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Einaudi

Tutti i libri editi da Einaudi

MAUS. Ediz. del trentennale

MAUS. Ediz. del trentennale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 330
La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, una madre che non c'è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.
26,00

Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l'avventura di «C'era una volta in America»

Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l'avventura di «C'era una volta in America»

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 248
C'è un'avventura dentro l'avventura, una storia dentro la storia di C'era una volta in America. Raccontare i diciotto anni che impiegò Sergio Leone a realizzare il suo capolavoro – diciotto anni di incontri, sconfitte, colpi di scena, di attori e truffatori – significa scrivere il grande romanzo di un artista, di un'ossessione, di un Paese intero. C'è un'avventura dentro l'avventura, una storia dentro la storia in C'era una volta in America: dal momento in cui è stato pensato per la prima volta a quello in cui è stato presentato a Cannes, evento speciale al Festival, passano diciotto anni. Diciotto anni durante i quali avviene di tutto. Ma dopo mezz'ora di film, la magia è svelata: altro che gangster movie, C'era una volta in America è un'opera-mondo, un'epica moderna, o postmoderna, l'unica possibile. «Nasco con il neorealismo, – diceva Sergio Leone, – ma ho sempre pensato che il cinema è avventura, mito, e che l'avventura e il mito possono raccontare i piccoli fantasmi che ognuno di noi ha dentro». Sono i fantasmi dell'amore non corrisposto che diventa volontà di potenza, della violenza, dell'amicizia, del tradimento, della vendetta, del desiderio e del suo lato oscuro, la delusione o – peggio ancora – la sua completa soddisfazione. I fantasmi di chi ha sognato il Sogno americano. Di piccoli fantasmi in C'era una volta in America ce ne sono tanti, e lo sa bene Piero Negri Scaglione che quando lo vide per la prima volta, nel 1984, non aveva nemmeno vent'anni e gli sembrò che quel film ambientato in un tempo e uno spazio lontani raccontasse meglio di mille altri una generazione, un'epoca, forse un'ossessione. Ossessione-passione che divenne la sua: per anni Negri Scaglione ha indagato le vicende che portarono alla realizzazione del film, è andato a cercare e intervistare i protagonisti di quella storia o anche chi l'ha soltanto sfiorata in un piccolo ruolo, i produttori, gli sceneggiatori, gli attori. Ne viene fuori il ritratto epico di un personaggio 'larger than life', e di un film che, dettaglio dopo dettaglio, aneddoto dopo aneddoto, diventa spaccato di un'epoca e di un Paese, il nostro. «Non ho mai pensato a Noodles come vincente o come perdente. Oggi usiamo spesso, troppo spesso, questi termini. Il film è tutta un'altra cosa, è un sogno. Oppure no? È questo il punto. E io mi sono buttato, ho seguito il disegno di Sergio» (Robert De Niro) «Dico a tutti che si tratta del mio film migliore, probabilmente è così e di sicuro lo penso davvero, ma quel che voglio precisamente dire è che C'era una volta in America sono io» (Sergio Leone).
20,00

Il colore della Repubblica. «Figli della guerra» e razzismo nell'Italia postfascista

Il colore della Repubblica. «Figli della guerra» e razzismo nell'Italia postfascista

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 240
Indesiderati, abbandonati, nascosti: questa è stata l'esperienza di tanti bambini nati nella Penisola da relazioni «miste» nell'immediato dopoguerra. Nell'Italia repubblicana e democratica, il razzismo non era dunque scomparso. I «figli della guerra» sono i bambini nati da relazioni tra soldati non bianchi e donne italiane alla fine della seconda guerra mondiale. Varie istituzioni, ma anche la gente comune, esibirono fin da subito persistenti vedute e atteggiamenti razzisti nei confronti di questi bambini. I «mulattini», come venivano chiamati in quel periodo, sono l'esempio lampante di come l'Italia democratica si sia sempre percepita bianca, differenziandosi senza dichiararlo apertamente, da chi aveva la pelle di un altro colore. Silvana Patriarca, in questo libro importante, racconta la vicenda di questi bambini, sottolineando l'eredità di fascismo e colonialismo.
27,00

