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Marsilio

Tutti i libri editi da Marsilio

Killer potential. Ediz. italiana

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 368
Evie Gordon ha sempre pensato di essere speciale: brillante, diligente, ottimi voti. Nata e cresciuta nel paese del merito per eccellenza, era convinta che sarebbe diventata qualcuno. Ma dopo la laurea in un’università d’élite, il debito studentesco l’ha sommersa e, per ripagarlo, dà ripetizioni ai figli dei milionari di Los Angeles. Tutto cambia una domenica pomeriggio. Arrivata per la lezione settimanale nella tenuta dei Victor a Beverly Hills, al posto della sua allieva trova i resti insanguinati dei genitori nel giardino e una giovane donna, sporca, puzzolente e magrissima, rinchiusa nel sottoscala. Sorprese sulla scena del crimine, le due passano in pochi istanti da semplici testimoni di un brutale omicidio a sospettate numero 1, e poi a fuggitive. Nel mezzo di una caccia all’uomo che infiamma i media, in auto con una ragazza misteriosa, Evie sa che l’unico modo per riabilitarsi è trovare il vero assassino. Prima, però, dovrà abbattere il muro di silenzio che la separa dalla sua compagna di viaggio. Con lei attraverserà gli Stati Uniti, solleticherà gli appetiti morbosi della nazione, finirà sulle copertine dei tabloid come “la nuova Charles Manson”, e infine troverà l’amore. Ma in questa storia piena zeppa di narrazioni illusorie e bugie ben confezionate, in cui il caso e il conto in banca se la giocano nel determinare i destini, Evie sarà costretta a scoprire che anche la verità è una merce rara, da pagare a caro prezzo. Acuto, provocatorio, a tratti esilarante, Killer Potential ha un ritmo da thriller e una profondità da grande romanzo americano. Un irresistibile e originale libro d’esordio che si interroga sul mito della mobilità sociale e sul peso del potenziale di ciascuno nella costruzione del proprio futuro.
20,00 19,00

La costruzione del potere. Perché l’architettura fascista non esiste

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 320
«Quando uno storico del tempo che verrà si accingerà ad esaminare le manifestazioni artistiche dell’epoca nostra, sarà certamente tormentato.» Così scriveva Giuseppe Pagano nel 1935. Gianni Biondillo, architetto di formazione e narratore per vocazione, getta uno sguardo nuovo, personale e politico, su qualcosa apparentemente sotto gli occhi di tutti, ma di cui, man mano che ci si avvicina, sfugge sempre l’essenza: l’architettura fascista. In questo enorme calderone infatti oggi rischia di rientrare di tutto. Come raccontare quel periodo senza cadere preda di banalizzazioni e pregiudizi? L’autore si addentra nelle vicende dell’epoca, segue carriere e destini di architetti, ricercatori, critici, designer, ingegneri, per lo più conosciuti solo agli addetti ai lavori. Da Roma a Milano, da Bolzano ad Asmara, da Como alle città dell’agro pontino, esplora tutti i risvolti di una foga edificatoria che ci ha consegnato un lascito enorme e problematico. Smontando i luoghi comuni e avanzando tesi spiazzanti, Biondillo racconta, con la competenza del saggista e la passione del romanziere, lo scontro generazionale tra i bolsi «accademici», sostenitori del monumentalismo, e la nuova generazione indomita dei talentuosi razionalisti. Se è vero che non esiste architettura che non sia di regime – perché a commissionare edifici pubblici è sempre il potere –, è però innegabile che non ha senso parlare di una generica «architettura fascista». Diversi sono gli stili, i protagonisti e il rapporto, conflittuale o condiscendente, di molti di essi con la classe dirigente. Così come differenti sono le strade per gestire questa pesante eredità. È giusto fare tabula rasa del passato e ricostruire sul nulla? O è arrivato il momento di aprire gli occhi sul paese che siamo stati e decidere finalmente quale vogliamo essere?
19,00 18,05

