente incandescente (o, forse, solo dal suo titolo provocatorio), si interpretava l’attualità: la caduta del muro di Berlino aveva davvero posto fine allo scontro ideologico decretando la definitiva vittoria delle democrazie liberali? La direzione su cui procedeva la Storia umana era ormai canalizzata e irreversibile? Per decenni, giornalisti, storici e politologi hanno gareggiato nel fornire prove che confutassero questa tesi. Da un colpo di stato in Perù a una fase transitoria di stagnazione economica mondiale, fino agli attentati dell’11 settembre 2001, decine di esempi sembrarono smentire le argomentazioni di Fukuyama. Credendo di contestare l’idea di fondo del libro, in molti lo hanno citato e criticato, anche se forse solo in pochi lo avevano letto e compreso appieno. Perché in questo volume, rimasto nei decenni come un classico del pensiero politico, Fukuyama non si limita ad analizzare la fine dei regimi autoritari che devastarono il XX secolo, ma tenta di delineare i nuovi, possibili pericoli che in futuro avrebbero minacciato la stabilità dell’ordine democratico. Nazionalismo e sovranismo, fondamentalismo religioso e progresso scientifico avrebbero messo l’ultimo uomo di fronte a una nuova sfida, non più legata all’assetto economico sociale scelto dalle istituzioni, ma a un ben più profondo bisogno di riconoscimento identitario. Un’idea visionaria. Una sfida a cui, a trent’anni di distanza, tutti i governi liberali sembrano non aver ancora trovato una soluzione. «Confrontarsi con La fine della storia» infatti, sottolinea Gianfranco Pasquino nella prefazione, «obbliga a riflessioni approfondite che sentiamo, oggi più di ieri, indispensabili, urgenti, feconde.»
18,50 17,58

Quando il futuro sarà storia. Otto lezioni dopo Hiroshima

Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il mondo non sarebbe lo stesso senza J. Robert Oppenheimer, il fisico geniale al centro del Progetto Manhattan che ideò e poi consegnò ai militari Usa la forza devastante della bomba atomica. Di origine ebraica, Oppenheimer si era trovato fin da giovanissimo a collaborare con scienziati come Fermi, Einstein, Dirac, Born, Heisenberg e Pauli, ma mantenne per tutta la vita un profilo da irregolare, appassionato di storia romana e filosofie orientali, induismo e arte. Proprio questo spirito umanista lo allontanava dal gelido pragmatismo dello scienziato, che rischia sempre di farsi mero strumento del presente. Oppenheimer infatti aveva accettato di aiutare il governo americano a fermare l’orrore nazista, ma sapeva benissimo che le sue azioni avevano dissipato gli spettri della guerra solo per crearne di nuovi e più spaventosi – quelli dell’apocalisse nucleare, celati dietro il fragile mito della deterrenza. Questo libro raccoglie otto lezioni e conferenze tenute in ambiti diversissimi – di fronte a semplici studenti e generali, diplomatici e gente comune. La prima è del 1947, nell’immediato dopo-bomba, quando già Oppenheimer si batteva per creare un organo internazionale di controllo sulla proliferazione delle armi atomiche; l’ultima è del 1954, quando proprio per questo alacre lavoro di lobbismo diplomatico finì nel mirino del senatore McCarthy, sospettato di essere al soldo dell’Unione Sovietica. "Quando il futuro sarà storia" restituisce appieno i tormenti dell’uomo e dello scienziato, tra paure per il futuro e slanci utopistici sul ruolo della scienza nella società, sempre con la consapevolezza che sono gli esseri umani, e non gli stati, a costruire le basi del mondo che verrà.
17,00 16,15