Il suo freddo pianto. Un caso per Manrico Spinori

Il suo freddo pianto. Un caso per Manrico Spinori

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 232
Sembra un periodo abbastanza tranquillo per il Pm romano Manrico Spinori della Rocca, detto «il contino». A parte gestire una complicata vita sentimentale e tenere a bada la madre ludopatica, ha il tempo di dedicarsi con calma alla sua passione, la lirica. Ma all’improvviso un vecchio caso riemerge dal passato. E rischia di travolgerlo. Una frase buttata lí da un pentito, all’apparenza in modo casuale, produce un piccolo terremoto in procura. Perché a dar retta a er Farina – spacciatore con contatti importanti nella malavita organizzata – dieci anni prima il dottor Spinori non aveva fatto un buon lavoro occupandosi dell’assassinio di Veronica, escort transessuale d’alto bordo. Del delitto era stato accusato un uomo che, a causa dello scandalo, si era tolto la vita. Le prove erano schiaccianti, eppure, adesso, tutto torna in discussione. Un colpo al cuore per un magistrato attento come Manrico, che diventa ombroso e, nel generale scetticismo, riapre le indagini, scoprendo un intrigo di cui nessuno poteva sospettare. Questa volta, più del solito, avrà bisogno della sua squadra, un affiatato gruppo di formidabili investigatrici che, per l’occasione, registra anche un nuovo ingresso.
17,50

I sonetti. Testo inglese a fronte

I sonetti. Testo inglese a fronte

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 480
«I Sonetti di Shakespeare costituiscono uno dei libri di poesia più filologicamente dibattuti, più strutturalmente ambigui e, in definitiva, più affascinanti. La triangolazione fra il poeta e i due interlocutori principali, il fair youth e la dark lady , produce un percorso morale e di senso niente affatto rettilineo se non addirittura misterioso. Lucia Folena ci offre diverse chiavi per interpretare questo percorso in modo consapevole e innovativo. E ci offre altresì una nuova traduzione in endecasillabi che riesce miracolosamente a conservare sia il pensiero sia gli eleganti artifici retorici che stanno dentro i pentametri giambici shakespeariani. Alcune storiche ottime traduzioni utilizzano versi lunghi di misura variabile, ma la forza dei versi di Shakespeare sta anche nella loro regolarità. Riuscire a condensare nell'endecasillabo il senso, la forma e la bellezza della poesia di Shakespeare è stata una scommessa molto impegnativa. Crediamo sia una scommessa vinta. Come un attore impreparato in scena che per paura sbagli le battute, o un animale carico di furia a cui la troppa forza fiacchi il cuore, così io, malfidente, non ho voce per il cerimoniale dell'amore; sembra stroncarmi la sua intensità, e sono sopraffatto dal suo peso. Siano dunque i miei scritti l'eloquenza e i muti messaggeri del mio cuore: chiedono amore e attendon ricompensa più grande che la lingua più verbosa. Leggi tu i segni del silente amore: è intelletto d'amore udir con gli occhi. La celebrazione iniziale della perfezione del destinatario, più attraente e temperato di un giorno d'estate – celebrazione che sembra inizialmente essere tutta immersa nel presente (vv. 1-3, 5-6) – già al v. 4 si apre verso un domani nel quale nemmeno gli attuali difetti della bella stagione esisteranno più, perché essa stessa sarà terminata, e, come sottolineano i vv. 7-8, sometime , cioè in un momento imprecisato ma ineluttabile, la corsa del tempo separerà dall'idea platonica del Bello le cose del mondo fisico che da quell'idea erano originariamente discese. A questo punto la perfezione del fair youth si rivela fondata, molto più che sull'oggi, sulla futura stabilità della sua immagine attuale, la cui inalterabilità dipenderà esclusivamente dalla forza suggestiva dei «versi eterni» che l'avranno costruita. Così, come per un gioco di prestigio, la celebrazione iniziale del giovane si trasforma in autocelebrazione, ed è proprio un tale rovesciamento a rendere possibile la "storia" che segue, propiziando la genesi e lo sviluppo di un rapporto paritario di amicizia e amore tra due personaggi tanto lontani fra loro. L'uno possiede moltissime cose che mancano all'altro – nascita, ricchezza, gioventù, bellezza – ma l'altro ne detiene una che le sopravanza tutte. È padrone esclusivo del supremo potere della parola, senza il quale il resto, nella sua transitorietà, non è niente. Al pari di un dio minore egli può, se lo vuole, donare l'immortalità: non ai viventi, certo, ma almeno alle loro immagini». (dall'introduzione di Lucia Folena)
32,00

Spatriati

Spatriati

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 288
Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano più. A Claudia però la provincia sta stretta, fugge appena può, prima Londra, poi Milano e infine Berlino, la capitale europea della trasgressione; Francesco resta fermo e scava dentro di sé. Diventano adulti insieme, in un gioco simbiotico di allontanamento e rincorsa, in cui finiscono sempre per ritrovarsi. Mario Desiati mette in scena le mille complessità di una generazione irregolare, fluida, sradicata: la sua. Quella di chi oggi ha quarant'anni e non ha avuto paura di cercare lontano da casa il proprio posto nel mondo, di chi si è sentito davvero un cittadino d'Europa. Con una scrittura poetica ma urticante, capace di grande tenerezza, dopo "Candore" torna a raccontare le mille forme che può assumere il desiderio quando viene lasciato libero di manifestarsi. Senza timore di toccare le corde del romanticismo, senza pudore nell'indagare i dettagli più ruvidi dell'istinto e dei corpi, interroga il sesso e lo rivela per quello che è: una delle tante posture inventate dagli esseri umani per cercare di essere felici. «A volte si leggono romanzi solo per sapere che qualcuno ci è già passato». Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell'atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l'acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani. Un romanzo sull'appartenenza e l'accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.
20,00