La governante

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 245
Vista da fuori, la sua vita non mostra nessuna sbavatura, solo la precisione tipica di ciò che viene deciso a tavolino. Una donna che ha avuto tutto: marito, figli, una bella casa, una posizione professionale invidiabile. Ha avuto tutto ciò che per molti dovrebbe dare la felicità. Per il suo sessantesimo compleanno decide di farsi un regalo: seguire un desiderio nascosto, lasciare ciò che ha per andare altrove. Un pezzo alla volta, la donna apre a chi legge il suo cuore, come l’armadio in cui custodisce la sua collezione di porcellane. Riprendono così aria pezzi di un’esistenza di cui nessuno ha mai avuto conoscenza. Una confessione in bilico tra il desiderio di essere e la necessità di apparire. Una donna che ha coperto con la forza di volontà le sue fragilità, che ha dovuto lottare contro la cosa più grande che la vita potesse metterle davanti: se stessa. La famiglia, il giudizio degli altri, la paura di essere inadeguata sono stati punti fermi ai quali aggrapparsi, ma anche da cui scivolare. Sino al giorno in cui capisce che accettare di essere come sei, anche quando non corrisponde all’idea che gli altri hanno di te, alle aspettative che nutrono, è l’unico modo per iniziare a vivere davvero.
18,00 17,10

La materia del mondo. Una storia della civiltà in sei elementi

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 448
Sabbia, sale, ferro, rame, petrolio e litio sono le basi su cui si regge la società moderna, ma abbiamo smesso di notarle. Per quanto ci raccontino che viviamo in una realtà sempre più virtuale e dematerializzata, infatti, il mondo fisico continua a costituire l’impalcatura di tutto il resto. Ed Conway punta i riflettori su sei «protagonisti» della storia che per migliaia di anni hanno creato imperi, distrutto civiltà, alimentato il nostro ingegno, raccontandone con spirito critico e maestria divulgativa le peripezie. Si mette sulle tracce degli atomi di silicio e di litio nel loro giro intorno alla Terra prima di diventare semiconduttori e batterie. Si insinua nelle tubature di una raffineria di petrolio, nelle fornaci in cui la sabbia fonde per diventare vetro e lungo i cavi di rame che portano l’elettricità in ogni angolo del globo. Tra magia e disincanto, geografia e antropologia, realizza una spiazzante incursione al cuore del nostro presente e (forse) del nostro futuro. Dal monte Tenabo, in Nevada, alla costa orientale dell’Inghilterra, dal deserto di Atacama, in Cile, a Mariupol, fin nelle profondità dell’Atlantico, l’autore interroga questi eroi poco celebrati dell’era moderna, per aprirci gli occhi sul groviglio planetario di azioni e reazioni, colpi e contraccolpi che sta inaugurando un nuovo capitolo della storia dell’uomo.
14,00 13,30

Il sogno di Unnur

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 224
La violenta bufera di neve che si è abbattuta sull’Islanda orientale, isolando completamente le poche abitazioni dell’interno, avrebbe dovuto tenere chiusi in casa anche i più audaci. Eppure, qualcuno ha deciso di sfidare il vento e il gelo e di avventurarsi in una delle zone più remote del paese. In una fattoria dove manca la corrente e la linea telefonica è interrotta, Einar ed Erla si preparano al loro Natale solitario, quando un rumore inaspettato li fa sussultare. Una visita inattesa. Einar apre, e l’ospite sconosciuto entra. Chi è l’uomo che dice di essersi perso in una giornata come quella? Cosa sta cercando realmente? Forse è un bugiardo. O addirittura un assassino. Una cosa è certa: in quella casa avvolta nel buio e nel freddo non tutti sopravviveranno alla notte. In seguito al ritrovamento dei corpi, le indagini vengono affidate a Hulda Hermannsdóttir, ispettore della polizia di Reykjavík, rientrata in servizio dopo che la sua esistenza è stata sconvolta da drammatiche vicende familiari. Ma liberarsi dei propri fantasmi è molto difficile: Hulda sarà perseguitata ancora a lungo dalla sensazione di non aver capito in tempo. Presto dovrà imparare a nascondere i sentimenti e a difenderli, a comportarsi come se niente fosse successo, per non dover rinunciare alla vita.
11,00 10,45

