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Marsilio

Tutti i libri editi da Marsilio

Adriatico. Un incontro di civiltà

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 384
Robert Kaplan percorre le sponde dell’Adriatico in un originale itinerario che mescola ricostruzione storica e reportage giornalistico, memoir letterario e analisi geopolitica, per raccontare un mare e una frontiera che oggi tornano al centro della scena mondiale. Di città in città, lasciandosi guidare dalle suggestioni evocate dai libri che lo hanno accompagnato durante la sua attività di esploratore e di studioso, e dai tanti incontri che colleziona nel corso di questo itinerario, l’autore traccia una serie di connessioni originali e ardite che dalla contemplazione di un affresco a Rimini lo porterà a Corfù, perfetta «sintesi di Italia e Grecia e quindi dell’Adriatico ». In dialogo con grandi autori, tra cui Claudio Magris e Boris Pahor, con esponenti dei governi locali e delle istituzioni internazionali, rivivono vicende più vicine a noi o dimenticate. Ravenna, Venezia, Trieste, Lubiana, Rijeka, Zagabria, Dubrovnik, Tirana e Durazzo sono alcune delle tappe che l’autore tocca muovendosi in un’area oggi più che mai crocevia dei destini del mondo. Uno scenario che spinge a chiederci che cosa è l’Europa, dove inizia e dove finisce, e soprattutto che cosa diventerà, e davanti al quale Kaplan confessa, con il coraggio e lo slancio del viaggiatore: «Sono certo solo della perdita di certezze».
14,00 13,30

La setta

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 768
Quando un bambino sparisce da una scuola materna di Södermalm, a Stoccolma, l’agente Mina Dabiri è di nuovo in prima linea. Due anni dopo i drammatici eventi che li hanno fatti incontrare, Mina torna a chiedere aiuto a Vincent Walder, finendo per coinvolgere il celebre mentalista in un’indagine che questa volta la toccherà molto da vicino. All’esperto di psicologia e comunicazione non verbale, che molti ritengono perfino capace di leggere nel pensiero, saltano subito all’occhio le analogie con un caso di qualche anno prima, un dramma dal tragico epilogo. E adesso tutto fa pensare che altri bambini siano in pericolo. Mentre Mina cerca di tenere a bada i ricordi e allontanare il passato e Vincent crede ancora di poter ignorare l’ombra che la sua anima nasconde, la fortezza inaccessibile che ognuno dei due ha eretto intorno a sé comincia a sgretolarsi.
16,00 15,20

Il grido dell'aquila. Millennium. Volume Vol. 7

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 448
La rivista d’inchiesta Millennium ha dovuto chiudere i battenti e presto diventerà un podcast, ma Mikael Blomkvist, che l’ha diretta per trentun anni, non ha perso la sete di verità, soprattutto se scomoda. Il giornalismo è nel suo dna, e il suo fiuto per la notizia si risveglia dovunque, perfino nel Norrbotten, regione svedese sperduta e ricoperta di boschi dove la figlia Pernilla sta per sposarsi. All’insaputa di Mikael, anche Lisbeth Salander ha raggiunto il Nord, convocata dai servizi sociali per prendersi cura di Svala, la nipote tredicenne di cui ignorava l’esistenza: un’adolescente geniale come lei, che riporta prepotentemente a galla il suo passato. Dalla Stoccolma degli scandali finanziari ai territori innevati della Lapponia, ultima mecca della new economy basata su energia verde e terre rare, le strade di Lisbeth e Mikael tornano a incrociarsi in un moderno Far West, in cui le multinazionali non si fermano davanti a nulla pur di accedere alle risorse naturali e, attirate dal promettente greenwashing su vasta scala, le bande criminali operano nell’ombra. Tra cospirazioni e tradimenti, la rabbia di Lisbeth esplode ancora una volta, aprendosi un varco attraverso il fumo e il fuoco dei proiettili di vecchi e nuovi nemici, in un mondo che, nonostante gli apparenti buoni propositi, è sporco e cattivo come sempre. Un mondo dove gli uomini continuano a odiare le donne.
14,00 13,30

