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Libri di Alessandro Portelli

Biografia e opere di Alessandro Portelli

La fiera delle falsità. Via Rasella, le Fosse Ardeatine, la distorsione della memoria

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2024
pagine: 144
Il 24 marzo 1944, 335 persone vengono fucilate a Roma, nelle Cave Ardeatine. Non è l’unico crimine nazifascista in Italia né quello più sanguinoso. Eppure, a ottant’anni di distanza, continua a suscitare polemiche. Perché quella strage produce ancora oggi leggende, racconti sbagliati, falsificazioni, errori, menzogne? A partire da questo interrogativo prende avvio il dialogo tra Lutz Klinkhammer e Alessandro Portelli: uno storico tedesco, autore di studi decisivi sull’occupazione nazista in Italia, e uno dei fondatori della storia orale, che con L’ordine è già stato eseguito ha segnato una tappa fondamentale nella ricerca sulle Ardeatine. In questo ascolto reciproco, i due approcci si arricchiscono a vicenda, illuminando tutti gli aspetti di un crimine nazista – e del suo rapporto con l’azione partigiana di via Rasella – che rappresenta tuttora una ferita aperta. Se infatti la composizione delle vittime – provenienti da tutta Italia (e non solo), appartenenti a tutte le classi sociali e a tutte le famiglie politiche – ne fa un evento unificante, la memoria pubblica, inquinata da falsificazioni, ne fa un evento divisivo, in un paese che stenta a riconoscersi nella fondazione costituzionale antifascista. Attorno alle Fosse Ardeatine si è addensato un senso comune che rovescia le responsabilità del massacro accusando i partigiani di non averlo prevenuto consegnandosi ai nazisti – quando in realtà l’idea di condizionare la rappresaglia alla resa dei partigiani non fu mai presa in considerazione. Una falsa narrazione che è diventata un pretesto per mettere in discussione l’intera moralità della Resistenza. Aspetto, quest’ultimo, che nel volume viene sviscerato e ampliato, affrontando, su tutti i versanti, le domande sulla legittimità e i limiti dell’uso della violenza, sulla difficoltà di riconoscere l’umanità delle vittime e fare i conti con quella dei perpetratori, sui meccanismi culturali messi in moto quando si tratta di rimuovere e mistificare le responsabilità.
15,00 14,25

Dal rosso al nero. La svolta a destra di una città operaia. Terni, laboratorio d'Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 288
Cosa è successo alla classe operaia nel nostro paese? Perché non è più la sinistra il suo «naturale» punto di riferimento e sempre più spesso il suo orizzonte politico si tinge di nero? Alessandro Portelli indaga questa vera e propria «mutazione antropologica» andando sul campo di una realtà emblematica, raccogliendo decine di storie e testimonianze di una città storicamente rossa, sede di una delle industrie più rilevanti del nostro territorio, con una lunga tradizione di scioperi e battaglie operaie, che decide di allontanarsi dalla sua storia e passare «dall’altra parte», consegnandosi prima nelle mani di un’amministrazione di estrema destra e, cinque anni dopo, di un tycoon di provincia che aspira ad essere il nuovo Berlusconi. La città è Terni, a cui Portelli ha dedicato decenni di ricerche nell’ambito della storia orale, intervistando centinaia di persone, studiandone l’anima più profonda; in queste pagine prova ora a tracciarne l’itinerario degli ultimi dieci anni, «dal rosso al nero». Terni è stata la prima città importante fuori del Nord a scegliere un’amministrazione leghista, ma anche la prima a sconfiggere in modo inopinato una coalizione di destra guidata da Fratelli d’Italia che sembrava destinata a un facile trionfo: in questo senso, si configura come una sorta di laboratorio, in cui la storia nazionale si manifesta in forme più estreme e clamorose. Processi di deindustrializzazione, crisi della sinistra, disorientamento culturale e identitario, crisi ambientale e sanitaria – ma anche debolezza di una destra senza spessore, litigiosa, culturalmente inadeguata, campanilista ma sospinta al potere da paure e insicurezze (criminalità, droga, immigrazione, revisionismo storico): la storia di questa città che invecchia, ma che ha perso il suo fulcro («Terni è una città che ha dichiarato guerra alla propria storia», denuncia uno degli intervistati) e fatica a immaginarsi un futuro, rischia di essere sempre di più la storia dell’intero paese.
28,00 26,60

La principessa Cincillà e altre fiabe di famiglia

Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 208
«Nei tempi andati gli esseri umani non avevano ancora inventato il computer, gli smartphone e i tablet. Così, per il suo ottavo compleanno Stefano ebbe in regalo una macchina da scrivere portatile. Abituato a vedere il papà che trascriveva interviste con la macchina elettrica, gli sembrò un grande progresso, e concepì un ambizioso progetto…». Le fiabe della famiglia Portelli nascono così, da un bambino che aveva sempre ascoltato suo padre raccontare fiabe e dall’idea, fin da quel momento, prima di registrarle e poi di trascriverle. Il papà è Alessandro Portelli, per professione e passione raccoglitore di interviste e di voci, un maestro della storia orale, e il bambino è il piccolo Stefano, che custodisce per quasi quarant’anni questo «tesoro», a cui lui stesso, come ogni membro della famiglia, aveva contribuito, partecipando alla narrazione, arricchendola ogni volta di un’invenzione, di una trovata, di una formula magica. La matrice orale della fiaba trova qui una sua manifestazione moderna, e del resto le storie prendono vita nel focolare domestico passando di bocca in bocca e di generazione in generazione, finché qualcuno decide di metterle sulla carta. Età di lettura: da 5 anni.
16,00 15,20

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