Uscimmo a riveder le stelle

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 224
La comunità degli astrofisici è riunita in Lapponia per un convegno internazionale nel quale confrontarsi e presentare gli ultimi risultati sulla nostra comprensione dell’universo. Gabriele Stelle, giovane ricercatore che lavora in uno dei più grandi e prestigiosi osservatori astronomici del mondo, si trova lì insieme ad Alessia, la studentessa di Fisica che gli è stata affibbiata dalla sua capa. Gabriele, un metro e novanta e capelli color del deserto, un «lungaccione» senza alcun segno particolare – neppure dal punto di vista della carriera scientifica, sussurra una vocetta nella sua testa –, vorrebbe disinteressarsi di tutto, e limitarsi a osservare due cose: i corpi celesti e il corpo di Mariela, il medico cubano che ha conosciuto l’anno precedente e che è diventata – non si capisce come, esclama la solita vocetta – la sua fidanzata. Nonostante la passione per l’astrofisica, e sperando di eliminare dal suo menu la carne di renna – il convegno si svolge nei paraggi del Circolo polare artico –, Gabriele non vede l’ora di tornare al suo osservatorio, là dove lavora anche Mariela; purtroppo, però, i suoi sogni si infrangono presto: una scienziata è stata uccisa nella sala dei server, e il principale indiziato è Nasir Legesse, ricercatore etiope che un guardiano ha sorpreso accanto al cadavere. Licia Troisi torna sul luogo del crimine – la comunità degli astrofisici alla quale appartiene – per raccontare come la scienza sia la via cardine per esercitarsi a risolvere dilemmi: quelli teorici, sulla natura del mondo, quelli sentimentali, sulla natura dell’amore, e quelli investigativi, sulla natura del delitto. Tra tensione e comicità un giallo appassionato, fatto di luce e materia oscura, come l’universo: tanto la strada per l’inferno quanto quella per la conoscenza, pare dirci l’autrice, sono lastricate di buone intenzioni, e noi non possiamo che darle ragione.
15,00 14,25

Spiritualità

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 176
Un maestro dell’arte contemporanea, creatore di simboli e forme, e un gesuita, esegeta rinomato e appassionato d’arte, intrecciano in queste pagine un dialogo vertiginoso. Le parole di Michelangelo Pistoletto e di padre Antonio Spadaro non si limitano a incontrarsi: si rincorrono, si sfidano, costruendo un percorso imprevedibile che esplora l’essenza stessa degli uomini e delle donne. Al centro di questa conversazione, nata negli anni e maturata come una sinfonia, emergono i temi della memoria collettiva e del bisogno di dare e ricevere cura, della sofferenza umana e dell’intelligenza artificiale, della spiritualità intesa come «fermentazione», desiderio di un aldilà e di un senso, necessità di costruire una pace che abiti il mondo. Allo stesso tempo, l’arte, strumento di indagine esistenziale, estende il suo rapporto con l’intera società, portando la spiritualità a ritrovare il suo posto. Spiritualità e arte, compenetrandosi, smettono così di essere due mondi separati e diventano luoghi per comprendere l’essere umano e la sua capacità di trasformare la realtà. Con una prosa ricca e suggestiva, il volume combina teoria e pratica, emozione e intelletto, lasciando un segno profondo nel lettore, chiamato a rendere l’incontro tra le idee un’esperienza viva di ricerca. Un invito a riscoprire la meraviglia, a interrogarsi sul proprio ruolo nell’universo e a immaginare nuovi orizzonti dinanzi al futuro.
17,00 16,15