L'orecchio di Kiev

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 288
È il 1919 e Kiev è invasa dalla cacofonia della rivoluzione. Dopo l’arrivo dell’Armata rossa, in città imperano il caos e l’anarchia. Il vecchio ordine è in pezzi e il paese è alla ricerca di una propria identità: russi bianchi da un lato, nazionalisti dall’altro, e nel mezzo i delinquenti comuni, ladri e balordi. In questo tumultuoso e vacillante mondo pre-sovietico, dominato dalla totale assenza di regole, il giovane studente Samson Kolecˇko si ritrova da un giorno all’altro a dover badare a se stesso, dopo aver perso in un’imboscata il padre (e l’orecchio destro) sotto la spada di un cosacco. Da quel momento, la sua vita prende una piega inaspettata. Arruolato in modo fortuito nel neonato corpo di polizia, Samson si butta a capofitto nella prima indagine: una serie di traffici loschi che coinvolgono due soldati, sgraditi occupanti del suo appartamento. Oltre all’inaspettata assistenza che riceve – ebbene sì – dall’orecchio perduto, Samson può contare sulla bella Nadežda, una ragazza con la speranza nel nome, impiegata dell’Ufficio statistiche e bolscevica convinta, che in breve conquista il suo cuore.
12,00 11,40

Domani interrogo

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 240
La periferia romana dove sorge la scuola che è al centro di questo romanzo è la Rebibbia raccontata da Zerocalcare. Nel liceo si parla romano, e le aule sono abitate da strani esseri viventi: alcuni disegnati sui muri, alcuni umani ma dalle cui bocche escono suoni incomprensibili alla professoressa, che non ha mai pensato di avere la vocazione all’insegnamento e invece ce l’ha, solo che non è una vocazione, è un mestiere. La professoressa, infatti, non ama la vocazione, ama l’inglese. La professoressa è un’intellettuale. La professoressa ha studiato in Italia e all’estero. La professoressa cammina, cammina, cammina perché Roma è grande e perché camminando pensa. Gli studenti e le studentesse, invece, non camminano, vanno in motorino o in macchina, e non studiano. Gli studenti e le studentesse – e tutti lo siamo stati – sanno valutare, pesare le persone che siedono dietro la cattedra e, nonostante non abbiano voglia di aprire i libri, sentono, piano piano, il desiderio di capire la professoressa, e di esserne capiti. Danilo Dolci ha scritto che si cresce solo se sognati, e l’autrice di questo romanzo chiosa che si può crescere anche se sei l’incubo di qualcuno. Tra i professori di Frank McCourt e Domenico Starnone, passando per gli studenti in piedi sul banco nell’Attimo fuggente, sta la professoressa di Gaja Cenciarelli, convinta sì che la cultura sia qualcosa di quotidiano, convinta sì che certe parole dialettali o certe squadre di calcio, certe sigarette fumate insieme agli studenti prima che la lezione cominci facciano parte del lavoro di chi insegna e di quello di chi impara, ma disillusa che l’istruzione possa – come si sente dire spesso – salvare il mondo. Ciò nonostante, in questo romanzo di Shakespeare e spaccio, la professoressa il mondo lo salva. Perché il mondo è le persone che incontriamo. Specialmente a scuola.
11,00 10,45

