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Pontificia Univ. Gregoriana

Tutti i libri editi da Pontificia Univ. Gregoriana

La theologie trinitaire de Louis Bouyer
25,00

L'agir puissant du Christ parmi les chretiens
22,00

Padre es nombre de relación

Padre es nombre de relación

Libro
anno edizione: 2010
pagine: 424
32,00

Consentement matrimonial et fiction du droit
27,00

Dieu, fondement fondamental de la philosophie de J. De Finance
32,00

Hominem reducere ad deum. La funzione mediatrice del verbo incarnato nella teologia di San Bonaventura

Hominem reducere ad deum. La funzione mediatrice del verbo incarnato nella teologia di San Bonaventura

Libro
anno edizione: 2010
pagine: 468
Questo testo vuol dar voce ad uno dei maggiori teologi della storia cristiana per esplorare, insieme a lui, l'opera della nostra salvezza. Secondo Bonaventura nel Verbo incarnato e crocifisso è racchiuso il mistero del ritorno dell'uomo, disperso in un mondo molteplice e decaduto, all'origine divina. Da questo principio scaturisce una possente visione salvifica: sintetica e conciliante, storica e metafisica, personale e universale, che ricorre a molteplici simboli e attinge dalla tradizione i registri più vari, assimilandoli in un pensiero rigoroso e ovunque permeato di spiritualità, incapace di disgiungere le dimensioni affettiva e contemplativa dalla teologia, sostenuto com'è da una logica esistenziale umile, povera e testimoniante, traduzione esemplare della radicalità carismatica di Francesco. Rimedio divino che risana la storia umana, sacrificio vivo che liberamente si offre a Dio per tutti, il Verbo che il Padre pronuncia è soprattutto il punto "medio" - per questo centrale - dei rapporti tra la Trinità e il creato. Se per il Dottore Serafico è possibile ricercare in lui, codice della realtà creata, il senso del percorso che va da Dio al mondo, ancor più affascinante è contemplarne l'esito opposto: l'opera mediatrice che riconduce il mondo a Dio (reductio).
37,00

Chiesa postconciliare e migrazioni. Quale teologia per la missione con i migranti

Chiesa postconciliare e migrazioni. Quale teologia per la missione con i migranti

Libro
anno edizione: 2010
pagine: 552
Le migrazioni sono una realtà complessa, diffusa e strutturale, che negli ultimi decenni ha conosciuto uno sviluppo senza precedenti. Esse presentano inoltre risvolti spesso drammatici, come testimonia la cronaca ormai quotidiana. Alla crescita del fenomeno si accompagna, peraltro, lo sviluppo di politiche restrittive e di espressioni xenofobe e discriminatorie. Lo studio presenta una lettura interdisciplinare della realtà migratoria, allo scopo di evidenziare le convergenze significative che risultano dal dialogo tra scienze umane e scienze teologiche. Il carattere processuale e relazionale delle migrazioni, la dimensione aperta delle identità nazionali, etniche e culturali, offrono all'approccio teologico la possibilità di cogliere uno spazio ermeneutico che ci permette di parlare di Dio, della persona umana e del mondo, di Cristo e della Chiesa. L'analisi del rapporto profondo tra missione e migrazioni arriva ad ipotizzare la missione tra, per e con i migranti come un nuovo paradigma della missione stessa della Chiesa. Sulla scorta dei documenti della Chiesa postconciliare risulta inoltre evidente il passaggio dalla pastorale migratoria di conservazione ad una pastorale missionaria, dialogica e comunionale.
35,00

Interazione e interferenza. Epistemologia scientifica ispirata al pensiero di Charles S. Peirce

Interazione e interferenza. Epistemologia scientifica ispirata al pensiero di Charles S. Peirce

Libro
anno edizione: 2010
pagine: 276
"Interazione e inferenza" si inquadra nel campo della filosofia della scienza e dell'epistemologia scientifica. Il lavoro mira a proporre un'immagine della scienza, soprattutto fisica, che sia aderente alla sua pratica effettiva (tanto nella dimensione storica, quanto in quella attuale) e che si dimostri in armonia con gli sviluppi più recenti dell'epistemologia scientifica, recuperando al contempo alcune istanze feconde del pensiero di Ch. S. Peirce. Come il titolo suggerisce, il lavoro si incentra su alcune caratteristiche ritenute fondamentali del lavoro scientifico sia empirico (caratterizzato dall'interazione con il mondo naturale) sia teorico (caratterizzato dal lavoro inferenziale che si articola, secondo Peirce, in momenti abduttivi, deduttivi ed induttivi). Il lavoro mira a proporre, come suo risultato principale, una nozione di verità, "verità interazionista", che sembra particolarmente adatta all'immagine della scienza che viene costruita nel corso dei capitoli. A tal fine, sono centrali tanto l'analisi dell'attività sperimentale tipica della scienza fisica (e il carattere intrinsecamente epistemologico dell'esperimento) quanto l'importanza dell'inferenza abduttiva (nodo cruciale della filosofia peirceiana). La nozione di verità interazionista permette di mantenere un atteggiamento moderatamente ma fondamentalmente realistico nei confronti della fisica, pur tenendo fermo il carattere fallibile che deve esserle attribuito.
29,00

Le sorti e le vesti

Le sorti e le vesti

Libro
anno edizione: 2010
pagine: 540
Una tunica contesa: "di chi sarà"? (Gv 19,24). La domanda tra un drappello di soldati che si giocano a sorte le vesti di un condannato a morte resta sospesa, come se fosse un gesto ovvio e insignificante. Eppure, tale disputa è solo il riflesso del conflitto ben più rilevante, giocato sull'identità di Gesù Nazareno. In Gv 19,23-24, la scena è considerata l'"adempimento" del Sal 22(21),19, che presenta un episodio del tutto simile: qui, le vesti spartite a sorte esprimono lo status personale, sociale e religioso dell'orante, che dal pericolo mortale "passa" alla manifestazione del Nome divino ed al culto universale (cf. vv. 23-32). Più che un caso isolato vi si scorge la funzione d'Israele medesimo nel cosmo. Nei mss. di Qumran, il Sal 22 è stato re-interpretato in alcuni Inni (cf. 1QHa) e le vesti ma, soprattutto, le sorti esprimono il senso deterministico-dualistico della storia (cf. 1QS, CD), indicando il posto dell'uomo nel cosmo e coinvolgendo, talvolta, figure messianiche (cf. 11QMelch). Nella rilettura giovannea del Sal 22(21) e in Gv 19,23-24, dunque, il simbolismo delle sorti e delle vesti manifesta l'identità e la posizione di Gesù Nazareno nel cosmo: Egli è l'unigenito Verbo incarnato nella discendenza d'Israele, Re-messia che mediante il suo corpo israelita consegnato alla morte e glorificato, istituisce il culto universale e partecipa all'umanità il suo rapporto filiale con Dio.
35,00

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