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Donzelli

Tutti i libri editi da Donzelli

La principessa Cincillà e altre fiabe di famiglia

Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 208
«Nei tempi andati gli esseri umani non avevano ancora inventato il computer, gli smartphone e i tablet. Così, per il suo ottavo compleanno Stefano ebbe in regalo una macchina da scrivere portatile. Abituato a vedere il papà che trascriveva interviste con la macchina elettrica, gli sembrò un grande progresso, e concepì un ambizioso progetto…». Le fiabe della famiglia Portelli nascono così, da un bambino che aveva sempre ascoltato suo padre raccontare fiabe e dall’idea, fin da quel momento, prima di registrarle e poi di trascriverle. Il papà è Alessandro Portelli, per professione e passione raccoglitore di interviste e di voci, un maestro della storia orale, e il bambino è il piccolo Stefano, che custodisce per quasi quarant’anni questo «tesoro», a cui lui stesso, come ogni membro della famiglia, aveva contribuito, partecipando alla narrazione, arricchendola ogni volta di un’invenzione, di una trovata, di una formula magica. La matrice orale della fiaba trova qui una sua manifestazione moderna, e del resto le storie prendono vita nel focolare domestico passando di bocca in bocca e di generazione in generazione, finché qualcuno decide di metterle sulla carta. Età di lettura: da 5 anni.
16,00 15,20

Contro i borghi. Il Belpaese che dimentica i paesi

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 208
Un paese di poeti, santi e navigatori. Ma anche di «borghi». Da qualche anno, la riscoperta del policentrismo territoriale italiano viene veicolata nello spazio pubblico e mediatico dal concetto di «borgo» e dai suoi correlati semantici. Le migliaia di comuni italiani, la varietà e complessità territoriale di un paese costituito da poche grandi città, pochissime «metropoli», molte città medie, una miriade di piccoli comuni, frazioni, reti di città, campagne, coste, colline e montagne, vengono così ridotte all’immagine del «borgo». Facile rappresentazione ammalata di «metrofilia», che trae piacere dall’eccitazione per un oggetto percepito come atipico, privo di una propria volizione, da soggiogare e umiliare in un riconoscimento del tutto asimmetrico, dove il borghese illuminato e riflessivo «adotta» il borgo bello ma bisognoso. Un rapporto, questo, che misconosce l’autonomia dei territori, la loro libertà di «dire no», il loro carattere morale e paritario nella produzione di strategia di sviluppo condivisa. Fino a negarne l’identità specifica.
18,00 17,10

Il sogno della pace

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 96
Città fiorite, case ornate di ricami preziosi, università gremite e cinte da orti e frutteti odorosi, l’ingegno e la scienza al servizio della comunità, il sole e la pioggia fonti primarie di benessere e progresso, la guerra il ricordo sbiadito di un passato senza ritorno – non è il mondo sognato dalla generazione di Fridays for Future, ma l’invenzione visionaria, armoniosa e immaginifica cadenzata tra le pagine di un racconto folgorante scritto oltre un secolo fa. "Il sogno della pace" è una lettura spiazzante capace di ridare fiato alla speranza, come solo la letteratura può fare in tempi come i nostri di rinnovata furia bellica. Il viaggio onirico della giovane protagonista alla scoperta di un mondo ignoto e magnifico mette a nudo l’inadeguatezza e il logoramento del paradigma maschile fondato sull’uso della forza e della guerra; e lo fa senza bisogno di invettive, bensì mostrando agli occhi dei lettori la piana evidenza del suo contrario: un modello tutto nuovo inaugurato dalle donne che pone il sapere, la conoscenza, la cura di sé e degli spazi, e la convivenza pacifica, alla base dell’esistenza umana. Una lettura visionaria e inebriante, feconda di suggestioni per il nostro inquieto presente. Età di lettura: da 10 anni.
13,00 12,35