Abbondanza

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 368
Sfrattati dalla loro casa-roulotte la notte di Capodanno, Henry e il figlio Junior sono costretti a vivere in un pick-up, lavandosi nei bagni pubblici e mettendo da parte le bustine di ketchup come riserva di zucchero per i momenti peggiori. Sei mesi dopo, mentre le tasche di Henry sono quasi vuote, un barlume di speranza compare all’orizzonte: nonostante i precedenti per droga che gli impediscono da un pezzo di trovare lavoro, Henry ottiene un colloquio per l’indomani. Un’altra buona ragione per festeggiare oltre a quella principale: il compleanno di Junior. Le esigue finanze rimaste permettono una cena da McDonald’s e una notte in un motel, finalmente in un letto vero e proprio. Mentre Junior guarda la tv e Henry si esercita ad apparire un impiegato affidabile, sembra che per i due le cose volgano al meglio, ma una lite violentissima che Henry ha nel parcheggio del motel e un malore improvviso di Junior li restituiscono alla notte e alla loro battaglia quotidiana contro un destino e un paese ingiusto. Attraverso una struttura narrativa brillante, che scandisce le giornate di Henry e Junior sulla base del denaro che hanno a disposizione, una delle giovani voci più talentuose della letteratura americana contemporanea firma un romanzo struggente, in cui grandi magazzini e fast-food fanno da sfondo a un’esistenza vissuta a perdifiato, tra tentazioni, cadute, sogni e delusioni. Un racconto senza sconti dell’America degli esclusi, dove crepe di grazia possono aprirsi anche nella disperazione, e tutto quello che conta è restituire a un bambino di otto anni il sorriso.
19,00 18,05

Il capitalismo della creatività. Passato, presente e futuro del diritto d'autore

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 320
A chi appartiene la frase che state leggendo? E il brano musicale che avete appena ascoltato? Sicuri di poter condividere l’immagine in cui vi siete imbattuti sui social? Consapevoli o meno, siamo circondati dal diritto d’autore: dai film ai linguaggi di programmazione, dai libri ai giocattoli e persino ad alcuni colori, la maggior parte della cultura moderna e contemporanea non è libera da vincoli di utilizzo e non lo sarà ancora per generazioni. Sorto nell’Inghilterra del xviii secolo per contrastare le edizioni pirata e garantire gli scrittori, il diritto d’autore ha finito per ingabbiare ogni prodotto della creatività umana. Ed è diventato una macchina da soldi per multinazionali che sul copyright hanno fondato immense fortune. Ma come si è passati dalla tutela del singolo a un sistema che aspira a privatizzare ogni bene e crea un’incolmabile disuguaglianza fra chi lo «possiede» e chi ne «fruisce»? Nel denunciare le storture di un apparato legislativo che privilegia le grandi aziende a scapito degli individui, David Bellos e Alexandre Montagu tracciano una storia culturale e politica del diritto d’autore, dall’indignazione di Platone verso il discepolo Ermodoro, che aveva fatto copiare e diffondere gli appunti presi durante le lezioni del maestro, alle accuse di plagio a Taylor Swift, passando per Victor Hugo e Bruce Springsteen. Con stile pungente e ritmo incalzante, ripercorrono le svolte e le ramificazioni di questo lungo cammino, spingendosi fino alle soglie della «frontiera più nebulosa del diritto d’autore»: l’intelligenza artificiale. Il risultato è un appassionante manifesto per la libertà creativa, che mira a scardinare l’impero della proprietà intellettuale, «il dominio feudale del nostro tempo».
22,00 20,90

Il cuore rubato

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 320
Una dolce brezza soffia su Kiev, ma in città regna l’inquietudine. Nell’aprile del 1919, a poco più di un anno dall’arrivo delle guardie rosse, la fame e la violenza hanno messo in ginocchio la popolazione, che deve sottostare ai decreti promulgati quotidianamente dall’autorità bolscevica appena entrata in carica. Il giovane Samson Kolecko, membro della milizia a cui la spada di un cosacco ha mozzato l’orecchio, ha il compito di far rispettare la legge, ma nella baraonda seguita all’avanzata dell’Armata rossa è quasi impossibile. A pesare sulla vita dei suoi concittadini, costretti a mangiare quasi esclusivamente minestra d’avena, c’è anche il divieto di vendere e acquistare carne. Ma come si fa a biasimare (e punire) chi riesce a procurarsi quei deliziosi fagottini ripieni di frattaglie venduti sottobanco al mercato ebraico? Per fortuna, la graziosa Nadezda sa come consolare Samson. Ma anche passeggiare sottobraccio con una ragazza che non è ancora sua moglie senza farsi notare dagli agenti della Ceka, l’antenato del Kgb, sta diventando per lui sempre più difficile. In un turbine di eventi che si inseguono e si accavallano, nel ritmo alternato di drammatici colpi di scena e momenti di grande comicità, Samson si ritrova a indagare su più fronti, tra sventurati venditori di frodo che barattano bestie da macello per poche libbre di sale, ladruncoli comuni, truffatori di professione e pericolosi individui che si aggirano di notte nei dintorni della stazione, disposti a tutto pur di sfuggire al controllo delle forze dell’ordine. Ad assisterlo, naturalmente, la presenza costante del suo orecchio perduto.
19,00 18,05