Catalogo degli animali inestimabili

Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 240
Nonostante quasi ogni parte del globo sia stata colonizzata, conosciamo ancora molto poco dell'ambiente che ci circonda, di ciò che vive sulla terra, nei mari e nel cielo sopra di noi. Per scoprire che il mondo è più sorprendente e meraviglioso di quanto potremmo mai immaginare, basterebbe prestare un po' più di attenzione alle creature che lo popolano: dal pipistrello, che i navajo credevano essere comparso sulla Terra prima che sorgesse il sole a illuminarla, alle femmine di delfino, che insegnano ai piccoli a riconoscere il loro fischio prima ancora della nascita; dalla rana del legno, che per sopravvivere all'inverno arresta il suo battito cardiaco, alla rarissima talpa dorata, coperta, non si sa a quale scopo, da una pelliccia iridescente. Katherine Rundell, già apprezzata scrittrice di libri per ragazzi, torna in libreria con un delizioso Catalogo degli animali inestimabili, ricco di aneddoti e curiosità, tra folklore e nuove scoperte scientifiche. Attingendo a documenti storici e citazioni letterarie invita il lettore non solo a guardare al mondo con occhi nuovi, cogliendo la bellezza degli animali che abitano il pianeta insieme a noi, ma anche a tutelarne la salvaguardia. Un'occasione per lasciarsi sbalordire e innamorarsi, per fare i conti con la bellezza del mondo, la sua stranezza e la sua fragilità. L'autrice ci guida alla scoperta di ventidue animali unici nel loro genere e anche per questo a rischio di estinzione. Del resto «non c'è quasi nessuna creatura al mondo che non lo sia», scrive. «È l'Occidente che ha contribuito di più alla distruzione dell'ecosistema globale, ma l'impatto sarà avvertito anche da tutto il resto della Terra.»
25,00 23,75

Il punto critico. I grandi effetti dei piccoli cambiamenti

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 272
Quante volte siamo rimasti sorpresi dall’improvvisa esplosione di un fenomeno apparentemente venuto dal nulla? Vale nelle piccole cose come nelle grandi: nel 1993, per esempio, Brownsville era il quartiere di New York con il più alto tasso di criminalità, ma solo pochi anni dopo i reati scesero ai minimi storici, e i marciapiedi tornarono teatro soltanto dei giochi dei bambini; nello stesso periodo le Hush Huppies, scarpe scamosciate assai démodé, stavano per essere ritirate dal mercato, quando d’improvviso divennero prepotentemente di moda, contese dai giovani dell’East Village e dagli stilisti di grido. Malcolm Gladwell ha raccolto decine e decine di storie di questo genere e, con l’aiuto di studi ed esperimenti scientifici, in questo saggio ormai classico ha svelato come l’andamento dei fenomeni sociologici somigli sorprendentemente al funzionamento delle epidemie. D’altra parte il corpo sociale è appunto un corpo, e gli esseri umani sono più che vulnerabili al formidabile virus delle idee. E così, nelle mode, nel marketing, nei consumi, la rete ormai globale dei contatti tra le persone diventa il terreno d’azione del “contagio”, mentre gli esperti e i persuasori (oggi diremmo: influencer) fungono da superdiffusori. Se tutte le parti in causa collaborano, se il contesto geografico e sociale è fertile, ci dimostra Gladwell, l’epidemia raggiunge il punto critico in cui un’intuizione attecchisce nel pensiero comune e si propaga. Il punto critico ci accompagna così alla scoperta di piccoli fenomeni che hanno scatenato mutamenti epocali, attraversando la storia, la letteratura, la televisione, il costume: grazie al suo stile brillante e all’acume nel trattare gli eventi più disparati per collocarli in un orizzonte comune, Gladwell ci fornisce l’esatta descrizione di cosa accade quando ciò che a prima vista sembra impensabile diviene di colpo realtà.
16,00 15,20

Nome in codice: Renata. Storia di Paola Del Din, combattente della Resistenza e agente segreto