Il corpo e lo spettro. Per una critica della modernità digitale

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 192
Nella primavera del 2020, di fronte all’insorgere della pandemia da coronavirus, larga parte delle nazioni di tutto il mondo ha messo in atto il lockdown, una misura che in maniera tanto radicale e generalizzata non era mai stata adottata prima. La digitalizzazione è insieme il presupposto che ha reso tale misura possibile, e lo strumento potente con cui perseguire una sorta di salto di specie, che ha a che vedere con la maniera in cui l’uomo occidentale si pensa e con la relazione che esso in trattiene con il proprio corpo. Attraverso un’argomentazione rigorosa e incalzante, capace di tenere insieme riferimenti classici e sensibilità verso il presente, Paolo Zani segue le peripezie del corpo attraverso le più diverse epoche e culture: perché il corpo è l’arcano attorno a cui danzano le religioni e le filosofie di tutto il mondo; per ché a partire dal corpo, crocevia del dolore e del desiderio, si articola la cifra fondamentale della modernità. L’esperienza del lockdown spinge infatti all’estremo un processo che ha avuto inizio ben prima della pandemia, e che affonda le sue radici nel bisogno di eliminare il dolore: la rimozione del corpo.
16,00 15,20

Renzo e i suoi compagni. Una microstoria sindacale del Veneto

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 320
Un giovane uomo porta una bandiera, forse più grande di lui. Accanto a sé, i compagni. Orgoglioso di stare in prima fila, allo stesso tempo sembra sovrastato, schiacciato dal compito. Renzo Donazzon è nato in una famiglia di mezzadri al confine tra Veneto e Friuli, è diventato comunista da ragazzino, si è fatto le ossa da operaio nelle piccole fabbriche del territorio, prima di entrare alla Zoppas di Conegliano. Il ’69 lo trasforma in un leader sindacale e da quel momento sale tutti i gradini della Cgil fino a diventare, tra il 1988 e il 1992, segretario regionale del Veneto. Poi succede qualcosa e torna a fare il sindacalista in periferia. Pochi anni dopo muore in seguito a un incidente stradale, senza lasciare scritto nulla di sé. Se l’elezione di Renzo a segretario regionale rappresenta il culmine di un ciclo di mobilità sociale delle classi popolari, la sua rimozione esprime il crollo di un’utopia: l’idea che gli operai possano diventare classe dirigente. Renzo Donazzon è un working-class hero, mandato avanti dal basso, da una comunità di pari, ma anche risucchiato dall’alto, dai dirigenti del sindacato e del partito che lo selezionano, lo allevano, gli fanno coraggio, per poi metterlo da parte.
30,00 28,50

Compagne. Una storia al femminile del Partito comunista italiano

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 208
Nelle diverse fasi che hanno scandito la storia del Pci le donne ci sono sempre state e hanno svolto un ruolo fondamentale, con tribuendo a costruire il popolo comu¬nista come comunità, introducendovi la pratica della vita quotidiana, facendo vive¬re legami umani e passione civile. Sono sta¬te vere e proprie «sentinelle del cambia-mento», quel le che percepivano per prime i mutamenti della società e volevano capirli, elaborarli, dare loro delle risposte concrete. Spesso però il riconoscimento del loro con¬tributo è stato riservato soltanto alle figure più note, dalle madri costituenti in avanti, dimenticando le tante donne comuni che nelle retrovie della Resistenza, nelle sezioni di partito, nei quartieri delle grandi città operaie e nelle aree rurali, nelle manifesta¬zioni femministe hanno dato vita a quello spirito popolare del partito che gli è valso per anni un consenso diffuso e capillare. In questo appassionato saggio Livia Turco – lei stessa tra le donne che hanno «fatto» il partito – riannoda il filo rosso del¬la partecipazione femminile dalla nascita al¬la fine del Pci, presentando le protagoniste e le battaglie di ciascuna delle generazioni che hanno scandito quella storia.
19,00 18,05