Contro l'antisemitismo di oggi

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 80
Nell’autunno del 1962, Theodor Adorno pronunciò un duro intervento sulla lotta all’antisemitismo. La sua analisi, densa ed estremamente accurata, non ha perso nulla dell’efficacia che si esprime in una critica serrata volta a individuare errori e insufficienze. Prendendo le mosse dalla disamina della teoria dell’«antisemitismo occulto» nella società tedesca del dopoguerra, il filosofo riflette su ciò che accomuna i diversi movimenti radicali di destra, le varie correnti del nazionalismo militante ed estremo. È la «diceria sugli ebrei», il pregiudizio bisbigliato sottovoce con cui la personalità autoritaria si presenta come vittima. L’antintellettualismo e il conformismo sono le sue forze motrici e con il razzismo condivide un’identica struttura. Adorno mette in guardia contro i rischi dell’idealizzazione e di una rappresentazione troppo sentimentalistica, «da réclame», degli ebrei e dell’ebraismo. Infine, pone l’accento su due elementi che – oggi come allora – accompagnano e sostengono un cambiamento sociale profondo e duraturo: un programma educativo antiautoritario e il netto contrasto da opporre a qualsiasi focolaio antisemita. Questa nuova edizione del testo è arricchita da una corposa postfazione che lo colloca nella contemporaneità e permette di coglierne il valore non solo e non tanto come documento di un’epoca, ma soprattutto come riflessione senza tempo che ci obbliga a misurarci con le recrudescenze attuali.
12,00 11,40

La coscienza delle piante

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 192
Dopo un attacco di panico, Marco viene ricoverato al pronto soccorso. Non riesce a parlare, è confuso, e mentre gli altri ricoverati scandiscono il tempo con i propri lamenti, uno psicologo si prende cura di lui invitandolo a ripercorrere il proprio passato. Dentro di sé, Marco ha molte cose, ma soprattutto i dolori, le falsità e i fallimenti collezionati durante gli studi universitari a Siena. Il flusso di coscienza nel quale si immerge viene scandito dalle sue ultime quattro sigarette, con la promessa, a racconto concluso, di smettere di fumare. Rievoca allora la brillante carriera universitaria, fino a quell’esame non superato che a poco a poco si è trasformato in un disagio emotivo e sociale. Per sfuggire al peso della realtà, ha inventato un mondo parallelo in cui era ancora al passo con gli esami. Giunto sull’orlo del baratro, ha confessato tutto al padre e al nonno – gestori di un ristorante nello stesso paesino calabrese che anni prima Marco aveva lasciato per trasferirsi e iscriversi a Giurisprudenza – e, finalmente leggero, ha ripreso a studiare. È stato allora che ha conosciuto una ragazza vittima delle sue stesse menzogne. Si sono promessi di non mentirsi mai, e soprattutto di concludere gli studi insieme. Se però Marco è riuscito a laurearsi, lo stesso non si può dire di lei. E adesso, tra le pareti spoglie del pronto soccorso in cui si trova ricoverato, Marco deve fare i conti con i traumi del proprio passato, ma anche – e forse soprattutto – con il proprio futuro, che lo aspetta in un altro reparto, qualche stanza più in là. La coscienza delle piante racconta la rabbia di vivere in un’epoca in cui il risultato vale più del percorso, e dove la velocità è l’unico parametro con il quale tutti, più o meno consapevolmente, giudichiamo il successo. Con la prosa fresca e immaginifica che ha incantato lettori e lettrici in Dasvidania, suo romanzo d’esordio, Nikolai Prestia – un giovane Zeno che vuole smettere di fumare e cerca di capire cosa sta accadendo al nostro futuro – racconta il disagio giovanile e l’inevitabilità di essere schiacciati dalle aspettative e dall’amore altrui.
16,00 15,20