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 290
Fino all'8 settembre del 1943, Paola Del Din era solo una studentessa di Lettere. Cresciuta in una famiglia di militari, amava leggere e tirare di scherma. Sarebbe diventata insegnante, un giorno. Ma dopo l'armistizio, la Storia pretende una scelta di campo: o con il re, o con Mussolini. Il padre Prospero è già lontano, prigioniero di guerra, allora sta al figlio Renato prendere le armi con la brigata Osoppo, e resistere ai nazifascisti nelle terre insidiose del Friuli. Paola collabora, fa la staffetta, aiuta come può. Ma tutto sta di nuovo per cambiare. Nella notte tra il 24 e il 25 aprile del 1944, esattamente un anno prima della Liberazione, Renato viene ucciso durante un assalto a una caserma repubblichina. A quel punto, Paola non ha scelta: deve raccogliere l'eredità di Renato, e combattere finalmente in prima linea. Ma lo farà a suo modo. Accetta una missione ad alto rischio per la Osoppo e i servizi segreti britannici: attraversare l'Italia per consegnare un plico top secret ai comandanti alleati. In mezzo ai documenti che porta nascosti tra i vestiti, preziosissima, c'è la richiesta di una medaglia al valore per la memoria di Renato. Ed è in onore del fratello che sceglie il suo nome in codice ufficiale: Renata. La sua è una discesa agli inferi di un paese devastato, immerso nella notte cupa dell'occupazione nazifascista, rischiarata solo dai lampi crudeli dei mortai e degli spari. Alla fine Paola Del Din, combattente e patriota della brigata Osoppo-Friuli, agente pro tempore dello Special Operations Executive (soe) britannico, si guadagnerà una medaglia d'oro al valor militare della Repubblica italiana, arrivando persino a paracadutarsi, dopo un addestramento di pochissimi giorni, nel Nordest sconvolto dalla guerra. Agenti segreti dandy e questurini doppiogiochisti, preti coraggiosi, sortite audaci e feroci rappresaglie, ma anche i duri contrasti fra osovani e garibaldini che portarono all'eccidio di Porzûs: Alessandro Carlini ricostruisce per la prima volta la storia completa di Paola Del Din, alternando la viva voce della donna, oggi sulla soglia dei cento anni, e i molti documenti consultati, tra cui i file riservati del servizio segreto britannico.
17,50 16,63

Atlante delle fobie e delle manie. 99 ossessioni che ci rendono umani

Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 344
Un piccolo ragno immobile su una parete, un infermiere con un ago in mano, ma anche un uovo o un bottone: c’è chi reagisce alla vista di ciascuna di queste cose con un terrore incontrollabile. Al contrario, contare i propri passi, riempire fogli e fogli di scrittura, strapparsi i capelli a ciocche possono ispirare un desiderio insopprimibile in alcune persone. Ma se ci pensiamo bene, tutti noi conosciamo qualcosa capace di scatenare in noi una paura irrazionale o un bisogno ineludibile. Questo perché le fobie e le manie animano la nostra vita, illuminano alcuni aspetti del nostro inconscio, e infondono magicamente a un oggetto o a un’azione un significato misterioso, conferendo a cose comuni il potere di impossessarsi di noi e trasformarci. La razionalità non è tutto: e se alcune fobie o manie possono diventare patologie gravi, tutti abbiamo dei tratti di ossessione, e sono questi tratti che, forse, ci rendono noi stessi fino in fondo. Kate Summerscale ha raccolto in questo originalissimo compendio 99 tra fobie e manie, dalle più incomprensibili e strampalate – per esempio, il terrore per gli agglomerati di buchi (tripofobia) o l’ossessione per i tulipani (tulipomania) – alle più comuni e familiari, come la paura di perdere il telefono (nomofobia) o un amore folle per i Beatles (Beatlemania). Ricco di aneddoti e curiosità, l’Atlante delle fobie e delle manie è un affresco delle nostre paure e desideri, ma anche il racconto di un lungo percorso, scientifico e culturale, che ci ha portato a individuare, descrivere e magari accettare fobie e manie come una parte costante del nostro essere umani.
25,00 23,75