Il gioco della notte

Il gioco della notte

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 120
Quattro ragazzi, la notte di Capodanno. La festa, l'ebbrezza, un gioco in cui la posta diventa sempre più alta. Camilla Läckberg scandaglia gli abissi dell'adolescenza e il luogo più oscuro e minaccioso che ci sia: la famiglia. Mentre fuochi cadono come paracaduti colorati e girandole luminose esplodono in cielo, Max, Liv, Anton e Martina festeggiano tra di loro la fine dell'anno. Ragazzi ricchi, belli, viziati per il mondo indossano una maschera impeccabile, dietro cui però nascondono odio e dolore. Il catering serve aragoste, caviale, champagne e i quattro attingono anche alle bottiglie da collezione che sono in cantina. Amoreggiano, fumano, spiano i genitori nella casa vicina. E iniziano a giocare. Dapprima Monopoli, poi Obbligo o Verità. E ben presto un passatempo un po' malizioso deflagra nell'occasione per mettersi a nudo e liberarsi, finalmente, del peso della verità. Prima edizione mondiale.
14,00

Il Re Ombra

Il Re Ombra

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 440
Lei è Hirut, figlia di Fasil e Getey, una ragazzina spaurita in balia di un sistema patriarcale che la vuole schiava. Ma quando i venti di guerra contro gli invasori italiani cominciano a infuriare sulle alture, Hirut, figlia di Fasil e Getey, diventa la temuta guardiana del Re Ombra: come le sue sorelle d'Etiopia ora è un soldato, che non ha più alcun timore di ciò che gli uomini possono fare a donne come lei. «1974, Addis Abeba: "È venuta a piedi e in corriera, attraversando luoghi che per quasi quarant'anni aveva scelto di dimenticare. È in anticipo di due giorni ma lo aspetterà..." Inizia così, con la paziente attesa di Hirut nella stazione ferroviaria della capitale etiope sull'orlo di una nuova rivolta, il lungo flashback con cui Maaza Mengiste ci conduce ai giorni dell'occupazione voluta da Mussolini nel 1935 e portata avanti con inaudita violenza malgrado i richiami della Società delle nazioni. Quando, il primo marzo 1936, l'imperatore Hailé Selassié, al comando del suo esercito, viene sconfitto a Mai Ceu e costretto all'esilio, sugli altopiani e nei villaggi dell'intero paese le donne e gli uomini etiopi organizzano una resistenza vittoriosa, combattendo battaglie il cui clamore rimanda agli epici scontri dell'Iliade. Tutto avviene secondo le regole talora cruente di una società feudale che vanta però un'antica indipendenza e una solida tradizione militare. Il re è salito su un treno che lo sta portando fuori dal suo paese, ma sui crinali dei colli appare il profilo conosciuto e amato del sovrano. È un inganno? Un miraggio? Forse è il potere dell'ombra, che restituisce ai sudditi fiducia e coraggio. Maaza Mengiste allestisce un doppio palcoscenico: sulle alture, agli ordini del nobile Kidane, si organizzano gli irriducibili combattenti etiopi, Aklilu, Seifu, Aster, Hirut, Fifi, la cuoca e innumerevoli altri; mentre sul terrazzamento a strapiombo sulla valle il colonnello Fucelli fa costruire la base italiana dove si fronteggiano opposte concezioni dell'onore e del coraggio, e si sperimenta con inquietante coerenza come una forma d'arte possa diventare un'arma. Nelle fotografie scattate da Ettore Navarra, il soldato ebreo cui viene dato l'ordine sadico e pornografico di immortalare esecuzioni e nudi femminili, leggiamo insieme talento e crudeltà, obbedienza e indifferenza a se stesso. Incrinate, l'una e l'altra, dal coraggio intelligente di Hirut, che si sottrae al ruolo di vittima del suo obiettivo per assumere quello di testimone e poi custode di un archivio d'immagini che raccontano la Storia e la rettificano.» (Anna Nadotti)
21,00

Il valore affettivo

Il valore affettivo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 304
L'esistenza di Bianca si è sbriciolata il giorno in cui, da bambina, ha perduto sua sorella. Stella era pura, onesta, e manteneva le promesse. Ecco perché la sua scomparsa ha macchiato il mondo di colpa. Con un ritmo magnetico, che travolge e sorprende, Nicoletta Verna scrive un romanzo familiare nel quale una giovane donna cerca ostinatamente una forma di redenzione. Menzione Speciale della Giuria Premio Calvino 2020. Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla. Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all'apparenza lo venera. Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l'uomo è un mero strumento. Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare.
18,00