La regola del tre

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 432
Una scritta rossa sul portone della chiesa di Montone, un pittoresco paesino ai piedi dell’Appennino umbro, preannuncia l’efferato omicidio di don Lucio Bessa, il parroco della comunità. Pochi giorni dopo, sempre a Montone, Santo Bianconi, giornalista della Gazzetta dell’Umbria, viene mandato fuori strada mentre indaga proprio su quel caso, e finisce in coma. Per l’ispettore della questura di Perugia Domenico Montemurro, Santo è quasi un fratello; mentre la sua vita privata va in pezzi, si getta perciò in quell’indagine nella quale ha molto da perdere e poco da guadagnare, con una frenesia che sfiora l’ossessione. Ad aiutarlo, più giovane di lui, c’è l’agente Nicola Russo. Ma quella che all’inizio sembra un’inchiesta su un’infermiera che condanna a morte i malati terminali si trasforma ben presto in una discesa agli inferi disseminata di cadaveri. I nuovi omicidi sembrano quasi delle punizioni divine, e a Montone richiamano alla memoria una maledizione: la regola del tre, secondo la quale in paese non si muore mai da soli, ma tre alla volta. Un thriller d’esordio teso e potente che richiama le atmosfere cupe e inquietanti di True Detective e disegna con precisione una provincia italiana dove la superstizione si intreccia con la diffidenza e l’avidità. Con la prima indagine dell’ispettore Domenico Montemurro, Roberto Rossi trascina il lettore in un vorticoso ottovolante di emozioni e colpi di scena, scandagliando i lati più oscuri delle relazioni e dei sentimenti umani: amore, amicizia, gelosia, vendetta.
19,00 18,05

Dasvidania

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 160
Kola ha sette anni e, concentratissimo, studia una mela verde sul davanzale di una finestra. Fuori ogni cosa è bianca della neve appena caduta. I tetti della città si scorgono appena. La città dà su un fiume: è il Volga, nel pieno dell’inverno russo. Kola è orfano e vive con la sorella in un istituto. Ha alle spalle una storia di povertà, disagio e scarsa cura, se non abbandono. Quel bambino, che oggi ha trent’anni e abita in Sicilia, racconta la sua storia. Con la precisione di un reportage, Nikolai Prestia descrive la seconda metà degli anni Novanta e l’epoca post-sovietica nel loro aspetto più duro di miseria ed esclusione sociale, violenza domestica, alcolismo e droga, con la disinvoltura di chi ne ha fatto esperienza, e con una straordinaria capacità di osservazione. Questo libro però non è un reportage, è un romanzo. È una storia durissima, che sarebbe insostenibile se lo sguardo di Kola non compisse una specie di magia: l’immaginazione. Solo che l’immaginazione di Kola non crea mondi alternativi, non cerca vie di fuga, ma indaga il potere simbolico, poetico e quasi magico degli oggetti quotidiani, sufficiente per volare verso il futuro. Kola trova la forza di immaginare molto prima delle parole per esprimerla. E queste pagine in controluce raccontano anche la conquista delle parole. Prima del bambino che guarda, ora del ragazzo che scrive. Dasvidania racconta del male e del dolore, ma anche moltissimo del bene: la zia che tira fuori i bambini dai guai, il direttore dell’istituto che per primo mette in mano un libro al bambino, e quel libro è L’idiota di Dostoevskij, e poi l’infermiera Katiusha – che stringe con lui un patto di speranza –, gli amici dell’orfanotrofio, ognuno con il proprio fardello di rabbia e vitalità, e infine i due maestri che adottano Kola e la sorella portandoli con sé in Sicilia e offrendogli un radicamento da cui potranno guardare avanti, e anche indietro.
10,00 9,50

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