Di fulmini e tempesta

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 368
Autunno 1943, Veneto orientale. Maria, quarantotto anni, lavora come operaia nello iutificio di San Donà di Piave. È una donna pragmatica, di poche parole, una figlia di quell’Italia rurale fatta di proverbi, vita pratica e rassegnazione. Grazie a una collega più giovane, entra in contatto con i partigiani del Basso Piave, e dando una scossa alla propria vita decide di unirsi alla brigata Eraclea, guidata dal comandante Attilio Rizzo. A poco a poco, la sua vita prende a scorrere su due vie parallele – quella dell’apparenza e quella della segretezza –, finché nel gennaio del 1944 le viene affidato Giacomo, un bambino ebreo sfuggito alla deportazione: dovrà nasconderlo, e proteggerlo. Alla donna, però, spetta anche un altro compito, custodire una mappa sulla quale un partigiano, prima di morire, ha annotato frasi enigmatiche, con due nomi da svelare: una minaccia, o persone da salvare? Nel frattempo, sulle tracce del gruppo condotto da Rizzo, da Venezia arrivano Bufera e Vito, due giovani fascisti che – affiancati da Zanlevio, violento esponente delle Brigate nere – danno avvio a una caccia serrata che costringerà Maria a imbracciare le armi per guardare in faccia non solo il futuro della sua gente, ma anche il proprio passato. Tra avventurose missioni condotte nelle terre di bonifica, arresti, rappresaglie, misteri da sbrogliare e perdite dolorose, ad accompagnare la protagonista di questo romanzo è l’acqua della Piave, con le sue sfumature di vita e di morte: mese dopo mese, anno dopo anno, Maria, proprio come il fiume, non si lascia imporre argini, facendo della libertà, del coraggio di rialzarsi e della capacità di amare la spinta che è la sola in grado di tenerla in vita. Con uno stile carico di suggestione e della pietas che accomuna le migliori opere del Neorealismo italiano, Chiara Polita racconta la Resistenza attraverso le scelte e il corpo di una partigiana che, trovando la forza di reagire, esce dall’anonimato e, in prima linea al fianco degli uomini, conquista la propria emancipazione.
18,00 17,10

L'aquila nera. Una storia rimossa del fascismo in Albania

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 176
«Non ricordo chi fu il primo a vederlo, se mio cugino Armand o sua sorella Xhixhja. Ricordo però che facemmo subito capannello intorno a quello strano ritrovamento. Un lungo osso bianco era affiorato dalla terra e se ne stava lì, mezzo dentro e mezzo fuori, come la radice di un albero.» Fine estate 1994. A Rrubjekë, un villaggio con le case basse di pietra e i campi che si estendono a perdita d’occhio, una banda di ragazzini in cerca di avventure si imbatte nei resti di alcuni soldati italiani. Anita è la più piccola del gruppo, ma percepisce tutta la drammaticità di quel momento in cui la morte si rivela ai suoi occhi nell’uliveto non lontano dalla casa dove vive con i nonni. È allora che comincia a farsi domande che la porteranno a decidere di raccontare una storia dolorosa condivisa tra le sue due patrie: quella natale, l’Albania, e quella d’adozione, l’Italia. Tra legami profondi e ferite aperte, tra cronaca familiare e tragedia collettiva, Likmeta sottrae all’oblio una vicenda complessa che si snoda su più piani temporali, dagli anni trenta agli anni novanta del Novecento, fino ai giorni nostri. Scoprirà così che l’Italia non è stata solo quella degli invasori, delle navi che riempirono il porto di Durazzo il 7 aprile 1939, delle uniformi per le strade di Tirana, dei manifesti con il volto di Mussolini, dell’italiano imposto come lingua del potere. Un’altra Italia non si era limitata a eseguire ordini e, nel caos dell’8 settembre 1943, aveva scelto. Di quelle testimonianze diventa urgente ritrovare e custodire la memoria. Soprattutto oggi, nella consapevolezza che «il fascismo non è un ricordo del passato. L’invasione dell’Albania non è un fatto archiviato nei manuali. Raccontarla significa strapparla alla retorica e alla neutralità. Significa dire che dietro le manovre politiche, le leggi, i trattati, c’erano volti, mani, terre spaccate e storie che si sono spezzate».
17,00 16,15