Inflazione. Cos'è, da dove viene e come ne usciremo

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 228
Dopo i mesi di lockdown e gli anni di pandemia globale, si temeva una recessione. Invece, per il momento, è arrivata l'inflazione. Un tasso di inflazione al 10 per cento era per molti italiani un ricordo lontano, che risaliva a prima della caduta del Muro di Berlino. La sensazione di raddoppio dei prezzi in seguito all'introduzione dell'euro era stata, appunto, solo una sensazione: chi ha meno di cinquant'anni non ha mai vissuto da adulto in un'economia surriscaldata come quella di oggi. E se gli effetti dell'inflazione sulla vita di tutti i giorni sono chiaramente percepibili da chiunque, la faccenda si complica parecchio quando si tenta di capire davvero la natura del fenomeno, le sue cause e le sue conseguenze. Gli economisti hanno diverse teorie, ma dalla crisi finanziaria del 2008 a oggi molte di queste teorie si sono rivelate assai meno aderenti alla realtà di quanto si pensava. Dai politici e dai media non arrivano parole di chiarezza, ma molti allarmi, eccessi di ottimismo, polemiche, o semplice disinformazione. Stefano Feltri si addentra nella selva oscura dell'inflazione, per tornare con una mappa che sia comprensibile e consultabile dal risparmiatore che ha paura, dal consumatore che si dispera, dal lavoratore che vede assottigliarsi il potere d'acquisto del suo stipendio – insomma, una mappa per tutti noi. Da dove viene l'inflazione? Quando se ne andrà? Quanto ci costerà? Quali decisioni bisognerà prendere, come individui e come sistema paese, nei prossimi anni?
17,00 16,15

Esiste una guerra giusta? 13 punti di vista su interventismo e pacifismo

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2023
pagine: 172
All'indomani dell'"operazione speciale" ordinata da Vladimir Putin, l'Europa si risveglia incredula. I telegiornali trasmettono video di bombardamenti e colonne di blindati che avanzano verso il fronte ucraino. Presto si sprigiona l'orrore: fosse comuni, stupri sistematici, torture, civili rintanati in città isolate, senza acqua ed elettricità. In un pezzo di Europa, nel terzo millennio, due nazioni si ritrovano ad agire di colpo la quotidiana barbarie della guerra, mentre lontano dal fronte il mondo osserva sgomento attraverso un display. Non è il primo conflitto che ci coinvolge in questo modo, mediaticamente, ma è il primo, da molti anni, che preme anche fisicamente, economicamente e politicamente sui nostri confini. Siamo stati abituati a prendere posizione su guerre lontanissime, che finivano per ratificare in politica estera gli stessi schieramenti della politica interna. Quel copione è ormai stravolto, con la sinistra e la destra spaccate al loro interno tra "filorussi" e "filo-ucraini", e infinite altre spaccature: ognuno ha una sua specifica idea sull'invio di armi e sulle sanzioni, sul ruolo della NATO e dell'UE, persino sulla necessità stessa di intervenire, o meno, nel conflitto, su come si debba cercare la pace, e su come si possa essere pacifisti oggi. Questa guerra ha rimesso insomma in circolo di colpo secoli e secoli di dibattito su questo tema che da sempre infiamma i politici, gli storici, gli attivisti, i giuristi e i filosofi: "Esiste una guerra giusta?" Abbiamo riunito tredici autrici e autori per rispondere a quella stessa domanda, prendendo spunto dall'attualità ma muovendoci tra epoche e culture: dall'antica Grecia alle guerre balcaniche, dal pacifismo di Erasmo all'attendismo di Sun Tzu, dalla minaccia atomica alla resistenza dei curdi in Siria, dai fragili equilibri europei al dramma dei profughi, dal nesso tra guerra e patriarcato allo spirito originario dietro l'articolo della Costituzione per cui «l'Italia ripudia la guerra».
18,00 17,10

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