Bianco è il colore del danno

Bianco è il colore del danno

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 207
Il corpo di una scrittrice, in apparenza integro eppure danneggiato, diventa lo specchio della fragilità umana e insieme della nostra inarrestabile pulsione di vita. Francesca Mannocchi guarda il mondo attraverso la lente della malattia per rivelare, con una voce letteraria nuda, luminosa, incandescente, tutto ciò che è inconfessabile. Quattro anni fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all'ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l'imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare sé stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni più intime, dei non detti più dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d'un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all'improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l'ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l'onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare.
17,00

L'arte di legare le persone

L'arte di legare le persone

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 191
«Avendo fuggito ogni altro lavoro per paura, mi ritrovo a fare il lavoro che fa più paura a tutti». Quante volte parliamo dei medici come di eroi, martiri, vittime... In verità, fuor di retorica, uomini e donne esposti al male. Appassionati e fragili, fallibili, mortali. Paolo Milone ha lavorato per quarant'anni in Psichiatria d'urgenza, e ci racconta esattamente questo. Nudo e pungente, senza farsi sconti. Con una musica tutta sua ci catapulta dentro il Reparto 77, dove il mistero della malattia mentale convive con la quotidianità umanissima di chi, a fine turno, deve togliersi il camice e ricordarsi di comprare il latte. Tra queste pagine così irregolari, a volte persino ridendo, scopriamo lo sgomento e l'impotenza, la curiosità, la passione, l'esasperazione, l'inesausta catena di domande che colleziona chiunque abbia scelto di «guardare l'abisso con gli occhi degli altri». «Si riesce a lavorare in Psichiatria solo se ci si diverte. Io mi sono divertito per anni. Non tutti gli anni: non i primi – troppe illusioni, non gli ultimi – troppi moduli, non quelli di mezzo – troppo mestiere». Ci sono libri che si scrivono per una vita intera. Ogni giorno, ogni sera, quando quello che viviamo straripa. Sono spesso libri molto speciali, in cui la scrittura diventa la forma del mondo. È questo il caso dell'«Arte di legare le persone», che corre con un ritmo tutto suo, lirico e mobile, a scardinare tante nostre certezze. Con il dono rarissimo del ritratto fulminante, Paolo Milone mette in scena il corpo a corpo della Psichiatria d'urgenza, affrontando i nodi più difficili senza mai perdere il dubbio e la meraviglia. Così ci ritroviamo a seguirlo tra i corridoi dell'ospedale, studiando le urla e i silenzi, e poi dentro le case, dentro le vite degli altri, nell'avventura dei Tso tra i vicoli di Genova. Non c'è nulla di teorico o di astratto, in queste pagine. C'è la vita del reparto, la sete di umanità, l'intimità di afferrarsi e di sfuggirsi, la furia dei malati, la furia dei colleghi, il peso delle chiavi nella tasca, la morte sempre in agguato, gli amori inconfessabili, i carrugi del centro storico e i segreti bellissimi del mare. Ci sono infermieri, medici, pazienti, passanti, conoscenti, caduti da una parte e dall'altra di quella linea invisibile che separa i sani dai malati: a ben guardare, solo «un tiro di dadi riuscito bene».
18,50

Ultima notte a Manhattan

Ultima notte a Manhattan

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 360
Manhattan, alla fine degli anni Cinquanta, è all'apice del suo fulgore, il posto ideale per chi ha grandi ambizioni o vuole soltanto cambiare vita. Joe Keneally è un giovane senatore che mira alla presidenza. Walter Withers, invece, a New York ci è tornato. Ha lavorato a lungo per la Cia e adesso è un investigatore privato in una grande agenzia di sicurezza. Le loro parabole si intersecano quando a Withers viene chiesto di fare da scorta durante un party a Madeleine Keneally, l'affascinante e ricca moglie del senatore, la «principessa d'America» che sembra destinata a diventare First Lady. Un compito di routine, all'apparenza. Ma nello stesso albergo alloggia anche la giovane e bella amante del senatore. E il mattino dopo la ragazza viene trovata morta. Un suicidio, all'apparenza. L'unico a non crederci è Walter Whiters. Withers sa, per esperienza, che avvicinarsi troppo alla verità è pericoloso, in certi casi. Per salvarsi, e salvare chi ama, dovrà affrontare i suoi vecchi datori di lavoro e soprattutto l'Fbi di J. Edgar Hoover, che sono decisi a fermare l'ascesa di Keneally. E così si ritrova - lui, un maestro nell'incastrare gli altri - a essere, per la prima volta, in trappola.
18,50

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