Il principe. Testo a fronte in italiano moderno

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 336
Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, Il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione nasce precisamente dall’auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo il procedere spezzato, le peculiarità e – diciamolo pure – la bellezza della prosa machiavelliana, ma al tempo stesso scioglie gli inevitabili ostacoli linguistici e permette di avvicinarsi al testo senza le consuete difficoltà della prima lettura. Alla traduzione di Donzelli si aggiungono un commento in nota e un’introduzione di Gabriele Pedullà, che, liberati del compito di spiegare la lingua e sciogliere il significato di un italiano che non ci è più familiare, seguono il filo delle teorie politiche e del retroterra storico e letterario del pensiero machiavelliano, illuminandone tutta la straordinaria forza concettuale e i legami con la cultura del tempo.
19,90 18,91

L'emigrante

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 366
Ogni emigrazione è una rottura fondamentale nella vita. Sradica una persona, la rende priva di voce, sola e invisibile. Con spietata onestà, Günther Anders racconta la vergogna sperimentata nella propria esistenza da esule, vittima della persecuzione nazista, costretto a emigrare perché ebreo. Il suo brillante saggio – uscito su rivista nel 1962, pubblicato ora per la prima volta in volume e mai tradotto in italiano – getta nuova luce sulla principale «miseria morale» del XX secolo. Come mostra programmaticamente il titolo, la figura al centro è quella del soggetto migrante, che non vede se stesso come «immigrato», dunque proiettato su un luogo di arrivo, ma sempre in relazione alla propria origine e al proprio passato perduto. Nonostante le differenze di circostanze storiche tra l’emigrazione indotta dai regimi totalitari del Novecento e quella del nostro mondo globalizzato, questo breve e folgorante scritto ci porta direttamente al presente, un tempo in cui – osserva Anders – la fuga e l’esilio non sono più casi isolati o estremi ma si configurano come un’«esperienza generale».
16,00 15,20

L'Italia lontana. Una politica per le aree interne

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 176
C'è un pezzo importante del nostro paese che è tenuto lontano dai servizi fondamentali di cittadinanza. Aree dove non è garantito ai residenti l'accesso alle scuole, alle strutture sanitarie, ai trasporti, a internet. È l'Italia interna, per decenni oscurata, marginalizzata, rimossa perché considerata arcaica, improduttiva, refrattaria all'innovazione. Eppure sono luoghi, per lo più di collina e montagna, che offrono ossigeno, acqua, legname, silenzio, senza alcuna contropartita. E sono anche territori dove si producono alimenti di qualità, energia da fonti rinnovabili, dove la presenza umana cura e manutiene il paesaggio. La desertificazione umana di queste aree interne implica dunque un duplice costo: a monte, la svalorizzazione di ecosistemi vitali stratificatisi nel corso di secoli e, a valle, l'abbassamento delle condizioni di sicurezza e della qualità della vita. Nel 2013, su impulso dell'allora ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, nasce la Strategia nazionale per le aree interne (Snai), una politica diretta in primo luogo a riconoscere le fragilità sociali e fisiche dei luoghi e delle comunità lontane e, nel contempo, a potenziare la dotazione di servizi essenziali di cittadinanza in modo da contrastare lo spopolamento. Introduzione di Fabrizio Barca.
19,00 18,05

L'azienda Olivetti e la cultura. Tra responsabilità e creativa (1919-1992)