Ottocento italiano. Letteratura e coscienza critica

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 416
Una strenua ed elegante difesa dei valori sociali e politici della letteratura e, all’insegna soprattutto di Ippolito Nievo, un’illuminante proposta alternativa alle ragioni che, sulla scia della storiografia ottocentesca di marca desanctisiana, hanno determinato il canone letterario dell’Ottocento, imponendolo, fino ad anni recenti, come sine qua non dell’educazione scolastica nazionale.
35,00 33,25

Diario di un seduttore

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 206
Di giorno Honda Ichiro - è un professionista ineccepibile e un marito esemplare: tutti i fine settimana lascia la capitale dove lavora per tornare dalla moglie a O - saka. Ma di notte, quando su Tokyo scendono le ombre e si accendono le luci dei locali più libertini, Ichiro - , affamato di sesso come un cacciatore lo è di prede, si trasforma in un inguaribile dongiovanni che approfitta di donne di cui fiuta la solitudine e l’impazienza per soddisfare il proprio desiderio. Convinto di possedere un talento naturale, nella sua costante ricerca di emozioni forti Ichiro - è talmente innamorato della propria immagine e del ruolo che si è scelto in questa seconda vita da tenere un diario delle conquiste. Quando però le donne che ha sedotto e abbandonato cominciano a morire, una dopo l’altra, quel diario diventa improvvisamente una prova incontestabile della sua colpa. Ma qual è la sua colpa? Honda Ichiro - è solo un cinico adultero o è anche un assassino? Opera della più grande scrittrice di noir d’Oriente, Diario di un seduttore è un piccolo gioiello che trascina il lettore in una storia sordida e sensuale dove niente è ciò che sembra, e lo conduce alla scoperta di quell’ambigua scena notturna di Tokyo, tra dancing e locali fumosi, di cui la stessa Togawa Masako era la regina.
11,00 10,45

Un rebus per Leonardo Sciascia

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 320
Nel settembre del 1985, a Leonardo Sciascia capitano due cose: la morte di Italo Calvino nell’Ospedale di Siena, e la morte di Aurelio Arriva, giudice, in casa sua. Una pistolettata: suicidio, dicono. Il giudice e lo scrittore siciliano, amici fin dall’infanzia, avevano litigato e non si parlavano da tempo. Qualcuno, in paese, continuava a dire per invidia; qualcun altro insinuava che l’invidia non c’entrava niente, era Sciascia che non avrebbe dovuto mettere l’amico in un libro – anzi, continuava quel qualcuno, Sciascia della Sicilia non avrebbe dovuto proprio parlare. Leonardo Sciascia, dal canto suo, sosteneva che le grandi amicizie, come i grandi amori, sono come le piante: a un certo punto si seccano, e nessuno può farci niente. Era successo con Guttuso, e forse stava succedendo pure con Vincenzo Consolo. Tuttavia, nonostante, in paese, gli inquirenti pensino che la morte del giudice Arriva sia dovuta a un suicidio e nonostante il tutto sia accaduto, come una disgrazia, un malaugurio, durante la festa della Madonna Bambina, Elena Arriva, la figlia del giudice morto, bella e bionda come certe madonne lombarde, si presenta a casa dello scrittore – la gloria, il vanto del luogo, l’uomo che passeggia a braccetto con Claudia Cardinale – per chiedergli di indagare sulla morte del padre. Elena non crede all’ipotesi del suicidio, e Sciascia è l’unico che di suo padre sa tutto. In una sarabanda di dicerie, malevolenze, lettere anonime che ricordano le righe minatorie di A ciascuno il suo, in un turbine di fatti di corna, disgrazie passate, presenti e future, donne vecchie e donne fatali, scrittori benevoli e altri invidiosi, cause perse e altre fatte perdere, un circolo di gentiluomini che non sempre lo sono e un pubblico ministero che torna a indagare là dove è stato bambino, Silvana La Spina, con una lingua pastosa e spinosa quanto un fico d’India, racconta Leonardo Sciascia e il suo mondo, facendone un investigatore acuto, curioso e pieno di pietà per le miserie degli uomini. Un romanzo avvincente e scuro.
15,00 14,25

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