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 152
Le vicende editoriali, nate su iniziativa di Camillo e Adriano Olivetti, non sono state ancora oggetto di uno studio complessivo e sistematico. Questo volume raccoglie i primi risultati di una ricerca dedicata alle riviste aziendali dell’impresa eporediese a partire dai primi anni Venti fino agli anni Novanta del XX secolo. Oltre a testimoniare l’impegno politico e una visione innovativa del fare impresa, la peculiarità di questa vicenda culturale sta nella continuità di un pensiero e di una azione, che ha le radici nella storia della famiglia fondatrice e che prosegue oltre la scomparsa di Adriano. Tra gli obiettivi del volume vi è quello di rimettere in discussione la vulgata secondo la quale il suo pensiero e la sua azione modernizzatrice si siano concluse con la sua morte nel febbraio 1960. La continuità del pensiero di Adriano Olivetti si evince da una ricca produzione culturale che si distingue per le pubblicazioni e le iniziative di alto livello, e che si incrocia con l’attività dell’impresa, nel corso del secondo Novecento. Dopo l’era di Adriano, «gli olivettiani della seconda ora» portano avanti una nuova operazione culturale con la stessa determinazione del fondatore. Prefazione di Dora Marucco, introduzione di Anna Maria Viotto.
26,00 24,70

Storia dell'emigrazione italiana in Europa. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 272
La Rivoluzione francese ha generato molteplici ondate di migrazione di massa. Gli emigranti, come venivano chiamati, hanno plasmato una geografia di città di accoglienza costellata da luoghi che offrivano l’asilo della libertà. Per la prima volta nella storia europea, questo diritto è stato ufficialmente offerto a chi era perseguitato per motivi politici o religiosi. In realtà, già durante il medioevo veniva garantita una sorta d’immunità a chi fuggiva da persecuzioni di varia natura, tanto che, verso la fine del XVII secolo, si erano sempre più rafforzate in tutta Europa le migrazioni temporanee, creando un imponente potenziale umano mobile e, dunque, mobilitabile. Due secoli prima della costruzione delle ferrovie, l’intero continente era quindi percorso da lavoratori migranti, a dimostrazione che la vita non era così sedentaria come spesso si pensa e che la circolazione delle persone era assai più consistente di quella delle merci. L’imperialismo europeo sconvolse il mondo e la geopolitica, vide la nascita di quanto ancora caratterizza l’odierna società urbana, dalla cultura di massa agli spettacoli sportivi, dai giornali al cinema, e creò l’economia mondiale e il capitalismo moderno.
27,00 25,65

La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera (1925-1945)

Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 224
Se le frontiere riflettono i rapporti di potere tra Stati, quale ruolo può avere un confine che separa dittatura e democrazia? E se la democrazia è quella di uno Stato neutrale come la Svizzera, chiamato a confrontarsi e rapportarsi per oltre vent’anni con il fascismo mussoliniano, quel confine rappresenta una netta linea di demarcazione o piuttosto il tratto distintivo di una regione dove le differenze politiche, sociali ed economiche sfumano dando vita a una realtà del tutto peculiare? Negli anni del fascismo l’apparente e invalicabile «linea sottile» che separa Italia e Svizzera sembra frantumarsi sotto i colpi di una dittatura che finisce per metterne in risalto connessioni e intrecci, elevando quella regione ad area di congiunzioni e smerci, politici ed economici: una calamita per rifugiati, antifascisti e trafficanti che trasforma una periferia del potere in un centro di attrazione e azione. Rocamboleschi traffici, avventurosi andirivieni e clamorose azioni contro il regime fanno da sfondo a un originale palcoscenico dove l’incontro-scontro tra fascismo e democrazia, dittatura e libertà, definisce i rapporti che separano Roma da Berna, l’Italia dalla Svizzera, crocevia di contatti con Francia, Germania e una Spagna martoriata dalla guerra civile. Una «linea sottile» che è precario equilibrio tra aiuto e profitto, assistenza e tradimento, salvezza e condanna. Sullo sfondo l’ondivaga politica elvetica verso antifascisti, emigranti economici e profughi razziali, stretti tra ambigue accoglienze e devastanti respingimenti: una «zona franca», quella del confine, campo da gioco per il disordinato apparato poliziesco fascista ma pure fertile terreno di scambi, contatti e riflessioni politiche, destinato a rivelarsi cruciale nel modellare il destino delle future democrazie, nonché dei rinnovati contatti tra l’Italia e la Svizzera del dopoguerra.
26,00 24,70

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